CATANZARO – Notizie dovevano arrivare dalla
ripresa degli allenamenti e notizie sono arrivate. Le assenze di Nervo, Belardi
e Calzi, dunque, sembrerebbero essere permanenti, al di là delle motivazioni
ufficiali date dalla società , secondo le quali Nervo e Belardi avrebbero
un regolare permesso e Calzi dovrebbe essere in qualche centro medico della
Penisola a curare i suoi guai al ginocchio. Discorso diverso quello che riguarda
Florian Mjrtay, la cui assenza al “Ceravolo” sarebbe dovuta ad un
ritardo dell’aereo che porterà il centravanti giallorosso dall’Albania
in Calabria.
E a confermare le nostre tesi sono arrivate puntuali le dichiarazioni di mister
Vincenzo Guerini, categorico non solo nel bocciare Nervo e Belardi ma determinato
anche nel chiedere l’allontanamento di Sussi: «Io stesso, come tecnico,
so che Nervo e Belardi sono in permesso, Mjrtay è in ritardo e Calzi
è inforunato. Ovviamente devo essere onesto nel dire che Sussi, che oggi
si è allenato con noi, non va bene per quelle che sono le mie idee tattiche
e di spogliatoio. Sta cercando una sistemazione e lascerà Catanzaro.
Il discorso è simile anche per quanto riguarda Nervo e Belardi: se possiamo
sostituirli è meglio. L’ho chiesto io stesso alla società e so
che sono già al lavoro per farlo». Opinioni diverse tra stampa
e tecnico per quel che riguarda Giampaolo Calzi. Le informazioni che arrivano
da fonti molto vicine al diretto interessato dicono chiaramente che il centrocampista
non tornerà mai più sui Tre Colli; Guerini, d’altro canto, è
convinto che sia solo un problema fisico a tenerlo distante dalla città :
«Mi ha chiamato proprio qualche giorno fa per chiedermi consiglio
sul centro medico da prenotare per le cure che dovrà ricevere. E non
sembrava una telefonata di rottura. Se poi è cambiata qualcosa da quel
giorno io non lo so, non sono stato informato». Inevitabile il discorso
mercato: «Intanto posso dire che Corona non si muoverà da Catanzaro.
Per gli altri ogni strada è aperta ma Corona rimarrà qui. Subito
dopo la gara con il Bologna parlai di rivoluzione. E sono sempre più
convinto che è l’unica cosa da fare. I giocatori hanno paura di scendere
in campo, hanno paura persino di una contestazione che è davvero civile
e che forse in altri posti sarebbe degenerata. Dunque c’è bisogno di
almeno 7-8 elementi in grado di formare il nuovo Catanzaro. Mi capitò
la stessa cosa qualche anno fa a Catania e riuscimmo a fare ben 37 punti, quelli
che praticamente servirebbero a questa squadra per salvarsi. La societÃ
è al lavoro per reclutarli ma non è per niente facile: portare
un signor giocatore qui a Catanzaro è impresa ardua perchè la
posizione in classifica non è incoraggiante per un professionista; se
poi metti in conto che all’ingaggio che merita devi aggiungere qualcosina in
più per convincerlo allora tutto diventa ancora più complicato.
Venti giorni fa avevo già stilato una lista di giocatori che sembravano
disponibili a venire qui (Biso, Molinaro, ndr). Poi di colpo si sono
messi tutti a giocare e hanno ritrovato il posto da titolare nelle loro società .
Ditemi se non è sfortuna!». Guerini smentisce poi ogni interessamento
a giocatori dell’Avellino che sarebbero nelle grazie di Gigi Pavarese: «Dico
solo una cosa: del nostro interessamento per Criaco o Caracciolo l’ho letto
questa mattina sui giornali. E vi dico che se ci fosse stato un contatto con
loro, Improta, mio amico da 20 anni, me lo avrebbe detto. Credo che questo possa
bastare». Della lista di papabili messa in giro dai giornali, Guerini
ne conferma uno solo: «C’è del vero nella trattativa che porterebbe
a Vanin. Ma non è la prima scelta». E apre spiragli al mercato
straniero: «Io non conosco i giocatori all’estero ma Pavarese in questo
non è secondo a nessuno. E forse avere giocatori liberi da problemi di
carattere psicologico, pronti a venire in Italia per mettersi in mostra e tentare
la scalata al successo potrebbe essere una strategia positiva». Poi
qualche piccola notizia: «Cinque o sei calciatori sarebbero giÃ
pronti a scendere in Calabria. E spero di ritrovarli qui al “Ceravolo”
il 2 gennaio alla ripresa degli allenamenti».
ripresa degli allenamenti e notizie sono arrivate. Le assenze di Nervo, Belardi
e Calzi, dunque, sembrerebbero essere permanenti, al di là delle motivazioni
ufficiali date dalla società , secondo le quali Nervo e Belardi avrebbero
un regolare permesso e Calzi dovrebbe essere in qualche centro medico della
Penisola a curare i suoi guai al ginocchio. Discorso diverso quello che riguarda
Florian Mjrtay, la cui assenza al “Ceravolo” sarebbe dovuta ad un
ritardo dell’aereo che porterà il centravanti giallorosso dall’Albania
in Calabria.
