Avversario di turno

Il Catanzaro a Modena per sfatare due tabù

La squadra di Pioli a caccia di punti salvezza tra sterilità offensiva e confusione tattica

Nell’ultimo
turno domenicale di questo campionato di serie B il Catanzaro
è di scena a Modena. Una difficile trasferta per
sfatare un doppio tabù: vincere la prima partita fuori casa della
stagione e sbancare il “Braglia” per la
prima
volta nella storia. In settanta anni, infatti, i
giallo-rossi
non sono mai andati oltre il pareggio contro i canarini.
Difficile che la missione venga compiuta, viste le
tragicomiche vicissitudini che ormai accompagnano settimanalmente le sorti del
Catanzaro. La gara d’andata fu una delle ultime serate felici al “Ceravolo” prima dell’inizio di un lento
calvario. Ma ormai sembra lontana anni-luce.

IL CAMPIONATO – La stagione del Modena
è stata segnata fin dall’inizio della stagione dalla
penalizzazione di quattro punti per la vicenda delle scommesse.  La rivoluzione estiva
dell’organico aveva lasciato numerose perplessità
nell’ambiente emiliano. Nonostante l’obiettivo dichiarato fosse il
pronto ritorno nella massima serie, il Modena non ha
mai dato la sensazione di crederci. E ora, a poche
giornate dalla fine del campionato, l’unico obiettivo reale, peraltro non
semplice da centrare, è la salvezza. I giallo-blu
hanno iniziato il loro cammino con un andamento altalenante: ottime prestazioni
in casa, clamorosi tonfi in trasferta. I primi punti ottenuti lontano dal
“Braglia” risalgono a fine novembre: una
rotonda e illusoria vittoria al “Delle Alpi” sembrava proiettare il Modena in un’altra dimensione: era solo un fuoco di
paglia. Nelle ultime nove partite la squadra di Pioli ha vinto una sola volta
(in casa contro il Crotone) e nelle ultime tre ha
raccolto altrettanti pareggi per 0-0, facendo risaltare ulteriormente i loro limiti
offensivi. Il tecnico Pioli è stato sempre
guardato con una certa diffidenza della tifoseria, ma non è stato mai
messo in discussione dalla società. I suoi continui cambi di modulo non hanno sortito gli effetti sperati. Il mercato di riparazione
non ha apportato significativi cambiamenti
all’organico. Lo scambio di portieri col Napoli
(Belardi per Renard) non ha
inciso: il titolare è sempre Frezzolini.
Identico discorso a centrocampo dove la partenza di Antonini e Di Venanzio è stata compensata
dall’arrivo dell’aretino Amerini, che però
non ha ancora esordito. Con la perdita di Vignaroli,
passato al Parma, è stata ammainata anche una
delle ultime bandiere del recente passato, dopo la vistosa diminuzione estiva del
tasso tecnico della squadra (via Milanetto, Kamara, Domizzi, Cevoli, Amoroso, Makinwa,
Balestri). Al suo posto è arrivato dal Siena, via
Milan, Mattia Graffiedi,
25enne attaccante mai troppo prolifico, 9 gol l’anno scorso a Firenze. Troppo poco per rinforzare la squadra, troppo poco per sperare in
una salvezza tranquilla.

SUL CAMPO – Per cercare di trovare il bandolo di una
matassa sempre più ingarbugliata, nelle ultime gare Pioli ha
“tradito” abbastanza spesso il suo 4-4-2
classico. Il tentativo di trovare un assetto più produttivo non ha
finora dato i frutti sperati, e così il tecnico è tornato al
vecchio modulo nell’ultima gara pareggiata a Perugia.
Pioli ha provato anche la difesa a tre, storicamente
cara al Modena (Malesani e De Biasi),
ma senza grandi risultati. L’assetto offensivo, poi, è cambiato
con frequenza: dalle due punte classiche, ai due
attaccanti con il trequartista (Pasino), fino alle tre
punte, una centrale e due esterne con compiti di copertura. Gli infortuni hanno
sicuramente pesato sulle ultime prestazioni della squadra. In particolare
è mancata la fantasia di Pasino e Sommese, tra
i pochi a creare superiorità numerica e a
inventare. In porta, nonostante l’arrivo di Belardi,
il titolare è sempre Frezzolini. In difesa i due centrali fissi sono Centurioni e Ungari. A loro si aggiunge Mayer in una retroguardia a tre, con Ponzo e Music
esterni di centrocampo. Nel 4-4-2 c’è posto, invece, per Pivotto sulla fascia destra difensiva (in alternativa Mayer) e per Tamburini
su quella sinistra, mentre davanti a loro agiscono rispettivamente Campedelli e lo stesso Music. In cabina di regia il fosforo
di Tisci e i muscoli di Giampieretti, ma spazio anche
per il giovane Troiano. In attacco, partito Vignaroli,
attualmente i titolari sono Fabbrini
e Graffiedi, ma Ganz e Asamoah hanno un ottimo minutaggio.
Pioli ha provato anche il modulo con una sola punta
centrale (Ganz, Asamoah o Fabbrini) con Sommese (o Music) e
Graffiedi ai lati, mentre la presenza di Pasino come trequartista rappresenta un’ulteriore soluzione.
Difficile in questo momento indovinare la formazione che giocherà contro
il Catanzaro. Fermato dal Giudice Sportivo Mayer, rientreranno dalla squalifica Troiano,
Pivotto e Campedelli. Pioli
sembra intenzionato ad un ulteriore cambio di modulo:
provato in settimana un 3-5-2 con Pivotto accanto a
Centurioni e Ungari davanti a Frezzolini.
A centrocampo Ponzo e Music sulle fasce con Campedelli, Tisci e Giampieretti in mezzo. In attacco Ganz
potrebbe rimpiazzare Fabbrini (bomber del Modena con cinque gol all’attivo) al fianco di Graffiedi. Qualche chance anche
per Troiano. Probabile
formazione (3-5-2): Frezzolini; Pivotto,
Centurioni, Ungari; Ponzo, Campedelli,
Giampieretti, Tisci, Music;
Ganz, Graffiedi.

