I romagnoli, gente vera, verace, da sempre grandi cultori della cucina e dello stare bene a tavola.
Non aspettiamoci grandi e raffinati piatti perchè non è questa la regione adatta, ma se cerchiamo una cucina poco appariscente ma molto sostanziosa allora prepariamoci a un gran pranzo!
Se volessi usare un motto per definirla potrei dire âpochi ma buoniâ.
Pochi ingredienti, pochi piatti, ma tutti di sostanza e tutti che hanno un loro âPerchéâ. Certo lâespressione non è la più felice che si possa usare ma credo renda bene lâidea di cosa voglio dire.
Da gran produttrice di grano lâEmilia e la Romagna fondano la sua tradizione culinaria sulla pasta. In particolare i garganelli, o li provate con il classico ragù, oppure secondo unâusanza locale, in brodo di cappone con unâabbondante spolverata di parmigiano meglio se stravecchio (3 anni circa).
Abbinamento classico un bel Sangiovese di Romagna! Senza dubbio la scelta migliore.
Attenzione a distinguere il Sangiovese di Romagna dal Sangiovese ânormaleâ (lâuva del chianti del Brunello e di tutti i grandi di Toscana). Questo clone è molto più beverino e semplice come vino, meno tannico del normale sangiovese e più immediato. Se vi piace un vino poco impegnativo, che va giù bene e che costa relativamente poco, questo è il vino che fa per voi!
Sua Altezza la Piadina.
Se pensiamo che farina, acqua, un pizzico di bicarbonato, sale, strutto o un goccio di latte, impastati e stesi a formare dei cerchi piatti cotti sulla lastra di ferro, possono diventare unâicona culinaria al pari della cassata in Sicilia o dei bucatini allâamatriciana, bene, se pensiamo questo, pensiamo alla Piadina!
Così semplice e quasi banale nella sua preparazione diventa parte stessa della convivialità quando la si mangia in compagnia di fronte non ad un bicchiere di sangiovese di Romagna, ma di fronte ad una (o più) bottiglie di Cagnina di Romagna.
Provatela e mi direte.
Il secondo dâobbligo sono le grigliate di carne. Non dimentichiamo però i formaggi che hanno nello squacquarone il loro portabandiera.
Non ho parlato di vini bianchi anche se devo citare lâAlbana di Romagna (una delle poche DOCG bianche) perché volevo parlare dellâAlbana di Romagna in versione passita. à il degno e tipico modo di concludere il pasto in romagna, magari accompagnandolo con una ciambella che inzupperemo, anche se non si dovrebbe fare, ma a noi non importa, la Romagna è terra di convivialità e di informalità . E con gli amici tutto è permesso!
Cin Cin Catanzaro
Nicolò Ditta
PS
Per informazioni critiche richieste o suggerimenti tranne soldi o bottiglie di vino scrivetemi pure ad uctrapani@uscatanzaro.net