Gli auguri di Passafaro per il primo giorno di scuola
“Il primo giorno di scuola, da sempre, è un momento emozionante. L’inizio di una sfida in cui ci si misura, giornalmente, con gratificazioni e piccole sconfitte, necessarie per maturare ed essere pronti ad affrontare le difficoltà del quotidiano. E’ indubitabile – forse anche retorico ribadirlo – che la scuola è il luogo deputato per formare una “nuova cittadinanza”, portatrice di un accresciuto senso civico. E se ciò è vero a livello generale, è in una regione come la Calabria che questo compito della scuola assume un valore ancor più straordinario a causa di tutte le difficoltà che si vivono e di tutti i ritardi che abbiamo accumulato. Una responsabilità enorme per questa istituzione, per i docenti chiamati a svolgere la loro preziosa funzione educativa. Spesso messi sul banco degli imputati a causa di quelle statistiche che collocano i nostri studenti agli ultimi posti in Europa per preparazione, ma mai sostenuti davvero da una politica che ne favorisca l’azione. Anzi, spesso mortificati da decisioni che nella scuola hanno generato un precariato che non può non riflettersi sulle normali attività curriculari. Un discorso che, purtroppo, è di tragica attualità. E, infatti, in questo circostanza il primo pensiero deve andare a quei lavoratori (docenti e personale Ata) rimasti senza occupazione a causa di quei tagli – qualche volta giustificati, qualche volta indiscriminati – che hanno soffocato ogni speranza di stabilizzazione. A loro l’augurio di un futuro roseo che, oggettivamente, dipende molto da quanto si vorrà investire nell’educazione dei nostri figli. E proprio ai ragazzi che stanno per varcare la soglia degli edifici scolastici, non si può che rivolgere un messaggio che li inviti a essere sereni e a far tesoro di quanto impareranno fra i banchi. Devono essere consapevoli che ciò che apprenderanno oggi è un investimento per un domani in cui, sempre di più, è necessaria una preparazione approfondita per affermarsi nel mondo del lavoro. Magari nella nostra terra, mettendo fine a quella triste diaspora che continua senza sensibili differenze rispetto al passato. Ma anche questo dipende molto dalle scelte che la politica saprà e vorrà fare, creando serie opportunità di impiego. In questo percorso di formazione, un ruolo fondamentale lo svolgono le famiglie. I genitori devono lavorare a stretto contatto con i docenti, essere propositivi e, anche se non è facile, non troppo protettivi nei confronti dei figli, affidandosi alle strategie educative della scuola. Infine, ma non per ultimi, un augurio lo voglio rivolgere ai dirigenti scolastici che con passione, capacità ma anche sacrifici, lavorano per il buon funzionamento dei propri istituti. L’augurio è che abbiano sempre il coraggio di innovare, continuando nella loro opera di costruzione di una scuola moderna e al servizio del territorio. Con molti di loro ho instaurato, negli anni, rapporti di grande collaborazione, facendomi promotore di iniziative sulla legalità che si sono svolte a palazzo De Nobili. Iniziative che riproporrò anche quest’anno, cercando di avvicinare sempre di più le istituzioni ai ragazzi, nella certezza che soltanto attraverso il dialogo fra chi è deputato alla formazione (la famiglia, la scuola, la chiesa) e chi ha il compito di amministrare, si potrà costruire una Città migliore”.