L’UNDICESIMA GIORNATA, LA SFIDA IN CASA DELLA CAPOLISTA
La sfida giocata ieri all’Arena Garibaldi, valida per l’undicesima giornata del girone di andata della Serie BKT 2024-25, vede affrontarsi due squadre in salute che cercano di dare continuità alla loro serie positiva di risultati. Il Pisa ha grandi motivazioni perché cerca di allungare in classifica sul Sassuolo e, dall’alto della sua posizione, vuole distanziare l’immediata inseguitrice. Inoltre, può contare sul pubblico di casa, che gremisce gli spalti dell’Arena Garibaldi, che in questa stagione ha visto i nerazzurri conquistare quattro vittorie e un solo pareggio, ottenuto dallo Spezia. Di contro, c’è un Catanzaro in serie positiva da cinque giornate, che vuole dare continuità al proprio percorso per non essere trascinato nei bassifondi di una classifica cortissima. In trecento (oltre un centinaio sistemati in tribuna) i coloratissimi tifosi giallorossi che si accomodano nel settore ospiti.
Inzaghi, rispetto alla sfida pareggiata a Frosinone, cambia ben sette elementi e schiera la sua squadra con il 3-4-2-1. Il tecnico Caserta deve rinunciare, per fastidi muscolari, a Situm e Petriccione, sostituiti da Cassandro e Coulibaly. L’altro cambio rispetto alla gara vinta contro il Sudtirol è quello di Pittarello, che parte dall’inizio al posto di La Mantia. Inoltre il tecnico ritorna in panchina dopo il forfait con il Frosinone e riconferma il 3-5-2.
È UN CATANZARO CON PERSONALITÀ
Ci si accorge subito che il Catanzaro delle prime uscite sembra ormai un lontano ricordo. Contro la capolista, i giallorossi hanno un buon approccio alla partita e dimostrano una discreta personalità. La circolazione della palla e la conseguente manovra sono fluide e, nei primi dieci minuti, il Catanzaro arriva a calciare due volte verso la porta difesa da Semper. La prima conclusione (al sesto minuto) potrebbe essere realizzata da Pontisso, che calcia da fuori dopo una disattenzione dell’estremo difensore, ma la sua conclusione finisce a lato. La seconda è invece parata a terra da Semper e nasce dopo un contatto di Pittarello, toccato in area.
Il Pisa cerca di spingere con i suoi esterni, e lo fa soprattutto sul lato sinistro, dove Coulibaly deve spesso dare manforte a Cassandro, che sembra essere in difficoltà. Un tentativo di Mlakar è parato con i piedi da Pigliacelli (per la cronaca sarà l’unico tiro verso lo specchio della porta concesso dal Catanzaro), mentre un tiro di Vignato e un colpo di testa di Canestrelli terminano entrambi sul fondo; queste sono le azioni pericolose create dal Pisa nella prima frazione. Una rete viene annullata a Touré, il quale si trovava in netta posizione di fuorigioco.
A riprova che il Catanzaro non è stato affatto a guardare, c’è da registrare un tiro di D’Alessandro, che si incunea dalla sinistra e termina alto, e una percussione di Iemmello, servito sempre dall’ex esterno pisano, il quale non riesce a liberarsi per il tiro nel cuore dell’area di rigore.
RIPRESA CON IL PISA ALL’ASSALTO MA IL CATANZARO RISPONDE PRESENTE
La ripresa vede un Pisa che cerca l’arrembaggio. I neroazzurri attaccano sotto la loro curva e spingono, mentre il Catanzaro trova qualche difficoltà ad uscire. La stanchezza nei giallorossi, che schierano 8/11 dei giocatori che avevano disputato il turno precedente, si fa sentire. Sia Inzaghi, sia Caserta immettono forze fresche in campo. Nel Catanzaro entrano Koutoupias, Compagnon, La Mantia, Pagano e Seck, in sostituzione di Pontisso, D’Alessandro, Pittarello, Coulibaly e Iemmello.
