Il Catanzaro si ripresenta al Nicola Ceravolo per la quarta giornata di campionato. È la terza partita nel giro di una settimana e alle difficoltà che si manifestano quando si gioca più volte in pochi giorni si aggiunge la sconfitta di mercoledì scorso a Cesena, che ha sollevato molte perplessità su come sia avvenuta.
Il pubblico di Catanzaro, nonostante il rientro di tanti tifosi emigrati (che riempiranno i settori ospiti degli stadi del nord), risponde presente. Infatti, sono 9.348 gli spettatori presenti, compresi gli abbonati, e 48 tifosi giunti da Carrara, sistemati nel settore ospiti. Già all’ingresso dei calciatori in campo per la fase di riscaldamento il pubblico di fede catanzarese si fa sentire. Incoraggia i propri beniamini e lo stesso mister, Cesena è stata già rimossa e bisogna pensare adesso a battere la Carrarese.
FORMAZIONE CON OTTO CALCIATORI “VECCHI”
Il mercato, con l’arrivo di ben diciotto nuovi elementi, ha rivoluzionato la rosa del Catanzaro. Tuttavia, ieri mister Caserta ha preferito schierare nell’undici iniziale ben 8/11 della scorsa stagione, affidandosi così alla vecchia guardia. È da sottolineare, però, la bravura di Caserta: sebbene si sia avvalso dei giocatori esperti, il 3-5-2 di ieri ha presentato alcune novità. Situm è stato schierato a sinistra, mentre Petricione ha ricoperto il ruolo di play basso, con Pompetti e Pontisso a piedi invertiti nella mediana, posizioni innovative mai utilizzate prima. Durante il match, sono poi entrati, nell’ordine, Scognamillo, Pittarello, Coulibaly all’esordio in giallorosso, Seck e Pagano.
La Carrarese è arrivata al Ceravolo con uno stato d’animo diverso, soprattutto con fiducia per le buone prestazioni nelle precedenti uscite e, in particolare, sulle ali dell’entusiasmo di una matricola che, nel turno infrasettimanale, aveva battuto il Sudtirol meritando la vittoria. Mister Calabro, ex allenatore del Catanzaro, è stato applaudito all’ingresso in campo delle squadre. Il pubblico catanzarese non dimentica facilmente e riconosce al tecnico di Meledugno che, malgrado l’esonero, ha guidato una squadra che non era sicuramente quella avuta in seguito dal suo successore. Calabro ha conquistato un secondo posto e ha rivitalizzato un esterno offensivo come Vandeputte, oltre a formare una difesa a tre con Fazio, Martinelli e Scognamillo, che è stata una delle armi vincenti per i successivi successi del Catanzaro. Gli altri ex della partita sono Biasci nel Catanzaro, Bleve e Imperiale per la Carrarese.
IL CATANZARO C’E’
Con il pubblico del Ceravolo che spinge, il Catanzaro approccia bene alla partita contro una Carrarese che, come già aveva fatto la Juve Stabia domenica scorsa, aggredisce i calciatori in maglia rossa nell’uno contro uno. Ma questa volta la situazione è diversa. Nel mezzo c’è una densità molto maggiore e sia i contrasti che le seconde palle non sono più degli avversari, come avvenuto in precedenza. Pompetti e Pontisso sono sempre presenti nella loro zona di competenza, mentre Petriccione, pur marcato a uomo da Schiavi, riesce a dare respiro alla manovra, trovando il supporto dei due centrocampisti e sviluppando il gioco sulle corsie esterne, dove operano Cassandro e uno splendido Situm, che alla fine con Biasci sarà il migliore in campo.
La spinta del Catanzaro è costante e produce i suoi frutti al 34^ minuto: un cross di Cassandro trova il disimpegno sbagliato di Hermannsson. Biasci, su queste palle morte nell’area piccola, ci ha ben abituati e il suo destro si infila imparabilmente alle spalle di Bleve.
Nei minuti successivi, il Catanzaro si rilassa e, su un fallo laterale battuto rapidamente, c’è un bel traversone di Capezzi teso nell’area di rigore. Bouah arriva in corsa da dietro e di testa fulmina Pigliacelli.
Compreso il recupero, mancano una manciata di minuti alla fine della prima frazione di gioco. L‘incursione sulla sinistra di Sium, supportato da Pontisso, che vede il croato dribblare due avversari, compreso l’autore della rete per la Carrarese, è da manuale del calcio. Il cross di sinistro è perfetto per l’incornata di Iemmello, che riporta immediatamente e meritatamente il Catanzaro in vantaggio. La corsa di Iemmello verso la panchina per abbracciare Caserta è emblematica per quanto il gruppo ci tenesse a regalare la prima soddisfazione al proprio tecnico.
