La Striscia

Il Catanzaro è tornato!

Scritto da Redazione

Squadra, ambiente e proprietà trascinano i giallorossi che viaggiano sulle ali dell’entusiasmo anche contro il Pisa

La sedicesima giornata di Serie B propone al Nicola Ceravolo la sfida fra Catanzaro e Pisa. Una classica giornata invernale con più di novemila presenti allo stadio di cui 170 pisani sistemati nella “Mammì”.

Entrambe le compagini sono reduci da una striscia positiva ma i giallorossi hanno dalla loro la classifica. Infatti, prima del fischio d’inizio del Signor Ghersini di Genova, il Catanzaro con i suoi 27 punti distanzia il Pisa di ben 9 lunghezze, sospinto dall’onda delle due vittorie consecutive conquistate nel derby con il Cosenza e nella trasferta di Palermo. Sono invece quattro i turni positivi della compagine toscana, reduce da tre pareggi e una vittoria.

Vivarini e Aquilani durante il riscaldamento perdono un giocatore a testa. Il tecnico catanzarese, che aveva confermato lo stesso schieramento delle ultime due sfide con il suo 4-4-2, deve rinunciare a Veroli per un problema al dito del piede. Al suo posto gioca Krajnc. Assenti, in quanto non convocati, Situm e Donnarumma per problemi muscolari. Aquilani, che non ha a disposizione Torregrossa e Calabresi, manda in panca gli acciaccati Caracciolo, Leverbe e Moreo, che entrerà nel corso del match. Il giovane tecnico pisano schiera la sua squadra con l’annunciato 4-2-3-1 e si affida a Gliozzi come unica punta.

Sin dai primi minuti il filo conduttore della partita è chiaro. Due squadre che giocano in modo similare, che fanno del palleggio la loro arma migliore. Ne esce fuori un primo tempo equilibrato e piacevole da vedere perché la partita è di livello alto e le due squadre cercano di superarsi attraverso il gioco. Entrambe però si scontrano con difese attente che lasciano davvero le briciole ai rispettivi attacchi, infatti le occasioni per sbloccare la partita si contano con il contagocce.

Una girata di Gliozzi servito dal lato destro dove il Pisa trova qualche spazio e un’occasione di Biasci servito da un rimpallo dopo una percussione di Katseris,  sono le uniche occasioni che si contano fra il 3′ e l’11’ minuto. Da quel momento la partita prosegue sui binari dell’equilibrio.

C’è da registrare però l’intervento dello staff medico per Iemmello che colpito duro cade male con il ginocchio. La prima ammonizione è per Krajnc, giusta e meritata ma c’è da dire che spesso l’arbitro ha impiegato un metro di giudizio non uniforme sui falli, in particolare quelli di Marin che ne aveva commessi ben tre.

L’equilibrio regna sovrano, rotto solo da un mezzo pasticcio di Fulignati che per poco non consegna il gol su una delle classiche giocate palla a terra. Infatti, a nove minuti dal termine del primo tempo un maldestro rinvio colpisce il trequartista Valoti che però viene fermato dal portiere catanzarese, bravo a fare nuovamente sul il pallone con un colpo di reni.

Al 41′ un altro squillo del Pisa sempre dalla corsia di destra con Esteves che imbecca Gliozzi ma Fulignati questa volta compie una gran parata respingendo la conclusione. Risultato a occhiali al termine dei primi 45 minuti assolutamente giusto per quanto visto in campo.

La ripresa inizia con lo stesso identico spartito del primo tempo, ma dopo sette minuti Vivarini deve rinunciare a Iemmello che esce claudicante dal campo. Il subentrato è Ambrosino e il primo pallone che tocca lo trasforma in rete. Lo scatenato Katseris imbeccato da un tracciante di Sounas, si lancia nella sua classica e irresistibile corsa sulla corsia di competenza. Il pallone al centro per Biasci è un gioiello, ma l’attaccante perde il passo e non ci arriva, l’uomo assist del Catanzaro Vandeputte raccoglie dall’altra sponda e rimette dentro per Ambrosino. L’attaccante di proprietà del Napoli batte di prima a rete un pallone non facile e supera Nicolas. Ambrosino sfoga la sua gioia guadagnandosi un’ammonizione per essersi tolto la maglia ma la corsa sotto la Ovest è di quelle che difficilmente si dimenticano.

Con l’equilibrio spezzato adesso è il Pisa a dover fare la partita. Aquilani le prova tutte facendo un triplo cambio. Vivarini si sbraccia dalla panchina perché vuole che la sua squadra non si abbassi troppo e risponde con Verna e Stoppa che entrano in luogo di Pompetti e Biasci. Il Pisa ci prova ma la difesa giallorossa fronteggia ogni attacco degli avversari e quando i neroazzurri calciano a rete trovano Fulignati sempre pronto. Con il Catanzaro che adesso sfrutta le ripartenze e può fare male con l’asse di sinistra formato da Vandeputte e Stoppa e quello di destra dove agisce la coppia greca Sounas-Katseris.

