L’AQUILA – Le origini del calcio aquilano risalgono al 1927, ma il suo primo campionato la formazione abruzzese lo affronterà solamente nel 1931. Pochissimi anni dopo, siamo
nel 1934, l’Aquila Calcio 1927 Srl potrà già festeggiare la sua prima storica promozione in Serie B, prima squadra abruzzese a raggiungere un traguardo calcistico così importante. Saranno gli anni d’oro dei rossoblù che parteciperanno per 3 stagioni consecutive al campionato di serie cadetta, l’ultimo dei quali verrà ricordato per la tragedia di Contigliano. Un incidente ferroviario infatti coinvolse tutta la rosa della squadra che si stava dirigendo a Verona per la disputa di una gara di campionato; perse la vita l’allenatore, che al tempo era Attilio Buratti e tutti gli altri componenti della rosa rimasero gravemente feriti, ad eccezione dell’allora giovane e promettente portiere Stornelli che per una fortunosa coincidenza, perse quel maledetto treno. La Figc propose alla dirigenza aquilana la permanenza d’ufficio nella serie cadetta, che con enorme senso sportivo rifiutò chiedendo solo un po’ di tempo per rimettere in piedi una squadra di calcio. Alla fine 12 calciatori ed un allenatore ungherese non riuscirono a compiere il miracolo e con appena 24 punti l’Aquila retrocesse in serie C e non riuscì mai più a guadagnare la cadetteria, siamo al termine della stagione agonistica 1936-1937. La storia recente racconta di due fallimenti, nel 1994 e nel 2004. L’ Aquila Calcio, dal giugno 2007 è guidata dal costruttore edile Elio Gizzi, capace, la scorsa estate, dopo la delusione del mancato ripescaggio in prima divisione, di regalare al suo tecnico una formazione di primo livello, per puntare al salto diretto di categoria.
L’ALLENATORE – Classe 74, Maurizio Ianni è sicuramente uno dei tecnici più giovani del panorama calcistico nazionale. Per la seconda stagione consecutiva alla guida degli abruzzesi, diventa allenatore dopo il ripescaggio, sempre con l’Aquila, in serie C2 al termine del campionato dilettanti nella stagione agonistica 2009-2010. Lo scorso anno promozione persa per un soffio, dopo uno splendido quarto posto nella regular season dovrà arrendersi al Prato, dopo due semifinali molto tirate in cui avrà ragione la formazione toscana solo per il miglior piazzamento in campionato, essendo finite con una vittoria per parte i due incontri.
LA SQUADRA – Un mercato estivo sicuramente roboante quello dell’Aquila, ad un gruppo già affidabile e per qualità e per esperienza, si sono aggiunti acquisti di un certo spessore, che vanno a rinforzare l’attacco e le fasce laterali. Gli acquisti di Colussi e Giglio, danno consistenza al reparto avanzato, i rinforzi sulle ali di Capparella e Cunzi, vero lusso per la categoria, danno fantasia ed imprevedibilità alla manovra per le indiscusse qualità dei singoli. Senza dimenticare l’innesto di Improta, sempre per il reparto avanzato, veterano dei campi di C1 e C2. Carcione, Piccioni e Perfetti a centrocampo guidano il gruppo dei confermati. Una squadra di tutto rispetto che sta sicuramente rispettando i pronostici della vigilia che la vedevano tra le serie candidate al salto di categoria.
LO STADIO – L’impianto sportivo polivalente di L’Aquila deve il suo nome a Tommaso Fattori, ex rugbista e allenatore, nato a Foligno nel 1909, ma che praticamente visse un’intera vita nel capoluogo abruzzese. Fu tra l’altro l’artefice della nascita della Polisportiva L’Aquila Rugby, che riuscì a trascinare in quattro anni nella massima serie, fino a farle anche disputare la finale scudetto. L’impianto risale al 1929 ed oggi è in grado di ospitare circa 10.000 spettatori. Impianto polivalente come dicevamo perché ospita le gare interne sia della squadra di calcio, sia della squadra di rugby, di stanza nel capoluogo. Lo stesso impianto si inserisce in un contesto sportivo più ampio che comprende anche il palazzetto dello sport, il circolo del tennis e la piscina comunale. L’intera area prende il nome di Parco del Castello, il monumento infatti è posto a ridosso di questa ampia zona sportiva.
EX DELL’INCONTRO E CURIOSITA’ – Il folletto Evan Cunzi dal giorno del suo addio in maglia giallorossa avvenuto al termine della stagione 2006-2007, affronterà da ex per la quinta volta consecutiva la sua vecchia squadra, praticamente ogni stagione, da quando è andato via da Catanzaro il veloce “regista” napoletano si è trovato di fronte i giallorossi. Altro ex della gara è Giuseppe Giglio, che ha Catanzaro non ha lasciato un buon ricordo, all’epoca dei fatti, il giocatore originario di Salemi era alla sua prima esperienza nei campionati “meridionali” di serie “C”. Per la cronaca riuscì comunque a mettere insieme 25 presenze e realizzare 4 reti. In questo scorcio di stagione, nove le presenze e due i bersagli centrati.
PRECEDENTI – Sei i precedenti in campionato al “Fattori”, tra L’Aquila e Catanzaro. Il bilancio non è in perfetta parità, ma poco ci manca; a fronte delle tre vittorie casalinghe, l’almanacco racconta anche di due vittorie ospiti, ed un pareggio. L’incontro tra le due compagini manca dalla stagione agonistica 2003-2004, il campionato era quello di serie C1 e la squadra calabrese guidata dall’allora tecnico Piero Braglia si impose per una rete a zero, grazie al rigore trasformato da Corona. Al termine della stagione agonistica il Catanzaro sarà promosso in serie “B”, mentre per l’Aquila, amara retrocessione in “C2” e successiva radiazione con ripartenza dalle categorie inferiori.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Testa; Agnello, Blaiotta, Garraffoni, Ruggiero; Carcione, Cunzi, Piccioni, Giglio; Capparella, Colussi. All.:
Massimo Saverino