CATANZARO. Uno spettacolo sul campo e sugli spalti, cinque goal e molti colpi di scena con un finale al cardiopalma. Questo in sintesi il derby andato in scena domenica scorsa al Ceravolo tra Catanzaro e Crotone, derby che i giallorossi si sono aggiudicati per tre a due raccogliendo una vittoria importante sia per il morale che per la classifica. Con i tre punti di domenica, infatti, Corona e compagni si sono portati al terzo posto in graduatoria e adesso possono guardare al futuro con la serenità e la tranquillità di chi sa che sta compiendo in pieno il suo dovere. E già perché il Catanzaro che tre giorni prima dellâinizio di questo torneo era ancora iscritto al campionato di serie C2 girone C, sta dimostrando nella categoria superiore di avere tutti i mezzi per potere far bene compreso, naturalmente, un pubblico assolutamente che per numero, sostegno alla squadra e correttezza è impareggiabile. Ed allora, analizzando il derby, si può dire che Lafuenti tanto criticato nelle sue prime apparizione a difesa della porta giallorossa, si sta conquistando la stima e lâaffetto dei tifosi più esasperati per la sua bravura. Contro il Crotone ha compiute tre interventi davvero importanti che hanno salvato il risultato. Ottima, poi, la difesa con i tre, Milone, Zappella e Pastore, che stanno dimostrando di avere raggiunto quella intesa che ad inizio torneo sembrava non esserci e ciò grazie al lavoro certosino di Braglia che ha dovuto faticare non poco per far capire ai suoi i meccanismi di uno schema tattico nuovo ai più. Superlativo il centrocampo con i due esterni, Dei ed Ascoli, sempre pronti e carichi di una generosità messa al servizio della squadra in ogni momento del match, mentre i due centrali, Briano ed Alfieri, sono di una categoria assolutamente superiore. Il primo è lavoratore instancabile, il secondo è un vero e proprio direttore dâorchestra. Infine lâattacco con Ferrigno e Toledo sugli esterni che riescono, con le loro finte e la loro velocità a mettere in difficoltà ogni difesa e Corona per il quale qualunque aggettivo sarebbe superfluo. Parlano, infatti, i suoi otto goal allâattivo con il primato nella classifica marcatori del girone, ma non va nemmeno dimenticato il tipo di gioco che âre Giorgioâ applica con spostamenti lungo tutto il campo e non di rado lo si può trovare a difesa della porta giallorosssa insieme ai compagni del reparto arretrato. Dal canto suo il Crotone, che pure è unâottima squadra e che ha Catanzaro è venuto a giocarsi la partita a viso aperto, ha evidenziato carenze importanti e gli ultimi risultati, tre punti in cinque partite, ne sono la logica conseguenza. I rossoblu di Gasperini, infatti, raramente riescono a finalizzare le tante azioni costruite e spesso quando arrivano davanti la porta avversaria gli avanti risultano imprecisi. Soffrono, poi, gli ionici sulle palle inattive e ciò perché lâaltezza media del gruppo è bassa. Certo il campionato è lungo, certo nel match contro il Catanzaro mancavano pedine importanti, ma il Crotone dovrà necessariamente correre ai ripari se davvero vuole puntare al salto di categoria finale. Infine un elogio particolare va fatto per lo splendido pubblico del Ceravolo, un pubblico, tanto quello di fede giallorossa quanto quello di fede rossoblu, che raramente lo si può ammirare anche in serie B. Novemila persone che hanno sostenuto, ognuna per la propria parte, i calciatori in campo e ciò senza mai trascendere nel volgare e senza mai incitare alla violenza. Insomma una vera giornata di sport che certamente ha fatto bene al calcio restituendo allâItalia intera una immagine positiva della Calabria.
A.N.