A segnare le due marcature sono i recordman delle reti, arrivati a ben 96 centri in due con la casacca giallorossa.
LA RIPRESA E’ SEMPRE CON LO STESSO CLICHE’
I cambi apportati da Calabro all’inizio della ripresa sono mirati a modificare l’andamento della gara. La Carrarese prova ad alzare il baricentro, ma il dominio giallorosso è evidente in ogni zona del campo. La difesa concede pochissimo agli attaccanti in maglia blu, mentre la linea di centrocampo funge da cerniera, funzionando al limite della perfezione sia in fase di possesso che in fase di non possesso.
All’ottavo minuto, Biasci beffa nuovamente l’islandese ed ex Pisa Hermannsson, fornendo un assist vincente per Pontisso, che segue l’azione del compagno e si fa trovare pronto a rimorchio con un gran destro che batte per la terza volta l’ex Bleve.
Sul punteggio di 3-1, Caserta opta per i cambi già menzionati, e il Catanzaro ha ulteriori occasioni con Iemmello (un grande intervento di Bleve di piede, mentre l’arbitro e il collaboratore non si accorgono della deviazione) e con i subentrati Seck e Pittarello.
FESTA IN CAMPO E SUGLI SPALTI PER LA PRIMA VITTORIA CONQUISTATA
La festa per la prima vittoria nel campionato di Serie B, edizione 2024-25, può iniziare dopo il triplice fischio dell’arbitro. Con il consueto cerchio, i calciatori si incoraggiano con il loro discorsetto e, insieme al mister, si dirigono a festeggiare sotto la curva Capraro, raccogliendo gli applausi di tutti i presenti allo stadio.
I tre punti conquistati ieri consentono al Catanzaro e ai suoi tifosi di guardare ora al proseguimento del campionato con una dose di ottimismo in più. È vero che i giallorossi non saranno una schiacciasassi e che la Carrarese non è una delle corazzate di questo torneo, ma la partita di ieri ha dimostrato che, con il tempo, la pazienza e soprattutto il cuore, si possono superare le insidie e gli ostacoli di questo stupendo campionato di B, un patrimonio assolutamente da non perdere.
Ora arriva la sosta per le Nazionali. Ben due settimane in cui il mister avrà l’opportunità di lavorare sui nuovi, sull’intero gruppo, e sarà sostenuto dall’autostima e da una condizione mentale risalita di colpo dopo il k.o. di Cesena. Giovedì l’amichevole di Locri sarà utile per tastare condizione e inserimento dei nuovi arrivati. Questi giorni serviranno anche per consolidare un gruppo che solo il 31 di agosto si è formato e sappiamo bene quanto sia importante creare unità d’intenti senza scontentare nessuno rendendo i calciatori tutti importanti e partecipi a un progetto per centrare l’obiettivo di una salvezza tranquilla.
Bisognerà avere pazienza, come in tutte le cose. Di certo, ieri è stato posato il primo mattoncino da cui ripartire. Sabato 14 settembre si riprenderà alle ore 15 dal Tombolato di Cittadella; se le premesse sono quelle dimostrate ieri e si continuerà sulla strada del lavoro con pazienza, potremmo riavere il nostro Catanzaro, che tante soddisfazioni ci ha regalato nel corso della sua storia: pratico, umile, bello, operaio e con un cuore grande così, supportato dai suoi impareggiabili tifosi, che già pensano a come arrivare al Tombolato per sostenere la propria squadra.
Redazione 24
Ieri erano importanti i 3 punti e sono arrivati! Caserta sembra aver capito dagli errori precedenti mettendo in campo 8/11 della squadra dell’anno scorso. Biasci e Iemmello sono imprescindibili e devono giocare nel loro ruolo. I nuovi vanno inseriti gradualmente. Ora abbiamo 2 settimane per amalgamare la squadra e far salire di condizione i nuovi arrivi. Forza ragazzi!! 💛❤️
Così è Gionico !!!
Domenica ho rivisto a tratti il gioco fatto di fraseggi e inserimenti efficaci dei centrocampisti, tipo Pontisso, di Vivarini memoria. Con Cassandro e Situm ad ampliare il gioco sulle ali con cross efficaci, un fritto misto molto piacevole. Le prospettive sono positive, immaginate quando giocheranno sulle fasce anche Buso, D’Alessandro, Seack, Volpe. Compagnon quanti assist arriveranno agli attaccanti tipo La Mantia che per le sue caratteristiche dovrebbe andare a nozze.
Concordo in pieno.