CATANZARO Hanno ieri firmato per il Catanzaro anche Gianluca Grava (â 77) ed Antonio Vanacore (â 75). Mentre Grava era rappresentato da Roggi junior, Vanacore si presentava insieme al suo procuratore Nicola Dionisio. Gli accordi erano stati sostanzialmente già definiti e le due parti non si intrattenevano più del dovuto nella stanza del presidente Claudio Parente. Gianluca Grava, un casertano di 27 anni nei primi posti nella lista di gradimento dei difensori, non esaurisce altri rinforzi per il reparto arretrato. Infatti, la società non ha rinunciato a Dal Canto (â 75) del Vicenza ( il procuratore Branchini sta giocando al rialzo), mentre pare sia vicina anche al senegalese del Milan, Sarr Adama Mohamud (â 83, 6 presenze quest’anno nell’Atalanta, 7 nel Galatasaray, una gara nel Milan).
Intanto, si scopre che la soddisfazione del Catanzaro per l’acquisizione di Grava, è pari a quella del giocatore che riferisce: « Appena ho sentito che mi cercava la società giallorosa, non ho frapposto ostacoli e sono stato felicissimo. Ho trascorso sei buoni anni a Terni, ma, da buon meridionale, avevo bisogno di rituffarmi nella passione del calcio del sud. Per meridione, intendo tutte le piazze che si trovano sotto Roma. Poi, quando fra queste piazze la telefonata giunge dal Catanzaro, che è ritornato nel calcio che conta, è facile accettare » .
Poi, su richiesta, si descrive: « Sono un esterno che può giocare sia in chiave difensiva che più avanzata. Beretta, per esempio, mi ha utilizzato in entrambe le posizioni, Bolchi mi ha visto meglio in chiave arretrata » . Ecco tutto quel che sa del Catanzaro: « So che stanno facendo le cose molto bene ed hanno progetti ambiziosi. Come potrebbero non averli se hanno acquistato Carbone e Cammarata? Gli altri miei compagni, però, non li conosco » .
Ecco, infine la sua ricetta vincente per la serie B: « Ritengo di conoscerla questa categoria, per aver disputato poco meno di 150 gare. Forse quel che sto dicendo vale per tutti i campionati, ma è certo che nel torneo cadetto è indispensabile disporre di un gruppo solido, capace d’esprimere entusiasmo, voglia di far bene, cattiveria agonistica » .
Se Grava è soddisfatto della sua destinazione, Antonio Vanacore è felice: « A Benevento ho disputato 64 gare in due anni ma non c’erano più i presupposti per continuare. La mia scelta non è stata dettata da motivi economici, perché potevo guadagnare di più anche in qualche titolata squadra di C1.
Il Catanzaro l’ho portato sempre nel cuore.
Basti pensare che mia moglie è di Rossano e non vedeva l’ora che giocassi per la sua Calabria. Mi devo rifare con i tifosi giallorossi per avere segnato al Ceravolo, su punizione e sul filo di lana, il secondo gol con cui, nella gara dell’andata, il Benevento ha pareggiato per 2 a 2 » .
Poi, senza essere più di tanto provocato, continua: « E’ per la mia carriera una svolta importante. A Catanzaro mi gioco tutto.
Fungo normalmente da quarto di centrocampo, ma posso anche essere utilizzato con compiti di copertura. Sapete che Corona l’ho incontrato per la prima volta nel 98- 99, quand’io ero con la Rossanese e lui col Milazzo? » .
Salvatore Blasco