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Gianluca Di Marzio a NetClub: «Le emozioni in giallorosso restano indelebili nella mia famiglia» [VIDEO]

Gianluca di Marzio
Scritto da Emanuele Panza

Il passato al fianco di papà Gianni. Il presente fra calciomercato e il commento della Serie C su Sky

Nell’ormai consueta cornice di NetClub, il programma di approfondimento sui giallorossi condotto da Francesco Panza e Matteo Pirritano, nel pomeriggio è intervenuto Gianluca Di Marzio, noto giornalista sportivo esperto di calciomercato e autore del libro Grand Hotel Calciomercato, nonché figlio di Gianni Di Marzio, storico allenatore delle Aquile.

Il presente del Catanzaro subito protagonista della chiacchierata, con Di Marzio convinto che il Catanzaro abbia le carte in regola per essere considerata una delle formazioni più forti del torneo. «L’ho studiata in questi giorni. Ha tante alternative, soprattutto in avanti, tra Evacuo, Curiale e Di Piazza, è un bel da fare per l’allenatore. Anche Carlini è un giocatore ancora in grado di fare la differenza, sa interpretare molto bene il ruolo di trequartista. Sugli esterni è molto forte, anche lì ha tante alternative. Dopo il Bari è la squadra con più esperienza in questo girone di Serie C. Anche la Juve Stabia ha fatto una squadra simile, infatti mi aspetto una bella partita, il Catanzaro in casa è fortissimo e credo che abbia più chance di incidere dalla panchina rispetto alla Juve Stabia».

Un campionato come sempre difficile quello di Serie C, con il girone di Catanzaro e Juve Stabia fra i più complicati di sempre. «Il Girone C è quello più difficile – ha proseguito Di Marzio – c’è tanta qualità ed esperienza. La Ternana ha scelto un allenatore che conosce il campionato, ha giocatori come Falletti, Partipilo, che fanno la differenza. Non mi aspettavo questo inizio da parte loro, probabilmente avranno un calo ma il vantaggio accumulato resta difficile da recuperare, anche se Bari e Catanzaro hanno tutte le carte in regole per giocarsela. Sicuramente saranno dei play-off interessanti».

Inevitabile parlare di calciomercato con colui che nel corso degli anni si è imposto come uno dei protagonisti dell’informazione legata ai trasferimenti di calciatori. «Il mercato del Catanzaro non mi ha sorpreso. Mi sembra una squadra forte, mi ha colpito particolarmente Risolo mentre preparavo la gara. Forse per cercare di vincere il campionato bisognerebbe puntare ad un innesto importante in difesa, i giallorossi hanno concesso un po’ troppo nelle gare importanti. Ovviamente è importante che i tifosi siano coscienti della situazione economica delle società calcistica in questo momento di emergenza, non sarà facile fare colpi importanti e se dovessero accadere sarà un segnale forte da parte della società».

Fra i tanti giocatori esperti di questo Catanzaro, c’è un giovane che si è messo in mostra nel corso del torneo. «Risolo l’ho scoperto in questi giorni – ha affermato Di Marzio – è una delle rivelazioni di questo girone. Aspetto di vederlo contro la Juve Stabia per valutarlo al meglio, mi sembra un centrocampista moderno. Però non vorrei peccare di presunzione e aspetterò la gara di domani. Come miglior attaccante della Serie C direi Felice Evacuo, 199 gol non si segnano da soli. Ovviamente un altro grande nome è Maxi Lopez».

Sulla sfida di domani, di Marzio non si è sbilanciato. «Sia Catanzaro che Juve Stabia hanno degli ottimi elementi, i campani hanno un ritmo un po’ più lento ma ha le qualità per colpire. E’ una squadra diversa dal Catanzaro, probabilmente cercheranno di allargare la difesa a tre di Calabro, nella speranza di tenere gli esterni più bassi possibile. Le mosse dalla panchina si riveleranno fondamentali».

Seconda partita con Gianlcuca di Marzio al microfono per commentare la Lega Pro su Sky. «Ho sempre seguito la Serie C con grande passione, soprattutto il Girone C. Spesso guardo il tabellino delle partite e mi interesso molto alle storie dei club. Ora ho la possibilità di poterle raccontare e spero sia solo un primo passo per poi realizzare qualcosa di più grande».

Impossibile non ricordare il passato accanto a papà Gianni. «Il Catanzaro che ho vissuto di più è stato quello del secondo Di Marzio, ero più grande e ricordo l’aria degli spogliatoi. Ricordo l’amicizia profonda con Gigi Corino, era un gruppo forte, c’era ancora Massimo Palanca. Ricordo ancora un Catanzaro-Udinese in cui il Presidente Albano fece entrare tutti i tifosi gratuitamente all’ultima giornata, ed il Catanzaro fece ben cinque gol. Ricordo bene il portiere dell’Udinese infuriato per aver subito tante reti. Un altro ricordo che ho è quello di Rebonato, in allenamento faceva numeri pazzeschi, mentre allo scoccare della domenica sentiva troppo la pressione del pubblico. Mio padre mi raccontava sempre della storica promozione e di quel gruppo granitico che ancora oggi resiste e del senso di riconoscenza che aveva nei confronti dei catanzaresi, emozioni che sono indelebili nella nostra famiglia».

Quando rivedo le immagini del passato, soprattutto nell’ultimo periodo quelle che riguardavano Maradona, penso a quanta fatica si fa ora per avere anche solo una dichiarazione da parte di un giocatore. Una volta le interviste si facevano quasi sotto la doccia, oggi è tutto molto formale. Sarebbe stato bello avere l’opportunità di vivere il giornalismo sportivo di quegli anni».

Autore

Emanuele Panza

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