Il centro sinistra sulla nomina di Siciliani all’AMC
Subito dopo la nomina del dottore Siciliani a nuovo direttore generale dell’Amc eravamo intervenuti con una interrogazione che chiedeva conto di questa scelta al netto di qualsiasi grado di garantismo. Ci sembrava inopportuna sotto una serie di profili ma Abramo non rispose con un atteggiamento ancora più scorretto dato che il dibattito in Consiglio comunale sull’azienda della mobilità cittadina era stato estremamente costruttivo grazie, come sempre, al senso di responsabilità dell’opposizione che su questioni delicate e rilevanti della città ha tenuto per fino più volte il numero legale.
Non si trattava di domande e considerazioni trascendentali ed ancora attualissime.
Si rifletteva sul perchè prima si era proposto al Consiglio Comunale un nuovo piano aziendale dell’Amc, voluto dal vecchio direttore generale, con una ricapitalizzazione per 1milione e mezzo di euro e subito dopo, pochi giorni, veniva proprio sostituito il direttore generale della stessa società partecipata. Per quale ragioni è stato necessario sostituire il direttore che aveva redatto il nuovo piano aziendale? È stato fatto un errore nel piano aziendale? Si perderanno posti di lavoro? Il nuovo piano aziendale finanziato con fondi pubblici ne risulta ora menomato? Ma non solo: il vecchio direttore generale ha deciso di chiedere un risarcimento danni al Comune di Catanzaro ed il nuovo direttore, Siciliani, percepisce un compenso. Si configura un danno erariale prodotto da Abramo? Una spesa in più che i cittadini subiscono solo perché qualcuno deve fare un favore. Siciliani, inoltre, sicuramente valido professionista del crotonese pare non sia nemmeno in possesso dell’abilitazione TPL che autorizza alla direzione di una azienda che esercita il trasporto pubblico locale. Insomma una serie notevole di problematiche concrete tanto che nell’interrogazione chiedevamo anche se la nomina rispettasse le previsioni normative del Decreto legge 112/2008. Le preoccupazioni sull’Amc sono anzitutto di valenza politica e di buon funzionamento di un sistema di trasporto pubblico che i cittadini giudicano negativo.
Domandiamo anche a Rosario Colace, presidente dell’Amc, cosa ne pensa di questa nomina sub iudicio di Siciliani e cosa pesa delle inopportune scelte di Abramo arrivate solo dopo l’approvazione condivisa in Consiglio comunale del nuovo piano aziendale redatto proprio dall’ex direttore generale e dallo stesso Colace.
Sulle questioni giudiziari sarà la magistratura a dover fare chiarezza. E sulla legittimità delle nomine giudicherà il nuovo commissario naturalmente in piena autonomia. Certo però oggi la politica, accanto alla capacità concreta di risolvere i problemi, deve fare uno sforzo per considerare a pieno una questione etica oggi ineludibile per recuperare la propria credibilità. Deve arrivare sempre la magistratura a sconfessare la politica? Perchè? Nessuno si augura la condanna di nessuno, sia ben chiaro, ma una sana e lungimirante politica dovrebbe fare uno sforzo vero e sincero per limitare a monte e con una selezione attenta il numero di situazioni ombrose e discutibili che vedono al centro la gestione di settori cruciali. Abramo non ha fatto nulla di tutto questo e oggi ci troviamo a dover discutere di inchieste, regole violate e capi pendenti gravi in un arco troppo ampio di situazioni individuali e settori importanti della macchina comunale. Cosi è la città di Catanzaro a perdere la propria credibilità. Ecco perchè il sistema Abramo ha completamente fallito. Ecco perchè non è degno di rappresentare una nuova Catanzaro.
Sergio Abramo incontrerà domani, lunedì 10 dicembre alle ore 18, presso la sala conferenze dell'Hotel Guglielmo i candidati di tutte le liste che sostengono la sua candidatura a Sindaco della città di Catanzaro.