Prima del raddoppio giallorosso una gran giocata di Sounas porta al tiro Stoppa e Nicolas para in due tempi. A seguire una gran ripartenza di Vandeputte mette i brividi all’estremo difensore pisano. Il piccolo Arena conclude a rete e Fulignati con un riflesso respinge alla Garella di piede compiendo forse l’intervento più difficile della sua partita. La partita la mette in cassaforte un’altra grande percussione di Katseris che per la qualità delle sue giocate avrebbe meritato il goal ma si conquista ugualmente la palma del migliore in campo. A lanciarlo a destra questa volta è Scognamillo. Siamo al minuto 82 ma non sembra affatto. Katseris semina chiunque si presenti davanti e il suo destro appena entrato in area è respinto da Nicolas. La ribattuta è sfortunata perché colpisce Marin e il Catanzaro raddoppia con il pallone che carambola sui piedi del centrocampsta e si insacca dolcemente in rete. Di solito registriamo il goal dell’ex ma questa volta è l’autogol dell’ex che comunque ha giocato una buona partita.

Si va verso la conclusione con quattro minuti di recupero ma adesso lo spettacolo è sugli spalti. Una miriade di sciarpe giallorosse colora il “Ceravolo” in attesa del triplice fischio. Poi è festa in campo e si va sotto la curva. Il pubblico catanzarese applaude anche il Pisa e il suo tecnico Aquilani dimostrando di essere competente e sportivo.

Adesso la testa è già al prossimo appuntamento. Sabato prossimo alle 16.15 si torna ad Ascoli. Stavolta non c’è una B da conquistare come avvenne nel 2004 contro il Chieti, bensì una categoria da consolidare e onorare al meglio come accaduto finora con le prestazioni sul campo e l’entusiasmo contagioso sugli spalti. Il Catanzaro è tornato.

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Redazione

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7 Commenti

  • Purtoppo il Como continua a vincere di culo. Non ho mai visto una suqdra cosi’ lurida e fortunata. Credo tra l’altro che siano aiutati dagli arbitri. Mi fanno veramente schifo. Tra l’altro hanno esonerato Longo che era un ottimo allenatore e forse persona onesta, per mettere quel presuntuoso figli di puttana di Fabregas che fa cagare come uomo e come allenatore, ma purtroppo ha culo.

    • Via paglia, prima o poi il culo finirà, anche se ti devo dire che li davanti hanno quei due figli di puttana, cutrone e gabrielloni, che la mettono dentro alla prima occasione

  • Secondo me il pari tra Parma e Palerno è stato meglio, ci tiene lontano i siciliani e ci fa allontanare un pò di più il Parma.
    In città ho sentito persone prenotarsi già l’hotel per Milano per il prossim’anno

  • Vivarini,a mio modo di vedere, migliore allenatore del cz minimo degli ultimi 30/35 anni.
    Detto ciò secondo me con questa rosa sta facendo dei miracoli incredibili.
    Premesso che siamo partiti come unico obiettivo dichiarato dalla società di salvarci e nient’altro, ci ritroviamo a tre giornate dal giro di boa in piena lotta play off, ma io direi in piena corsa per il primo e secondo posto. I numeri dicono questo, al di là dei proclami che ci dobbiamo solo salvare.
    Dicevo prima ,miracoli incredibili, si signori proprio così.
    Faccio un esempio, in difesa a inizio campionato eravamo tutti titubanti,manca un ariete ci sono solo giovani e così via…..
    Quindi io lo chiamo miracolo,perché un allenatore che ha solo due certezze, scognamillo e brighenti, un ragazzo di prospettiva, veroli, ma pur sempre senza esperienza e con diversi errori commessi fin’ora, krastev mai giocato,kranjc secondo me ex calciatore, mai incisivo,lento lentissimo non marca e sulla sua fascia quando gioca gli avversari fan quello che vogliono(ricordatevi che col Parma 4 dei 5 gol ce li ha sulla coscienza e poi al 70esimo circa vivarini per disperazione lo tolse) miranda stesso discorso di veroli.
    Quindi cosa voglio dire, che vivarini è un genio a camuffare i nostri limiti individuali, naturalmente fino a un certo punto, perché se uno è scarso non c’è nulla da fare.
    Per gennaio se la società vuole approfittare di un campionato non proprio competitivo al massimo, due difensori rocciosi,e una punta che la butti dentro senza pietà e ti giochi la vetta.
    Se rimaniamo così lotteremo per i play off

    • Dici bene, possiamo fare a meno di Kranjc. A gennaio punterei sul centrale Antonini del Taranto. Alto 1.91 venticinquenne e con quello di stasera ha già segnato 4 gol di testa su calcio d’angolo o cross vari da fermo. In attacco Donnarumma è sicuramente bravo, ma è sempre rotto !!!

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