GIULIANOVA – Si riaccendono i riflettori del Fadini per il posticipo di lusso tra il Giulianova e il Catanzaro. Quello di stasera sarà un match in giallorosso, i colori sociali comuni, un confronto tra due toscani in panchina, D’Arrigo e Braglia, e un ritorno avvelenato, degli ex Pastore e Ferrigno, oltre che di Dei. Il Giulianova cercherà di agganciare lo stesso Catanzaro ed Acireale, a quota 17, per balzare al secondo posto sorpassando ben sei squadre. L’ultimo precedente con i calabresi risale alla stagione di C2 1995/96: la squadra dell’allora tecnico, Giorgini, promossa in C1, si impose sia al Fadini (3-1) che fuori (1-0). Ringalluzziti dal terzo successo in altrettanti derby, a l’Aquila, i giuliesi vorranno dimostrare di non sapere vincere solo con le corregionali abruzzesi e di avere recuperato la giusta mentalità agonistica proprio nella dura gara del Fattori, che ha lasciato lo strascico del caso Elia. Il centravanti sarà al suo posto. D’Arrigo recupera Cariello e Siroti, acciaccati in settimana, mentre Felci giocherà con una fasciatura alla testa, a causa dei sei punti di sutura applicatigli per lo scontro aereo, nell’amichevole con il Castel di Sangro. In dubbio Federico Del Grosso. Lo sostituirebbe Binchi. Sugli spalti è prevista una grande coreografia.
Da parte sua il Catanzaro va a caccia della terza vittoria consecutiva. Dopo i successi con Crotone e Fermana la condizione psicologica di Corona e compagni è ottimale; ma Braglia non si fida, pur nutrendo la massima fiducia in un Catanzaro che sta applicando sempre meglio i suoi schemi. âI precedenti non fanno testo – ha ribadito l’allenatore – ogni partita è un nuovo esame. Specialmente questa contro lâottima squadra abruzzese, che in classifica ha soltanto tre punti meno di noi. Gioca in casa ed in quel campo dalle dimensioni un po’ ridotte che potrebbe provocare difficoltà di adattamento. Noi scenderemo in campo per vincere, perché non sappiamo gestire il gioco; ragion per cui dobbiamo fare affidamento sulla nostra iniziativaâ.
Ed anche sugli ex, visto che sono tre. âGli stimoli li dobbiamo avere sempre, a prescindere dal tipo di avversario. Ancora di più in questa occasione e di fronte ad una antagonista che persegue il nostro stesso scopo irrobustito, questa volta, dal fatto di giocare in casaâ.
Giulianova, assalto al Catanzaro
da Corriere dello Sport