Inaugurazione sede Scalzo
Mercoledi ore 17,00 nella sede di via Eugenia 2, già seggio delle primarie, si terrà l’inaugurazione della sede del comitato elettorale di Salvatore scalzo per il quartiere Pontegrande. Prenderanno parte iscritti e simpatizzati e le conlusioni sono affidate al candidato sindaco del centrosinistra. “Saremo presenti in ogni quartiere della città con la forza della nostra gente, dei nostri comitati e delle nostre idee”, ha dichiarato Scalzo, “la città deve uscire dallo stato di crisi e di abbandono che vive da un anno e mezzo a questa parte e che l’hanno portata all’umiliazione di due commissariamenti. Catanzaro ha un’opportunità storica per dimostrare un orgoglio di città e ripartire ma soprattutto per evitare di rimanere isolata in quello che sarà un rapido passaggio a un governo nazionale e poi regionale di centorsinistra. A Pontegrande parlero’ di ripresa dei quartieri ma soprattutto di quello che è stato un clamoroso errore di Abramo nel quartiere: la soppressione della circoscrizione storica. Comunicheremo ai cittadini che la nostra idea sul punto è ben diversa, come abbiamo già detto nei precedenti mesi. Ferma la necessità di rivisitare la spesa e il bilancio comunale, questo non significa tagliare con l’accetta sui servizi ai cittadini e su zone del territorio lontane dal centro e scarsamente servite. La scelta presa da Abramo è la più banale, sbagliata e meno approofndita.Sedi come quella di pontegrande vanno valorizzate attraverso una più intelligente riorganizzazione della macchina amministrativa e una sapiente delocalizzazione dei servizi. La circoscrizione va configurata come un’ irrinunciabile strumento di servizio al cittadino e di spazio comune a disposizione della vita del quartiere, di associazioni e comitati, specialmente laddove, come a Pontegrande, i locali risultano essere di proprietà comunale.”
Marco Polimeni (Catanzaro da Vivere) risponde con una nota alle dichiarazioni di Salvatore Scalzo sulle strutture sanitarie interessate dal decreto 136/2011:
“Rispetto alla politica della denuncia demagogica e mai della proposta, portata avanti dalle opposizioni, noi abbiamo sempre cercato soluzioni sostenibili e garanti di un percorso che migliori l’offerta e i servizi sanitari calabresi e catanzaresi.
Uno dei tanti esempi che possiamo citare riguarda la vicenda della Fondazione “Tommaso Campanella”, che in tanti ormai consideravano un’azienda in liquidazione con conseguente perdita dei posti di lavoro. Invece, la caparbietà del Governatore Scopelliti e il proficuo e sinergico lavoro di tutto il Consiglio regionale, fatta eccezione per il gruppo di Italia dei Valori, hanno consentito di avviare un percorso che finalmente potrà determinare un futuro stabile per una delle eccellenze sanitarie del territorio calabrese.
Anche per quel che riguarda determinate ricadute dell’attuazione del decreto 136/2011, il sindaco Sergio Abramo non è stato assolutamente disattento e non ha mai subito condizionamenti di parte. Infatti, Sergio Abramo si era prontamente attivato per istituire un tavolo di lavoro con il Governatore, gli assessori e i consiglieri della città di Catanzaro, l’Università “Magna Graecia” e l’azienda Pugliese-Ciaccio, convinto della necessità di recuperare posti letto del nosocomio cittadino. Azione indispensabile, non solo per mantenere in vita alcune unità operative complesse, ma soprattutto per ampliare l’offerta sanitaria nell’ambito dell’urgenza-emergenza, area di vitale importanza per un ospedale che da tempo è un punto di riferimento non solo per la città di Catanzaro.
Il recente commissariamento del Comune, con tutte le conseguenze politiche che ne sono derivate, ha in parte rallentato questo processo del sindaco Abramo, ma sicuramente non indebolisce il suo impegno a favore e a difesa della città.