Il Pisa, in pressing, non riesce a produrre conclusioni che costringano Pigliacelli a grandi parate. La difesa del Catanzaro è attenta e, nei duelli individuali, difficilmente la retroguardia giallorossa si fa sorprendere. La prestazione di Brighenti, Bonini e Scognamillo è superba. Sul finale di partita, il Catanzaro riesce, grazie a La Mantia, ad alzare il baricentro della squadra e prova il colpaccio. Un cross di Cassandro indirizzato verso La Mantia è salvato in extremis da un difensore pisano. C’è una conclusione di Seck dalla sinistra, ma la sua iniziativa è respinta in angolo, oltre a un calcio piazzato sprecato da Pompetti, che spara alto con il sinistro da buona posizione.
Negli ultimi minuti, un errore di Cassandro consente ad Arena di ripartire, e Pompetti deve commettere un fallo da dietro che gli costa il rosso. A proposito di cartellini, va registrato il buon arbitraggio, ma c’è da recriminare su un intervento subito da Coulibaly (piede a martello) che il VAR ha giudicato non punibile. Dopo quattro minuti di recupero, arriva il triplice fischio.
COSA CI HA DETTO LA GARA DI PISA
Il punto conquistato in casa della capolista, che ha dimostrato di meritare la posizione che occupa, è di notevole importanza. Visto il grande equilibrio che si sta manifestando in questo torneo, la prestazione di ieri assume un valore significativo: la continuità nei risultati e il fatto di non subire reti aumentano l’autostima in una squadra che ha dimostrato di saper soffrire e di saper anche giocare.
A chi storce il muso, additando i giallorossi per una prestazione rinunciataria, in particolare nella ripresa, possiamo tranquillamente rispondere che, oltre alla presenza di un avversario che non era certo una squadretta, oggi era fondamentale non perdere per rimanere in scia e non perdere terreno. Tra l’altro, il terreno dell’Arena Garibaldi non è mai stato generoso per il Catanzaro. Va sottolineato che la personalità e la solidità dimostrate contro una squadra forte rappresentano un mattoncino che si aggiunge a quelli accumulati in altre sfide: ciò non può fare altro che bene in vista di un torneo davvero difficile.
La continuità del modulo 3-5-2 sta trovando conferme che non vanno sottovalutate e la crescita della forma fisica degli elementi a disposizione del mister è palese. Chi ieri è partito titolare ha fornito il suo contributo e anche chi è subentrato non è stato da meno. Bisogna dare fiducia anche a chi ieri ha manifestato qualche problema come Cassandro, che aveva il difficile compito di sostituire Situm. Le prestazioni di ogni singolo calciatore stanno crescendo e tutto questo è dovuto grazie all’unita di un gruppo che proprio ieri ha dimostrato di essere compatto e di aiutarsi l’un l’altro nei momenti di difficoltà.
DI NUOVO SUBITO IN CAMPO
Domenica arriva al Ceravolo il Frosinone, che ha cambiato guida tecnica ed è il fanalino di coda. Tuttavia, sappiamo bene che ha una potenzialità non indifferente. Sarà necessario, in questi pochi giorni, recuperare le forze e capire se Petriccione e Situm torneranno a essere disponibili, alla stregua di Coulibaly e Seck, che a fine partita accusavano qualche problema per le botte subite.
Appuntamento domenica al Ceravolo, con tante buone prospettive, perché adesso questa squadra merita la fiducia di tutti.
Redazione 24
Foto US Catanzaro 1929
La coppia in attacco deve essere Biasci- Iemmello, tutti gli altri che abbiamo visto finora sono dei surrogati di scarsa qualità. L’unica cosa giusta fatta da caserta o da chi per lui è l’estromissione di antonini che a gennaio deve riassaporare l’aria di quel di taranto. Molti giocatori presi e che sono a libro paga della società per il modulo rivisto, non rientrano nel sistema di gioco e pertanto procurano un danno economico. I vari pittarello pagano cassandro cerasoli sek ed altri vanno mandati via e cercare di prendere giocatori che possono dare un contributo migliore. Perchè Brignola in panchina e questi scarsi giocano? Se polito e caserta non vanno via la situazione non cambia
Su Brignola non posso che essere d’accordo.