BARLETTA – Il Barletta alla fine ce l’ha fatta. Salvezza raggiunta durante l’estate dopo aver rischiato il fallimento al pari del Catanzaro. Il patron Sfrecola, lasciato solo dagli altri soci e dall’Amministrazione Comunale, ha avuto il coraggio di andare avanti dopo aver minacciato l’addio. Anche a Barletta la mannaia della Covisoc si è abbattuta meno di un mese fa sulla squadra. Un solo punto di penalizzazione per i pugliesi che avevano capi d’imputazione più leggeri.
LINEA VERDE – Dopo il settimo posto dello scorso anno e superata la crisi estiva con la perdita di quasi tutto il vecchio organico, il Barletta ha dovuto ricominciare da capo. E ha puntato sui giovani. La rivoluzione è stata affidata sulla scrivania a Geria, ex responsabile del settore giovanile della Reggina, e sul campo a Lello Sciannimanico, reduce da un ottimo campionato con il Noicattaro-baby. L’ex tecnico del Bari, reduce da diverse esperienze con squadre giovanili o comunque giovani da svezzare, si è tuffato a capofitto nella nuova realtà barlettana, proprio lì dove giocò una ventina d’anni fa. Accanto ad alcuni uomini di provata esperienza, è arrivato un nugolo di ragazzini, con i quali Sciannimanico dovrà cercare una salvezza che sembra alla portata.
INIZIO DI STAGIONE SFORTUNATO – A complicare le cose, sono arrivati subito alcuni infortuni. Il più importante (e il più grave) è quello di Cavaliere, ex Andria e Monopoli, che si è lesionato i legamenti e starà fuori a lungo. Al suo posto è arrivato lo svincolato Fanasca, ex Lodigiani, molto meno prolifico di Cavaliere. Stop in avvio di stagione anche per il giovane rumeno della Reggina Khoris, fermato da noie muscolari, e per Infantino (frattura a un dito del piede) i quali potrebbero tornare a disposizione di Sciannimanico domenica. E anche l’uomo di qualità del centrocampo, l’ex pescarese Carozza, ha rimediato due giornate di squalifica dopo la partita di Aversa.
METÀ CLASSIFICA – Intanto il Barletta naviga in mezzo al gruppo, nonostante la penalizzazione e una partita in meno. Per capire meglio le ambizioni dei biancorossi basterà attendere la prossima settimana, che li vedrà impegnati tre volte. Prima la trasferta di Catanzaro, poi il recupero infrasettimanale del derby col Manfredonia (partita rinviata per la tragedia-Marchano), infine l’altra sfida tutta pugliese tra Sciannimanico e il “suo” Noicattaro. Il Barletta in questo avvio di campionato ha perso solo da Juve Stabia e Scafatese, ma ha battuto solo il Melfi e, domenica scorsa, l’Isola Liri grazie a un gol dell’ex vibonese Cutrupi, bissato dal giovane bresciano Simoncelli.
IL 4-3-3 DI SCIANNIMANICO – Contro il Catanzaro, il Barletta si schiererà col solito 4-3-3 sporco. Davanti a Di Masi, la retroguardia sarà guidata dall’esperto Sportillo, ex Messina e Benevento, con al fianco il giovanissimo Marchetti. Sugli esterni Cutrupi e il ventenne Legittimo. In mediana, lo schermo protettivo dietro a Carozza è formato dal congolese Muwana e da Menicozzo. In attacco anche i 19enni Simoncelli e Caggianelli non sono al top della condizione. Quest’ultimo agirà da centroboa, con Simoncelli e Fanasca ai lati.
DOPPIO CAPUTO – Domenica sarà la solita festa di sport al “Ceravolo” tra le due tifoserie gemellate. L’anno scorso fu decisiva una doppietta di Caputo nei primi 20 minuti di partita. Non servì a nulla il gol della bandiera di Laviano. Negli altri 7 precedenti al “Ceravolo”, il Catanzaro si è imposto 4 volte con punteggi molto rotondi, mentre nelle ultime tre sfide prima dello scorso anno, è sempre finita 0-0.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) – Di Masi; Cutrupi, Marchetti, Sportillo, Legittimo; Menicozzo, Carozza, Muwana; Simoncelli, Caggianelli, Fanasca. All.: Sciannimanico.