“Siamo soddisfatti per l’ iniziativa del comune di prolungare fino al 27 luglio la convenzione con il ‘Benny Hotel’, dove risiedono le 35 famiglie del quartiere Janò, a seguito della frana dello scorso inverso, ma ora c’è da lavorare in sinergia con la Regione e trovare una soluzione definitiva”. A dichiararlo è Mimmo Gianturco, responsabile regionale dell’ associazione ‘Casapound Italia’, e Roberto Rizza, responsabile di ‘Nuova Era’.
“Martedì 13 luglio – affermano – ci sarà finalmente l’ incontro tra l’ amministrazione comunale e quella provinciale con la Regione Calabria, dove si discuterà della situazione Janò e della somma che verrà stanziata per iniziare i lavori di messa in sicurezza del quartiere. Si parla di circa un milione e mezzo di euro. Non sappiamo se bastano, ma sicuramente è un buon inizio. Chiediamo ai tecnici che parteciperanno alla riunione, di trovare le giuste modalità con cui togliere gli sfollati da questa tragica situazione, ma in maniera definitiva. C’è bisogno di una forte coesione fra le varie amministrazioni, e di un piano di recupero per le abitazioni dei cittadini di Janò.
“La casa – continua la nota informativa – è un punto fermo per la vita di ogni persona, è il nido dove accudire i loro cari, è l’ essenza della famiglia, poichè senza casa nessuna famiglia può avere serenità. Pensare che queste persone abbiamo una casa di proprietà, fatta con tanti sacrifici e non potervi rientrare, provoca un immenso senso di rabbia. Bisogna aiutarli a fare ritorno nelle loro abitazioni, permettergli di metterle in sicurezza e trovare una seria alternativa per le famiglie che la casa non potranno risistemarla. Gli sfollati dovranno riavere la loro normalità e tranquillità familiare.
“Ci ausichiamo – concludono – che al più presto si possa mettere fine al disagio che da mesi colpisce una parte di cittadini catanzaresi, verso i quali c’è una colpevole disattenzione.
