www.ildomanionline.it CATANZARO — Una Giustizia sempre più lontana da Catanzaro? Alle difficoltà strutturali in cui versano i tribunali del capoluogo, da anni con l’organico ridotto, alla recente decisione di spostare la Scuola di magistratura a Benevento, si aggiunge il possibile trasferimento della Direzione regionale amministrazione della giustizia – ovvero la sede decentrata del ministero di Via Arenula – a Reggio Calabria. Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro, presieduto da Giuseppe Iannello, non ci sta e, riunitosi ieri, chiede la revoca del provvedimento. Il verbale. «Il presidente comunica di aver appreso per le vie brevi che sarebbe in atto – sugli assunti presupposti della carenza di idonei locali e del disagevole raggiungimento di Catanzaro – il tentativo di trasferire la Direzione regionale amministrazione della giustizia (Drag) da Catanzaro a Reggio Calabria e che all’uopo sono già state distaccate sedici unità. Rileva che tutto ciò, oltre a basare su presupposti non corrispondenti alla realtà (egli ha avuto conoscenza informale della già intervenuta messa a disposizione di ampi e comodi locali per quell’Ufficio; e la pretesa difficile raggiungibilità di Catanzaro – fornita di una adeguata stazione ferroviaria e di una veloce arteria di collegamento con l’autostrada – è solo un pretesto surrettiziamente strumentale) costituisce un ulteriore grave “scippo”, dopo quello, per ricordare solo l’ultimo, della Scuola di magistratura, in danno di Catanzaro. Sottolinea l’importanza della Direzione regionale amministrazione della giustizia che rappresenta la sede decentrata del ministero della Giustizia con competenza sul personale, formazione, risorse strumentali, informatica, e in genere su tutti gli uffici giudiziari della regione. Stigmatizza il tentativo in atto come estremamente lesivo per la dignità della città capoluogo della regione e sede del più ampio e antico distretto di Corte d’appello comprendente ben otto tribunali dislocati in quattro province (a fronte dei soli tre in un’unica provincia della Corte di Reggio Calabria). Evidenzia come il tentativo in atto appaia, per un verso illegittimo, anche perché in stridente contrasto con il decreto legislativo 25 luglio 2006, n. 240 che, istituendo le Direzioni regionali amministrazione della giustizia, ne disponeva espressamente l’allocazione nei capoluoghi di Regione; e per un altro verso del tutto irrazionale, perché finirebbe con il collocare nell’estremo limite meridionale della regione un ufficio che, per le sue competenze, deve avere e mantenere una posizione baricentrica. Il Consiglio preso atto di tutto quanto sopra formula vibrate proteste per il tentativo di spogliare ulteriormente la Città e l’intero distretto della Corte d’appello dei suoi uffici e chiede che siano revocati tutti i provvedimenti già assunti nella prospettiva della concreta attuazione del suddetto tentativo. Rivolge invito al presidente perché esterni con i più opportuni mezzi tali proteste e richieste dandone nel contempo contezza al sindaco della città, ai presidenti della Regione e della Provincia, ai parlamentari, al ministero della Giustizia e a tutti quegli altri enti e uffici che riterrà». |
GIUSTIZIA – Catanzaro sempre più spoglia?
Protesta formale del Consiglio dell’ordine degli avvocati contro il
trasferimento della sede decentrata del ministero di Via Arenula a
Reggio Calabria. «Uno scippo paragonabile a quello della Scuola di
magistratura. Lesa la dignità della città»