Uno scontro tra due treni si è verificato intorno alle 14 di oggi Gimigliano. Ci sarebbero, secondo le prime notizie, almeno due donne ferite, una delle quali è incinta, che sono state trasportate in gravi condizioni con l’elisoccorso nell’ospedale di Catanzaro.
Erano una sessantina, in gran parte lavoratori e studenti pendolari, le persone a bordo dei convogli. Pendolari che quotidianamente raggiungono Catanzaro per motivi di lavoro o di studio utilizzando i convogli delle Ferrovie della Calabria. Oltre alle due donne, che non sarebbero in pericolo di vita, ci sono altri feriti, almeno sette e decine di contusi.
Tra questi, su uno dei due treni, anche 16 atleti della squadra giovanile di calcio della Garibaldina di Soveria Mannelli. I ragazzi, che tornavano da Catanzaro dove avevano disputato una partita, sono stati smistati tra gli ospedali di Catanzaro e Soveria Mannelli. Racconta il padre di uno dei ragazzi feriti: «Sono arrivato qui quasi subito e ho visto alcune persone che procedevano a piedi sotto shock lungo la strada ferrata. È stata una sensazione terribili. Sono stati attimi da incubo – ha aggiunto – terribili e indimenticabili».
Ferrovia a binario unico
L’incidente si è verificato lungo la linea Catanzaro-Cosenza e, precisamente, nei pressi del santuario della Madonna di Porto. I due convogli si trovavano su un tratto delle ferrovia a binario unico; i treni erano composti da un locomotore e da un locomotore con un vagone. Al momento dello scontro, nella zona pioveva intensamente, pioggia che persiste, rendendo difficoltoso l’intervento di polizia, carabinieri e vigili del fuoco. Si è recato sul posto il sindaco di Gimigliano, Massimo Chiarella, che sta partecipando al coordinamento dei soccorsi. Non è chiara l’esatta dinamica dell’incidente e resta da stabilire se si sia trattato di un errore umano o di un cattivo funzionamento dei segnali che regolano la circolazione ferroviaria e, in particolare, il semaforo della galleria di Madonna di Porto.
Per il Codacons, «gli incidenti ferroviari in Italia, seppur in diminuzione, sono ancora troppi»: «I dati ci dicono che in Italia il numero di morti e feriti registrati a seguito di incidenti ferroviari è superiore rispetto al resto d’Europa – spiega il presidente Carlo Rienzi – e questo significa che c’è ancora molto da fare sul fronte della sicurezza. Ma il dato più grave è quello che vede il 35% degli incidenti riconducibili alla scarsa o cattiva manutenzione – prosegue Rienzi – Per questo chiediamo all’Europa di sanzionare Rfi che, come ha affermato oggi l’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle Ferrovie, non ha ancora portato a termine il processo di riorganizzazione delle proprie strutture preposte alla sicurezza per renderlo conforme alle direttive comunitarie».