Il suo impegno nel settore sanità è fortissimo in quanto si tratta di un ambito in cui non possono essere assunti atteggiamenti di parte, ma possono essere avanzate solo azioni propositive miranti, com’è abitudine del sindaco, al raggiungimento completo degli obiettivi prefissati.
Il convincimento di Sergio Abramo, inoltre, era ancora più ampio perché più volte ha espresso e manifestato l’idea che il recupero di posti letto in favore del Pugliese poteva rappresentare un effetto positivo anche per lo sviluppo dell’Università Magna Graecia, dell’Azienda ospedaliera Mater Domini e della Fondazione Tommaso Campanella. Tutte aziende sanitarie del capoluogo che, se messe in rete secondo un criterio di complementarietà, potrebbero garantire ai nostri cittadini servizi e offerta sanitaria di assoluto valore non solo rispetto ad altri territori calabresi, ma anche in un contesto più ampio che è quello del Meridione.
Sono proprio il pragmatismo e la concretezza del nostro sindaco, insieme all’impegno dei consiglieri e degli assessori regionali, a farci guardare con fiducia alla soluzione del problema posti-letto. Un’ implementazione a favore dell’azienda “Pugliese-Ciaccio”, infatti, non porterebbe il quoziente posti letto-abitanti fuori dal quorum stabilito per le Regioni sottoposte al piano di rientro. Attualmente, proprio per la lungimiranza del Governatore/commissario Scopelliti, tale quorum è ben al di sotto dello standard nazionale. Anche in questi giorni e in queste ore Sergio Abramo sta mettendo in campo per la sanità catanzarese un impegno che ci tranquillizza, conoscendo la sua tenacia e la sua caparbietà”.
Riccio annuncia la rotatoria di Giovino
“Miglioramento dell’uscita del cavalcavia di Giovino ad opera dell’Anas, realizzazione della rotatoria all’altezza del Commissariato di PS, sistemazione di via Carlo Pisacane: sono tutte ottime notizie per i residenti di Giovino che finalmente ottengono risposte concrete in materia di viabilità e sicurezza stradale, grazie all’impegno di Sergio Abramo”.
Lo sostiene Eugenio Riccio, candidato della lista “Catanzaro per Abramo”, dando notizia dell’imminente avvio dei lavori da parte dell’Anas per rendere più scorrevole e sicuro l’innesto del cavalcavia di Giovino sulla statale 106.
“Il sopralluogo svolto dal sindaco Sergio Abramo nella giornata del 31 ottobre – prosegue Riccio – è stato decisivo ai fini della risoluzione di parecchi problemi che hanno costituito un disagio per i cittadini di Catanzaro Lido e, in particolare, per quelli residenti nella zona di Giovino. Nei prossimi giorni, l’Anas procederà a sistemare l’uscita del cavalcavia sulla Statale 106 con la costruzione di una “corsia di accumulo” e con l’allargamento della corsia di intersezione della strada comunale con la Statale 106”.
“Si tratta – dice ancora il candidato della lista Catanzaro per Abramo – di un importantissimo risultato messo a segno dalla Giunta Abramo. Sono note a tutti le interminabili code che sino ad oggi si sono formate all’incrocio del cavalcavia, costituendo un concreto pericolo sia per chi esce che per chi si immette”.
“Così come aveva reso noto nel corso dell’incontro svoltosi al lido Santa Fè con i residenti di Giovino – conclude Riccio -, Sergio Abramo ha provveduto a rendere assolutamente più fluida la viabilità in questa zona cosicché sarà realizzata nei prossimi giorni anche una rotatoria nei pressi del Commissariato di Polizia che permetterà di smistare il traffico in entrata verso il quartiere. Da non sottovalutare la sistemazione, programmata da tempo da Sergio Abramo, della via Carlo Pisacane, le cui condizioni provocavano seri disagi agli automobilisti”.