La sfida al vertice della serie B dura solo un tempo e si chiude con una goleada a favore del Parma che dimostra la sua superiorità tecnica e manda un segnale forte al campionato. Il risultato finale è forse troppo severo per il Catanzaro che in alcuni momenti della partita ha fatto vedere il suo solito calcio offensivo, fatto di rapidi ribaltamenti e di triangolazioni veloci. Ma non è bastato davanti alla tecnica, alla solidità e al cinismo di questo Parma.
Tutto esaurito
Non è bastato neanche uno stadio “Ceravolo”, esaurito almeno nei settori riservati ai tifosi di casa e carico di passione e di colori. Gli unici ampi spazi vuoti sono in curva “Mammì”, con circa 2mila posti disponibili e soli 93 tifosi del Parma, giunti dalla città emiliana e non solo. Alla fine gli spettatori sono oltre 12.500, compresi i quasi 5mila abbonati giallorossi. È una giornata estiva, con temperature sopra i 30 gradi. I tifosi fanno festa prima della partita per una sfida dal sapore nobile, al di là della classifica. Prima del fischio d’inizio l’AIC, rappresentata da Danilo Coppola ex calciatore giallorosso nella stagione 2006/2007, premia Pietro Iemmello come capocannoniere dello scorso campionato di serie C, consegnando al bomber una targa ricordo.
Le scelte dei tecnici
Mister Pecchia schiera il Parma col 4-4-2, con le linee molto compatte. Gli emiliani impostano la partita sulle ripartenze e sfruttano le corsie esterne. In particolare quella di destra, che risulterà letale alla fine per i giallorossi. Il tecnico gialloblu risparmia Osorio, appena rientrato dal Venezuela, e affida le chiavi della difesa al giovane Circati, rilanciando Delprato. Il rientro di Coulibaly e la tecnica dei calciatori offensivi sarà una delle armi vincenti del Parma, devastante nelle ripartenze. Bernabè ed Estevez cuciono le azioni di rilancio. Man, Bonny e Benedyczak fanno il bello e il cattivo tempo nei pressi dell’area catanzarese. Di contro Vivarini non cambia nulla e schiera la solita formazione che ha conquistato dieci punti nelle prime quattro giornate dimostrando un’identità ben precisa.
La partenza è giallorossa
Identità che i giallorossi confermano in particolare nei primi venti minuti, quando un Parma troppo basso è aggredito dal gioco arioso e classico del Catanzaro. Per diciassette minuti il Catanzaro è padrone del campo. Prima Situm aggredisce e si conquista una punizione dal limite, ma il successivo calcio d’angolo si chiude in un nulla di fatto. L’occasione più ghiotta però capita a Biasci dopo soli sette minuti. Su un rilancio chirurgico di Fulignati, Vandeputte s’incunea dalla sinistra e serve a rimorchio Biasci che, da due passi, sbaglia un rigore in movimento spedendo al lato. La facilità con cui i giallorossi arrivano dalle parti di Chichizola paradossalmente non sarà un fattore positivo. L’entusiasmo della squadra e la spinta di un pubblico eccitato, che vede un Catanzaro non sottomesso alla corazzata Parma, sarà purtroppo decisivo.
Il Parma colpisce
Infatti, su una ripartenza perfetta che nasce dalla linea mediana, Bonny si decentra sulla destra e serve l’accorrente Man che deve solo spingere in rete da due passi. Gol sbagliato, gol subito: è la dura legge del calcio. Sull’uno a zero per il Parma i giallorossi commettono l’errore di non cambiare l’atteggiamento in campo. Cercano le solite giocate, ma sottoporta manca l’acuto vincente. Un colpo di testa di Iemmello è parato da Chichizola in angolo ma l’arbitro ferma per fuorigioco. È la fase di non possesso che non funziona. Ghion e Pontisso non forniscono la dovuta copertura sulla mediana. Gli avversari di caratura internazionale saltano il primo blocco con facilità e non hanno alcun raddoppio. La batosta in arrivo è tutta qui.
Il Parma la chiude
Al 25′ un’altro contropiede in campo aperto, un’esitazione di Krajnc e Scognamillo stende Bonny in area. Rigore ineccepibile che Benedyczaz trasforma spiazzando Fulignati. Con due reti sul groppone e un Parma così attento, è davvero difficile provare la rimonta. La fascia destra è una prateria, percorsa a turno da Man, Bonny e Coulibaly. Malgrado il Catanzaro provi a riaprirla, sempre da destra arriva la fotocopia del primo gol. Il nazionale polacco Benedyczak con un tocco delizioso da due passi batte Fulignati. Biasci si divora un’altro gol con un colpo di testa da due passi che Chichizola blocca. In pieno recupero una conclusione di Iemmello è respinta con lo stinco da un difensore, poi Vandeputte s’incunea in area e calcia fortissimo, di poco a lato. Gli episodi nel primo tempo puniscono il Catanzaro e scavano un solco incolmabile tra le due squadre.
Continua la goleada
La ripresa parte con un po’ di cambi. Conservativi quelli di Pecchia che sostituisce Man, autore di un gran primo tempo, con Partipilo e l’acciaccato Benedyczak con Hernani. La qualità della panchina emiliana è impressionante. Il Catanzaro prova a crederci. Vivarini inserisce Brignola e Donnarumma per Sounas e Biasci. Ma dopo soli due minuti i giallorossi alzano bandiera bianca. Stavolta è Sohm a fare il bello e il cattivo tempo sulla corsia di sinistra. Serve in area Partipilo che sigla la quarta rete e spegne ogni speranza giallorossa. Il Catanzaro è ormai al tappeto. La partita diventa una lunga attesa del fischio finale. Ci prova Brignola, ma ancora il corpo di un difensore emiliano si oppone. Escono Pontisso e Krajnc, entrano Pompetti e Veroli, poi sarà la volta di D’Andrea che sostituirà Iemmello.
