Intervistiamo

Igea Virtus – Catanzaro 1-0

Scritto da Tony Marchese
Affonda nel fango di Barcellona l’imbattibilità delle Aquile

L’Igea ci mette quello che ha, il cuore la corsa un pizzico di cattiveria e di voglia di provocare. Non ha nulla da perdere l’Igea Virtus, il Catanzaro ha tutto da perdere. L’imbattibilità stagionale, il contatto in classifica con il Cosenza, la seconda posizione insidiata dal Gela. A fine partita perde effettivamente alcune di queste cose ma ne perde una anocra più importante, la testa!
Si avete capito bene! Non importa l’aver perso l’imbattibilità! Gli “invincibili” non potranno più fregiarsi di questo titolo. Non importa aver perso la partita a Barcellona, fortunatamente il Cosenza ed il Gela non ne hanno approfittato, il Gela impatta a Cassino ed addirittura il Cosenza non va oltre le reti bianche con la “corazzata” Isola Liri.
Quello che invece importa è che i pilastri di questa squadra, coloro i quali hanno determinato le fortune dell’undici magistralmente guidato da Provenza, hanno oggi perso la bussola, hanno perso la testa.
Di Maio ha lasciato in dieci i suoi al 74′ in compagnia di un avversario con il quale ha continuato ad azzuffarsi fuori dal campo, mentre Caputo al 90′ non trova di meglio che insultare la solita indecente terna arbitrale da “serie C2” e lasciare i compagni in 9 durante il recupero.
Per il resto terreno di gioco degno del Ceravolo di domenica scorsa, Catanzaro che non riesce a giocare come sa e passa in svantaggio su un episodio ad inizio ripresa (gol di Laporta) e non riesce poi a reagire con il gioco affidandosi ai lanci lunghi per tentare la via del pareggio.
Nulla di irreparabile, ma i campanelli d’allarme in vista del derby di domenica prossima contro la derelitta Vigor Lamezia sono tanti.

TM

Autore

Tony Marchese

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