Sarà il perito nominato dal giudice a dare un responso super partes nel procedimento a carico dei quattro sanitari dell’ospedale civile del capoluogo calabrese, “Arnaldo Pugliese”, indagati per omicidio colposo a seguito del decesso di Antonio Folino, catanzarese di 26 anni, morto al nosocomio il 23 aprile 2011 dopo aver subito un intervento chirurgico.
Oggi, infatti, il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Giovanna Mastroianni, ha accolto la richiesta degli avvocati Anselmo Mancuso e Domenico Chianese, che rappresentano i familiari del giovane morto costituitisi parte civili, i quali hanno sollecitato il gup a nominare un proprio esperto, alla luce delle diverse conclusioni cui sono invece giunti i consulenti nominati dalle parti, e cioè i dottori Cavalcanti, medico legale, e Vercillo, anatomopatologo, nominati dal sostituto procuratore che coordinò le indagini, Simona Rossi; il dottore Cardamone, nominato dalla difesa dei familiari di Folino; e i dottori Ricci e Rocca, nominati dalla difesa degli indagati, affidata agli avvocati Aloi, Campise, Iannazzo e Raimondi.
L’udienza è stata quindi rinviata al 20 maggio, per il conferimento del relativo incarico. L’inchiesta che ha portato in aula gli indagati – l’ anestesista ed il medico che operarono Folino, nonché due infermieri che lo seguirono – partì a seguito della denuncia dei familiari del 26enne deceduto. Il giovane giunse in ospedale accusando forti dolori all’addome. In tarda serata fu effettuato un intervento chirurgico, ma il giovane non si risvegliò mai dall’anestesia. (AGI)