E a confermare le nostre tesi sono arrivate puntuali le dichiarazioni di mister
Vincenzo Guerini, categorico non solo nel bocciare Nervo e Belardi ma determinato
anche nel chiedere l’allontanamento di Sussi: «Io stesso, come tecnico,
so che Nervo e Belardi sono in permesso, Mjrtay è in ritardo e Calzi
è inforunato. Ovviamente devo essere onesto nel dire che Sussi, che oggi
si è allenato con noi, non va bene per quelle che sono le mie idee tattiche
e di spogliatoio. Sta cercando una sistemazione e lascerà Catanzaro.
Il discorso è simile anche per quanto riguarda Nervo e Belardi: se possiamo
sostituirli è meglio. L’ho chiesto io stesso alla società e so
che sono già al lavoro per farlo». Opinioni diverse tra stampa
e tecnico per quel che riguarda Giampaolo Calzi. Le informazioni che arrivano
da fonti molto vicine al diretto interessato dicono chiaramente che il centrocampista
non tornerà mai più sui Tre Colli; Guerini, d’altro canto, è
convinto che sia solo un problema fisico a tenerlo distante dalla città :
«Mi ha chiamato proprio qualche giorno fa per chiedermi consiglio
sul centro medico da prenotare per le cure che dovrà ricevere. E non
sembrava una telefonata di rottura. Se poi è cambiata qualcosa da quel
giorno io non lo so, non sono stato informato». Inevitabile il discorso
mercato: «Intanto posso dire che Corona non si muoverà da Catanzaro.
Per gli altri ogni strada è aperta ma Corona rimarrà qui. Subito
dopo la gara con il Bologna parlai di rivoluzione. E sono sempre più
convinto che è l’unica cosa da fare. I giocatori hanno paura di scendere
in campo, hanno paura persino di una contestazione che è davvero civile
e che forse in altri posti sarebbe degenerata. Dunque c’è bisogno di
almeno 7-8 elementi in grado di formare il nuovo Catanzaro. Mi capitò
la stessa cosa qualche anno fa a Catania e riuscimmo a fare ben 37 punti, quelli
che praticamente servirebbero a questa squadra per salvarsi. La societÃ
è al lavoro per reclutarli ma non è per niente facile: portare
un signor giocatore qui a Catanzaro è impresa ardua perchè la
posizione in classifica non è incoraggiante per un professionista; se
poi metti in conto che all’ingaggio che merita devi aggiungere qualcosina in
più per convincerlo allora tutto diventa ancora più complicato.
Venti giorni fa avevo già stilato una lista di giocatori che sembravano
disponibili a venire qui (Biso, Molinaro, ndr). Poi di colpo si sono
messi tutti a giocare e hanno ritrovato il posto da titolare nelle loro società .
Ditemi se non è sfortuna!». Guerini smentisce poi ogni interessamento
a giocatori dell’Avellino che sarebbero nelle grazie di Gigi Pavarese: «Dico
solo una cosa: del nostro interessamento per Criaco o Caracciolo l’ho letto
questa mattina sui giornali. E vi dico che se ci fosse stato un contatto con
loro, Improta, mio amico da 20 anni, me lo avrebbe detto. Credo che questo possa
bastare». Della lista di papabili messa in giro dai giornali, Guerini
ne conferma uno solo: «C’è del vero nella trattativa che porterebbe
a Vanin. Ma non è la prima scelta». E apre spiragli al mercato
straniero: «Io non conosco i giocatori all’estero ma Pavarese in questo
non è secondo a nessuno. E forse avere giocatori liberi da problemi di
carattere psicologico, pronti a venire in Italia per mettersi in mostra e tentare
la scalata al successo potrebbe essere una strategia positiva». Poi
qualche piccola notizia: «Cinque o sei calciatori sarebbero giÃ
pronti a scendere in Calabria. E spero di ritrovarli qui al “Ceravolo”
il 2 gennaio alla ripresa degli allenamenti».