Domenica 13 dicembre 2009 Catanzaro-Melfi ore 14:28, in Curva Massimo Capraro si consuma l’ennesimo delitto ai danni di un simbolo. Massimo Capraro nel giorno del suo compleanno non potrà avere la ormai consueta festa. Per la prima volta dal 1994 la coreografia di Massimo non può essere realizzata per l’evidente mancanza di persone in Curva. Gli Ultras mestamente e con una rabbia poche volte provata prima d’ora, ripongono il materiale e gli striscioni…
Vergogna… Mai parola è stata urlata con tanto disprezzo. Disprezzo per tutti quegli “assenti ingiustificati”, che con la loro colpevole assenza e con la loro indolenza hanno purtroppo reso indispensabile una decisione dolorosa per tutti noi, al fine di evitare una coreografia “penosa” ed offensiva per la memoria di Massimo.
Vergogna… Per tutte le persone che negli anni hanno conosciuto personalmente Massimo e che avrebbero dovuto essere presenti a qualsiasi costo per innalzare i colori amati da Massimo e per applicare quella che è stata la sua filosofia di vita “Sostegno alle aquile e al Gruppo: sempre, senza condizioni, e senza falsi alibi”!
Vergogna… Per tutti gli assenti che inventano scuse insostenibili alla loro latitanza e che dimenticano che nel giorno di Massimo e per Massimo, si è sempre entrati allo stadio per tifare, anche negli anni di maggiore contestazione ai vari presidenti di turno.
Vergogna… A “giornalisti” che pur di remare sempre e comunque contro, passano un’intera settimana a scrivere di stipendi, contributi, di conti che dovrebbero quadrare e secondo loro non quadrano, invece di creare il giusto clima di attesa per la festa di Massimo, soprattutto in una stagione stellare come questa che a memoria d’uomo non ha mai visto chiudere i giallorossi il girone d’andata con 41 punti conquistati sul campo.
Vergogna… A quella “sedicente tifoseria” che si risveglia in primavera, che gonfia il petto in dirittura d’arrivo, che si vanta di meriti mai conquistati, che rammenta momenti felici insieme a Massimo Capraro, e che domenica ha deciso di vivere l’ennesima anonima domenica nel letargo del proprio caldo divano, svilendo le notti di duro lavoro di ragazzi che hanno preparato la coreografie e che per un puro fatto anagrafico, Massimo lo hanno conosciuto solo attraverso i racconti dei più grandi.
A Catanzaro sembra che al peggio non ci sia mai fine, e domenica forse ha rappresentato il momento più basso nella storia della tifoseria giallorossa… Ognuno faccia un profondo esame di coscienza e verifichi se ha colpe per questa indegna pagina.
Noi siamo sereni, fieri e in pace con noi stessi.
SCUSA MASSIMO, E GRAZIE PER TUTTO CIO’ CHE HAI INSEGNATO CON IL TUO ESEMPIO!
ULTRAS CATANZARO 1973