L’infortunio a Situm
La partita non ha più nulla da dire. A pochi minuti dalla fine arriva un inspiegabile e durissimo fallo da dietro di Zagaritis (subito sostituito da Pecchia) su Situm. L’arbitro tira fuori il giallo, il Var non interviene. Il pubblico dei “Distinti”, che ha visto il fallaccio da due passi, è inferocito. Situm resta dolorante a terra ed esce in barella, con un ginocchio gonfio come un melone. Il fatto che il Catanzaro possa perdere Situm per tanto tempo è forse la peggior notizia della giornata. Col Catanzaro in dieci (cambi esauriti) l’ex Di Chiara, entrato da poco, serve Colak che sigla la quinta rete dopo l’ennesimo errore dei difensori catanzaresi. Il Parma maramaldeggia, poco sportivamente, su un Catanzaro in inferiorità numerica e prova ancora a far male.
Il canto d’amore giallorosso
A quel punto il palcoscenico se lo prende il “Ceravolo”. Un boato parte dalla curva e pervade l’intero stadio. È il momento dell’orgoglio e della pelle d’oca. I cronisti delle varie emittenti, che commentano la partita in diretta, abbassano i loro microfoni e lasciano spazio ai canti dello stadio rivolti a una squadra sconfitta ma che comunque in campo ha dato tutto e si è inchinati alla forza dell’avversario. Il Parma ieri ha dato un grosso segnale al campionato candidandosi come prima favorita per la vittoria finale.
Una lezione salutare
Il Catanzaro torna sulla terra dopo un avvio di campionato fantastico. La serie B è un campionato durissimo e la lezione di ieri ne èuna testimonianza. Vivarini adesso dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei suoi giocatori. Dal punto di vista tecnico-tattico, difficile che la squadra cambi l’identità acquisita in serie C e mantenuta anche in queste prime partite del torneo cadetto. Lo stesso tecnico, in conferenza stampa, ha ammesso che bisognerà lavorare per garantire maggiore equilibrio tra i reparti ed evitare imbarcate come quelle di ieri. Sappiamo che in serie B ci sono alcune squadre pronte per il salto di categoria. Senza perdere la propria identità e le proprie convinzioni, contro alcuni alcuni avversari servirà più attenzione nella fase di non possesso. Magari anche con un pizzico di cattiveria e di furbizia in più. Non è un caso che il Parma, anche sul 4-0, abbia sventato una potenziale azione da gol dei giallorossi, mettendo ko Situm.
Verso Bari
C’è tutta una settimana di lavoro davanti per preparare la trasferta di Bari, che due anni fa spense il sogno promozione dei giallorossi. Proprio da Bari è possibile ripartire, con la voglia di regalare ancora tante soddisfazioni a un pubblico, quello giallorosso, che anche ieri (tranne qualche momento di tensione in occasione del fallaccio su Situm) ha applaudito la propria squadra e gli avversari al termine della sfida, dimostrando la sua grande sportività.
Pubblico fantastico 💯❤️💛
Ora bisogna pensare a salvarsi, anche ricorrendo al gioco rude, retrocedere al primo anno sarebbe un colpo da fatale.
Spero che questa lezione sia utile a tornare umili, ma nello stesso tempo non bisogna perdere le motivazioni e la voglia (ogni tanto) di prendersi qualche rischio, l’equilibrio è difficile da trovare, non bisogna essere spavaldi ma nemmeno contratti.
Comunque valore della rosa del Parma 50 milioni,noi 15
Anche lo Spezia ha un valore di rosa simile a quello del Parma, e nonostante tutto gli hai fatto 3-0.
La disamina esatta della partita l’ha fatta ieri sera il mister: siamo troppo spregiudicati, anche quando non serve. Contro lo Spezia al primo tempo, abbiamo giocato nel contenerli, e nel secondo col vento a favore li abbiamo distrutti.
Ok ieri si perdeva punto e basta, il Parma è stato troppo forte, però a leggere meglio una partita eviti magari un passivo così amaro
Concordo pienamente.
ragazzi dopo quasi due anni di vittorie continue ci sta una partita andata a male certo l’avversario non era quello giusto ieri per fare certe cose ma di sicuro questa sconfitta li aiuterà a maturare nel corso del proseguo del campionato e a prenderci soddisfazioni tenendo conto che, abbiamo dei ragazzi in panchina in gamba davvero da inserire piano piano nella formazione titolare
Bravo ” l’avversario non era quello giusto per fare certe cose” è una sintesi perfetta della nostra partita, bisognava impostarla come a Cremona.
Mi dispiace dirlo, ma Pontisso e Ghion assieme, a mio parere, non possono coesistere.
Il problema è che rinunciare a uno dei due è impossibile, ma questo Ghion è in toccabile e accanto a lui vedo solo Verna
Anch’io stavo pensando al ritorno di Verna, almeno per questo momento critico, mi da il senso di meno qualità tecniche
(ma non tanto) ma più capacità di copertura e intelligenza tattica.
https://www.fanpage.it/sport/calcio/il-video-della-lezione-di-calcio-di-de-zerbi-a-old-trafford-il-manchester-utd-non-ci-capisce-nulla/
Il Catanzaro nelle sue giornate migliori gioca così