Dopo
tanti romantici déjà -vu, il Catanzaro si appresta ad
affrontare nel secondo turno infrasettimanale del campionato un inedito
assoluto. Per la prima volta i giallo-rossi
incroceranno i guantoni con i bergamaschi dell’Albinoleffe. Una società giovane, nata
dalla fusione nel 1998 di due squadre della Val Seriana:
l’Albinese e il Leffe.
Da sempre in orbita-Atalanta, le
due società decisero sei anni fa di unire le forze per affrontare al meglio il
campionato di serie C2, a cui entrambe avevano diritto a partecipare.
Finì con una bella promozione al termine della finale
play-off di Modena contro il Prato (1-0, gol di Di
Sabato). L’allenatore era Piantoni, il presidente Zambaiti. L’anno successivo sarebbe iniziata l’era Andreoletti che ha portato l’Albinoleffe
in serie B, al termine della stagione 2002-03 dopo un’entusiasmante doppia
finale col Pisa (2-1 per i toscani all’andata; 4-2
dopo i supplementari per i bianco-azzurri, con gol decisivo di Fusi). Il
condottiero della squadra era già l’attuale allenatore, Elio Gustinetti, bergamasco doc, con trascorsi sulle panchine dell’Albino, del Leffe e della primavera dell’Atalanta,
prima di spiccare il volo verso Reggina, Empoli e Treviso. Un uomo preparato,
serio, pacato. Proprio come la realtà -Albinoleffe, fatta di lavoro, sacrifici e
collaborazione con gli oratori della Val Seriana che
gestiscono un centinaio di scuole-calcio. Nasce qui la grande sorpresa di questo campionato.
LA SQUADRA – Gustinetti, confermato
dopo la salvezza ottenuta nella scorsa stagione, ha sfruttato nel migliore dei
modi l’amalgama della sua squadra per partire forte. In
effetti la rosa dei bergamaschi è
sostanzialmente invariata rispetto allo scorso anno. Persi Zoboli
(ora al Brescia) e Biava
(già partito a gennaio, destinazione Palermo), l’Albinoleffe
riparte da un’ossatura collaudata. La rosa è composta quasi per tre quarti da
giocatori bergamaschi, prodotti del vivaio o ragazzi
che hanno trovato qui l’ambiente ideale per lavorare con serenità . In porta confermato il 23enne Acerbis.
In difesa, invariato lo zoccolo duro, sono arrivati
due ragazzi di grande prospettiva: dal Prato il ventenne Perico
e dall’Avellino il 21enne centrale Di Cesare, cresciuto nel Chelsea.
L’esperienza è garantita da Sonzogni, 36enne che ha
vissuto la nascita dell’Albinoleffe, e Regonesi, scuola Atalanta con cui
ha esordito in A nel 1996-97. A centrocampo la balia
dei tanti giovani è Del Prato, travasato nella fusione dall’Albinese.
Interessante il mediano Carobbio
(già 2 gol in questo campionato) e l’ala Gori, scuola
Empoli, che ha una presenza nella massima serie con la maglia dei toscani.
Anche a centrocampo pochi acquisti, mirati a una linea
verde che sembra dare i suoi frutti: dal Prato è arrivato Diamanti, dallo
Spezia Previtali, anch’egli di scuola atalantina. L’attacco è ben fornito con l’eroe della
promozione in B Bonazzi (17 gol in quella stagione),
con Davide Possanzini (12 reti l’anno scorso),
l’unico ad avere una consistente esperienza in A con
la maglia della Reggina, con Testini, ex Arezzo, Perugia e Catania. Scalpitano in panchina il 21enne
brasiliano Inacio, arrivato dal
Pavia, e Araboni, importante ricambio con 3
presenze in A con la Reggiana a 18 anni. Sulla carta una
squadra che a fatica dovrebbe salvarsi, ma supportata da un gioco ormai
consolidato e da una fantastica intesa. L’ambiente tranquillo
contribuisce a questo “miracoloâ€.
SUL CAMPO – L’Albinoleffe sta infatti stupendo tutti con una partenza a razzo: quattro
vittorie nelle prime quattro partite. Due chiari successi in trasferta a
Venezia (2-0) e a Pescara (3-1), altrettante vittorie casalinghe contro Modena
(2-0) e Vicenza (2-1), prima del mezzo passo falso di
Bari (1-1). La squadra di Gustinetti ha già segnato
10 gol, subendone solo 3, seconda solo allo strepitoso
Torino. Il modulo è quello preferito da Gustinetti, un 4-4-2 con due esterni di centrocampo molto
offensivi, ma che garantiscono un’adeguata copertura. La squadra titolare è
stata sempre la stessa. Davanti ad Acerbis, giostrano
Minelli e Sonzogni, con Teani e Regonesi sulle fasce. In
mediana, Gori e Testini
occupano le due fasce, mentre i centrali sono Del
Prato e Carobbio. La coppia d’attacco è formata da Bonazzi e Possanzini. Per la
sfida col Catanzaro, rispetto all’undici consueto
dovrebbe mancare Bonazzi, uscito per infortunio contro
il Bari. Diverse le opzioni per la sua sostituzione a
disposizione di Gustinetti. Quella più semplice è
l’inserimento di Inacio o di
Diamanti, fantasista già in campo al “San Nicolaâ€. In tal caso Possanzini agirebbe da prima punta. In alternativa
potrebbe essere avanzato Testini con l’inserimento sulla
fascia sinistra di Poloni.
Probabile
formazione (4-4-2): Acerbis; Teani,
Minelli, Sonzogni, Regonesi; Gori, Del Prato, Carobbio, Testini; Possanzini, Diamanti (Inacio).
I TIFOSI
– Difficile parlare della tifoseria
dell’Albinoleffe, squadra poco seguita a causa
dell’ingombrante coabitazione con l’Atalanta. Pochi gli Ultras,
travasati soprattutto dal Leffe, che avevano amicizie con Pro Sesto e Alessandria e rivalità con
i tifosi del Lecco. Un migliaio gli abbonati, più o
meno il doppio le presenze complessive medie. Troppo poche
per un grande stadio come il vecchio “Comunale†di Bergamo, ora “Atleti Azzurri
d’Italiaâ€.
Ivan Pugliese