CATANZARO
– Le calde giornate d’agosto, passano ancor più lentamente
in questo periodo continuamente travagliato dal calcio caos che da mesi riempie
le prime pagine dei giornali.
Nelle ultime 48 ore, finalmente la situazione sembra essersi definita meglio
e tutto dovrebbe pian piano essere ufficializzato dal campo di gioco. E’ inutile,
però, parlare del caso B a 24 che comunque, seppur indirettamente, interessa
lo stesso il Catanzaro. Ciò che invece preme precisare è l’attuale
situazione sul ripescaggio delle Aquile.
Secondo quanto emerso in questi ultimi due giorni, sembrerebbe ormai certa la
partecipazione dei giallorossi al prossimo campionato di “terza serie”.
Nella giornata di oggi alcune voci annunciavano un possibile ballottaggio per
il posto in C1 tra Catanzaro e Cosenza; bene, questo è anche vero ma
è giusto precisare quali sono le reali possibilità che i rossoblù
hanno di essere riammessi nei campionati professionistici.
Proprio così, campionati professionistici! La riunione dell’Arbitrato
del Coni rinviata a lunedì, infatti, esaminerà l’esclusione
del Cosenza Calcio 1914 (non del nuovo Cosenza!) dai tornei di serie A, B, C1
e C2. Il Cosenza non può chiedere concretamente l’ammissione ad
un campionato in particolare ma soltanto l’annullamento del responso del
Consiglio Federale del 31 luglio scorso che ha escluso i Lupi dal calcio professionistico.
Quindi, se il Cosenza dovesse ottenere l’annullamento di quell’ordinanza
dovrebbe finire, di diritto, in serie B insieme a Catania, Salernitana e Genoa.
Tornerebbe fuori la Fiorentina e non crediamo che il ‘Palazzo’ lo
permetterà facilmente.
Se comunque l’Arbitrato dovesse dargli ragione, il Cosenza Calcio 1914
dovrebbe ripianare immediatamente i debiti pari a circa 12 milioni di euro e
in più dovrà perfezionare le documentazioni irregolari nei confronti
di Enpals, Lega e Covisoc. Impresa che definire ardua è ben poco. Sempre
oggi, molti si sono “scandalizzati” per la riammissione dell’Aquila
in C1. Questo era un fatto già scontato, tant’è vero che
tutti i giornali nazionali questa mattina riportavano già la notizia.
Diversamente, il Cosenza viene dato per spacciato. Quindi, non è poi
tanto azzardato approssimare le speranze di un ripescaggio dei
bruzi al valore zero.
Se la Lega di C ha deciso di rinviare ogni comunicazione ufficiale l’avrà
molto probabilmente fatto per una formale correttezza nei confronti del Cosenza
(tutti i ricorsi, per legge, devono essere esaminati). Non è però
escluso che nella mattinata di domani il presidente Macalli decida di perfezionare
calendari e gironi.
Altro fattore che spinge la tifoseria ad essere ottimista è il tipo di
dichiarazioni rilasciate dalla dirigenza giallorossa, dalla stampa nazionale,
dagli addetti ai lavori: tutti sono d’accordo sul fatto che il Catanzaro
andrà in C1.
Ovviamente la certezza non ci è concessa ed è giusto trattenere
ogni tipo di festeggiamento. Soltanto quando un comunicato ufficiale porterà
la notizia potranno scattare cortei e caroselli.
– Le calde giornate d’agosto, passano ancor più lentamente
in questo periodo continuamente travagliato dal calcio caos che da mesi riempie
le prime pagine dei giornali.
Nelle ultime 48 ore, finalmente la situazione sembra essersi definita meglio
e tutto dovrebbe pian piano essere ufficializzato dal campo di gioco. E’ inutile,
però, parlare del caso B a 24 che comunque, seppur indirettamente, interessa
lo stesso il Catanzaro. Ciò che invece preme precisare è l’attuale
situazione sul ripescaggio delle Aquile.
Secondo quanto emerso in questi ultimi due giorni, sembrerebbe ormai certa la
partecipazione dei giallorossi al prossimo campionato di “terza serie”.
Nella giornata di oggi alcune voci annunciavano un possibile ballottaggio per
il posto in C1 tra Catanzaro e Cosenza; bene, questo è anche vero ma
è giusto precisare quali sono le reali possibilità che i rossoblù
hanno di essere riammessi nei campionati professionistici.
Proprio così, campionati professionistici! La riunione dell’Arbitrato
del Coni rinviata a lunedì, infatti, esaminerà l’esclusione
del Cosenza Calcio 1914 (non del nuovo Cosenza!) dai tornei di serie A, B, C1
e C2. Il Cosenza non può chiedere concretamente l’ammissione ad
un campionato in particolare ma soltanto l’annullamento del responso del
Consiglio Federale del 31 luglio scorso che ha escluso i Lupi dal calcio professionistico.
Quindi, se il Cosenza dovesse ottenere l’annullamento di quell’ordinanza
dovrebbe finire, di diritto, in serie B insieme a Catania, Salernitana e Genoa.
Tornerebbe fuori la Fiorentina e non crediamo che il ‘Palazzo’ lo
permetterà facilmente.
Se comunque l’Arbitrato dovesse dargli ragione, il Cosenza Calcio 1914
dovrebbe ripianare immediatamente i debiti pari a circa 12 milioni di euro e
in più dovrà perfezionare le documentazioni irregolari nei confronti
di Enpals, Lega e Covisoc. Impresa che definire ardua è ben poco. Sempre
oggi, molti si sono “scandalizzati” per la riammissione dell’Aquila
in C1. Questo era un fatto già scontato, tant’è vero che
tutti i giornali nazionali questa mattina riportavano già la notizia.
Diversamente, il Cosenza viene dato per spacciato. Quindi, non è poi
tanto azzardato approssimare le speranze di un ripescaggio dei
bruzi al valore zero.
Se la Lega di C ha deciso di rinviare ogni comunicazione ufficiale l’avrà
molto probabilmente fatto per una formale correttezza nei confronti del Cosenza
(tutti i ricorsi, per legge, devono essere esaminati). Non è però
escluso che nella mattinata di domani il presidente Macalli decida di perfezionare
calendari e gironi.
Altro fattore che spinge la tifoseria ad essere ottimista è il tipo di
dichiarazioni rilasciate dalla dirigenza giallorossa, dalla stampa nazionale,
dagli addetti ai lavori: tutti sono d’accordo sul fatto che il Catanzaro
andrà in C1.
Ovviamente la certezza non ci è concessa ed è giusto trattenere
ogni tipo di festeggiamento. Soltanto quando un comunicato ufficiale porterà
la notizia potranno scattare cortei e caroselli.