Due cittadini stranieri sono stati fermati dai carabinieri di Catanzaro perché ritenuti i responsabili della rapina effettuata al ristorante pizzeria Chiricò, avvenuta il 21 marzo scorso nel centro del capoluogo quando due malviventi entrarono nel locale e, arma in pugno, minacciarono (e ferirono lievemente) una commessa per farsi consegnare l’incasso e poi fuggire senza il maltolto.
I due presunti rapinatori sono stati rintracciati nel centro storico di Catanzaro. Dopo il fatto criminoso i carabinieri acquisirono le riprese effettuate dalle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Ma l’elemento forse più utile alle indagini è stato fornito da una delle commesse che ha riconosciuto uno dei due malviventi addirittura attraverso Facebook. La donna, cittadina straniera, nelle ore successive al fatto avrebbe individuato il malvivente da una sua foto pubblicata sul profilo di un comune amico. Da qui è scattata l’indagine che ha portato all’arresto.
Dunque, la collaborazione si è rivelata fondamentale per risolvere il caso e consentire ai militari di fermare uno degli autori, un cittadino ucraino, e mettersi sulle tracce del complice, un cittadino bielorusso. In manette, per tentata rapina, sono finiti Oleksander Blysko, 28 anni, ucraino residente a Catanzaro; il complice ancora irreperibile è un 31 enne.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che in pochi giorni hanno risolto il caso, i due sarebbero entrati nella pizzeria minacciando le due dipendenti con una pistola che non è stata ancora ritrovata, e trovatisi davanti alla reazione inattesa hanno colpito le donne fuggendo poi senza il bottino.
Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato firmato dal gip Assunta Maiore che ha accolto le tesi del sostituto Vincenzo Russo.