Alla Regione i conti non tornano. Il “modello Calabria” rivela ampie falle ed esce malconcio dall’ adunanza pubblica dedicata alla situazione contabile della Regione, “scarnificata” da una relazione durissima del magistrato della Sezione controllo della Corte dei Conti Giuseppe Ginestra.
Il giudizio di parificazione del rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2013 si è concluso con una sentenza parzialmente negativa e la restituzione dei conti alla Regione per il ricalcolo e la correzione delle poste errate.
Il presidente Roberto Tabbita ha letto un dispositivo da cui risulta che nel bilancio regionale sono inseriti residui attivi «insussistenti». Pertanto la Corte ha “parificato” il conto del bilancio e del patrimonio «ad eccezione della situazione finanziaria», che dovrà essere rivista ed emendata. Ma c’è ben altro: dalle 247 pagine del report di Ginestra emergono «partite di giro anomale», un «occultamento artificioso di consistenti passività», lo sforamento del tetto previsto per studi e consulenze esterne, i “bu – chi” delle partecipate e i guasti della gestione commissariale dei rifiuti.
GAZDUD