I
PRECEDENTI
– Stadio stregato
il “Braglia”
per il Catanzaro. Nei 14 precedenti (tutti in serie B) solo
sei pareggi e otto sconfitte con sette gol fatti e ben 22 subiti
. Il
primo incontro è di settanta anni fa: una batosta (4-0) bissata con lo
stesso punteggio due anni dopo. L’ultimo precedente risale invece alla
stagione di Guerini: finì 0-0. In mezzo le altre undici sfide, a cavallo tra gli anni ’60 e
’70
. Nel 1960 finì 1-1 con il gol di Ponzoni
e il pareggio di Raise a
otto minuti dalla fine, grazie a un rigore che scatenò il putiferio al
“Braglia”: ripetute invasioni di campo e
fischio finale in anticipo con incidenti gravi nel dopo-partita. Il risultato
fu comunque omologato e si scoprì successivamente
che l’arbitro era proprio originario di Modena. Si ricordano anche due
pareggi in rimonta da 0-2: una del Modena nel 1965
(una doppietta di Conti annullò il doppio vantaggio firmato Bui e Tribuzio), una del Catanzaro grazie a Rossi e Palanca. Toro
punì, invece, il Catanzaro in due occasioni,
regalando con tre reti un doppio successo consecutivo ai giallo-blu alla fine
degli anni ’60. Infine, da segnalare anche due sconfitte di misura: una
siglata da Spelta (che l’anno dopo avrebbe
vestito la casacca giallo-rossa) e una causata da un’autorete di Braca.

L’ANDATA – È un venerdì di fine ottobre,
serata di gala al “Ceravolo”. Il Catanzaro di Cagni, reduce
dalla sconfitta immeritata di Piacenza, batte e scavalca il Modena e il suo mal
di trasferta. Una prestazione non proprio entusiasmante,
peggiore rispetto a quella di Piacenza, ma condita da tre punti fondamentali
.
Sono i due fantasisti Morello e Carbone, con un gol per tempo, a regalare il
prezioso successo al Catanzaro. Il primo tempo
è scialbo con qualche punzecchiatura ma nessuna emozione.
Almeno fino al ’42, quando Morello controlla in area, elude Mayer e batte con un diagonale Frezzolini.
In apertura di ripresa il bis di Carbone che taglia le
gambe al Modena: errore marchiano di Pivotto, il
capitano giallo-rosso s’invola verso l’area e trafigge nuovamente Frezzolini. A quel punto il Catanzaro
si chiude in area, consentendo a un Modena spuntato di avanzare il baricentro,
di rendersi pericoloso in un paio di circostanze (ottimo Manitta)
e di accorciare le distanze all’ultimo minuto di recupero con una zuccata
da corner di Asamoah. Finisce con una vittoria, ma
stanno per iniziare i guai.

I TIFOSI – In netto calo le presenze modenesi allo
stadio dopo la retrocessione: 5.500 abbonati, 7.500 circa le presenze in media
allo stadio. Per domenica la società del presidente Amadei
ha abbassato i prezzi per favorire un maggiore afflusso al “Braglia”. Tuttavia quella giallo-blu è
un’ottima tifoseria, molto calorosa e colorata. All’andata si verificarono incidenti all’arrivo (senza scorta)
del pullman dei sostenitori emiliani (una cinquantina) allo stadio. Senza
indicazioni, l’autista imboccò la strada sbagliata, portando gli ultras modenesi a stretto contatto con i
tifosi giallo-rossi
. Si scatenò una mega-rissa sedata dalle forze
dell’ordine dopo una decina di minuti, con qualche ferito modenese
medicato in ospedale.

Ivan Pugliese

ivan@uscatanzaro.net

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento