ROMA – Il grande inseguimento sta per finire. Il Sorrento ormai è lì, a un tiro di schioppo, braccato per tutto il campionato e quasi raggiunto proprio in vista del traguardo. I rosso-neri sembrano giocare al gatto col topo, ma adesso i punti di distacco si sono ridotti a tre. A quattro partite dalla fine della regular season, il Benevento tenterà il colpo di reni decisivo e il calendario sembra pendere leggermente dalla sua parte.
PERCHÃ PROMOZIONE – Ai sanniti restano due trasferte in Calabria contro Catanzaro e Lamezia e due gare casalinghe con Valdisangro e Cassino. Il Sorrento, invece, affronterà solo squadre in piena corsa per i play-off: Valdisangro e Potenza fuori casa, Monopoli e Gela tra le mura amiche. Oltre al calendario, il Benevento arriva con l’entusiasmo di chi rincorre, mentre il Sorrento, ormai appannato da parecchie giornate, sembra sopravvivere solo grazie ai punti di vantaggio accumulati nel girone d’andata. I ragazzi di Simonelli stanno giocando bene e hanno rilanciato la sfida con 3 vittorie e 1 pari nelle ultime 4 partite. Mentre il Sorrento ha iniziato ad amministrare troppo presto e ha racimolato solo 3 pareggi (2 dei quali casalinghi contro Marcianise e Melfi). L’esame Catanzaro (che ha dominato il Sorrento senza riuscire a batterlo) potrebbe incidere molto sul finale di campionato.
PERCHà PLAY OFF – Dall’altra parte, però, ci sono altri segnali di tendenza opposta che potrebbero sbarrare il passo alla promozione diretta. Innanzitutto i punti: 3 sulla carta, in realtà sono 4 perché, in caso di arrivo a pari merito, il Sorrento sarebbe in vantaggio negli scontri diretti (2-0 a Benevento; 1-1 in casa). Un altro ostacolo non da poco è la clamorosa squalifica di tre turni inflitta a Pietro Clemente. Il fantasista, arrivato a gennaio dal Gallipoli e messosi subito in luce con 6 gol in 13 partite, è stato squalificato addirittura per tre giornate per una gomitata rifilata al difensore del Celano Adani. Una perdita importante, anche se il parco attaccanti del Benevento è molto fornito.
SQUADRA AL COMPLETO – Dopo due mesi di tribuna, al posto di Clemente potrebbe rivedersi contro il Catanzaro il francese Taua, che si è messo in evidenza nella partitella infrasettimanale contro la Berretti, e che si candida, quindi, ad affiancare il capocannoniere giallo-rosso Polani, autore finora di 9 gol. In alternativa Marasco o Esposito. Pochi dubbi, invece, negli altri reparti dove Simonelli può contare su tutti gli effettivi. Davanti a Gori, i due terzini saranno Martinelli e Palermo, con Di Fiordo e Pedotti (al rientro dalla squalifica) centrali. Dovrebbe essere relegato in panchina, invece, Castaldo che aveva ben figurato a Celano. A centrocampo si partirà con i soliti Imbriani e Maisto sulle fasce (anche se non in gran spolvero), con le geometrie di Vagnati e la corsa dell’argentino Carloto al centro. Probabile, in corso d’opera, un cambio di modulo, col passaggio alla difesa a 3. Simonelli ci ha abituato ormai a continui cambiamenti tattici.
ORMAI UNA CLASSICA – La sfida con il Catanzaro sta diventando ormai una classica. Sarà la 15° volta al “Ceravolo”, se si considerano le 4 partite giocate nell’immediato dopoguerra (bilancio in parità); le 2 nei campionati di serie C vinti dal Catanzaro negli anni ’80 (un pareggio al ’92 grazie a Destro e una vittoria calabrese con Palanca e Tavola); le 5 negli anni ’90 in C2 (2 vittorie del Catanzaro, 2 pari e 1 vittoria sannita firmata Baglieri); i 2 play-off vinti dal Benevento, grazie a due pareggi al “Ceravolo”; l’ultima sfida, un altro 2-2, nella stagione di Braglia con gol di Zappella e Corona da una parte, Poziello e Vanacore dall’altra. All’andata vinse il Benevento 1-0, grazie a un gol di Esposito su uno svarione di Botticella, dopo pochi minuti del secondo tempo. Il Catanzaro non seppe più tornare in partita. A spingere i campani nella ricorsa al Sorrento, arriveranno circa 400 tifosi.
PERCHÃ PROMOZIONE – Ai sanniti restano due trasferte in Calabria contro Catanzaro e Lamezia e due gare casalinghe con Valdisangro e Cassino. Il Sorrento, invece, affronterà solo squadre in piena corsa per i play-off: Valdisangro e Potenza fuori casa, Monopoli e Gela tra le mura amiche. Oltre al calendario, il Benevento arriva con l’entusiasmo di chi rincorre, mentre il Sorrento, ormai appannato da parecchie giornate, sembra sopravvivere solo grazie ai punti di vantaggio accumulati nel girone d’andata. I ragazzi di Simonelli stanno giocando bene e hanno rilanciato la sfida con 3 vittorie e 1 pari nelle ultime 4 partite. Mentre il Sorrento ha iniziato ad amministrare troppo presto e ha racimolato solo 3 pareggi (2 dei quali casalinghi contro Marcianise e Melfi). L’esame Catanzaro (che ha dominato il Sorrento senza riuscire a batterlo) potrebbe incidere molto sul finale di campionato.
PERCHà PLAY OFF – Dall’altra parte, però, ci sono altri segnali di tendenza opposta che potrebbero sbarrare il passo alla promozione diretta. Innanzitutto i punti: 3 sulla carta, in realtà sono 4 perché, in caso di arrivo a pari merito, il Sorrento sarebbe in vantaggio negli scontri diretti (2-0 a Benevento; 1-1 in casa). Un altro ostacolo non da poco è la clamorosa squalifica di tre turni inflitta a Pietro Clemente. Il fantasista, arrivato a gennaio dal Gallipoli e messosi subito in luce con 6 gol in 13 partite, è stato squalificato addirittura per tre giornate per una gomitata rifilata al difensore del Celano Adani. Una perdita importante, anche se il parco attaccanti del Benevento è molto fornito.
SQUADRA AL COMPLETO – Dopo due mesi di tribuna, al posto di Clemente potrebbe rivedersi contro il Catanzaro il francese Taua, che si è messo in evidenza nella partitella infrasettimanale contro la Berretti, e che si candida, quindi, ad affiancare il capocannoniere giallo-rosso Polani, autore finora di 9 gol. In alternativa Marasco o Esposito. Pochi dubbi, invece, negli altri reparti dove Simonelli può contare su tutti gli effettivi. Davanti a Gori, i due terzini saranno Martinelli e Palermo, con Di Fiordo e Pedotti (al rientro dalla squalifica) centrali. Dovrebbe essere relegato in panchina, invece, Castaldo che aveva ben figurato a Celano. A centrocampo si partirà con i soliti Imbriani e Maisto sulle fasce (anche se non in gran spolvero), con le geometrie di Vagnati e la corsa dell’argentino Carloto al centro. Probabile, in corso d’opera, un cambio di modulo, col passaggio alla difesa a 3. Simonelli ci ha abituato ormai a continui cambiamenti tattici.
ORMAI UNA CLASSICA – La sfida con il Catanzaro sta diventando ormai una classica. Sarà la 15° volta al “Ceravolo”, se si considerano le 4 partite giocate nell’immediato dopoguerra (bilancio in parità); le 2 nei campionati di serie C vinti dal Catanzaro negli anni ’80 (un pareggio al ’92 grazie a Destro e una vittoria calabrese con Palanca e Tavola); le 5 negli anni ’90 in C2 (2 vittorie del Catanzaro, 2 pari e 1 vittoria sannita firmata Baglieri); i 2 play-off vinti dal Benevento, grazie a due pareggi al “Ceravolo”; l’ultima sfida, un altro 2-2, nella stagione di Braglia con gol di Zappella e Corona da una parte, Poziello e Vanacore dall’altra. All’andata vinse il Benevento 1-0, grazie a un gol di Esposito su uno svarione di Botticella, dopo pochi minuti del secondo tempo. Il Catanzaro non seppe più tornare in partita. A spingere i campani nella ricorsa al Sorrento, arriveranno circa 400 tifosi.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Gori; Martinelli, Di Fiordo, Pedotti (Castaldo), Palermo; Imbriani, Vagnati, Carloto, Maisto; Polani, Marasco (Taua). All.: Simonelli.
Ivan Pugliese
ivan@uscatanzaro.net