“Grazie Catanzaro, città capoluogo della cultura”. Può essere sintetizzata così la bella e commovente lettera che il celebre orafo Gerardo Sacco ha inviato al sindaco Rosario Olivo per ringraziare la città dell’accoglienza e dell’affetto ricevuti in occasione della riuscita mostra “D’oro e d’argento”, ospitata nelle sale del Complesso Monumentale del San Giovanni. Ecco il testo della lettera.
“Caro Sindaco, distanza di qualche giorno dalla chiusura della mostra che la Città di Catanzaro ha voluto dedicare alle mie opere, sento il dovere di esprimerti la mia riconoscenza per le grandi emozioni che questo evento mi ha riservato.
Già in occasione dell’apertura dello show-room di corso Mazzini mi aveva fortemente colpito ed emozionato l’entusiastico interesse dimostrato dalla popolazione di Catanzaro per la mia arte orafa.
Ma non immaginavo l’ondata di affetto, di calore, di stima prodotta dalla mostra ospitata nei bellissimi saloni del San Giovanni, spazio espositivo tra i più belli del Meridione ed autentico orgoglio della Tua Città.
Sono occasioni queste in cui l’affetto ed il calore popolare sono così tangibili da renderti totalmente gratificato di tutti gli sforzi sostenuti e dei sacrifici fatti: stanchezza e fatica scompaiono in un attimo per lasciare spazio alla grinta ed alla voglia di continuare a lavorare sempre meglio, con lo scopo che si possa parlare della nostra amata, ma allo stesso tempo martoriata Regione, come di un luogo dove ancora esiste tanta gente che crede nella virtù del lavoro.
Grazie ancora Catanzaro! E’ la Città che ha creduto per prima, nei lontani anni Settanta, al mio lavoro. Ed è la Città che ha voluto tributarmi un grande e indimenticabile omaggio.
Non lo dico per diplomazia: Catanzaro è oggi una Città che – con le sue mostre, con il suo bellissimo teatro, con il centro storico che ritorna a pulsare – si pone all’avanguardia della cultura regionale. Di questo voglio rendere merito al Tuo lavoro di sindaco.
Non posso non sottolineare l’impegno dell’assessore alla cultura Antonio Argirò che caparbiamente ha riposto in me grande fiducia. Un ringraziamento alle strutture del Comune e in particolare dell’assessorato alla cultura, a tutti gli sponsor che hanno voluto partecipare a quello che si è poi trasformato in un importante evento culturale.
Un grazie di cuore a quanti hanno preso parte alla stesura del catalogo della mostra, una importante traccia del mio cammino artistico e culturale.
Ringrazio per la pubblicazione del catalogo l’editore Rubettino e un grazie va ovviamente all’architetto Sergi che ha organizzato le sale espositive cogliendo appieno le mie aspettative.
Grazie ai dirigenti scolastici ed a tutti gli insegnanti delle innumerevoli scuole del Capoluogo, della Provincia e della Calabria che, organizzando le visite guidate alla mostra, hanno inteso stimolare nei giovani – studenti di oggi, uomini di domani – l’interesse per un’arte inscindibilmente legata alle proprie radici storiche e capace di svegliare l’orgoglio di essere figli di così nobile terra.
Mi piace sottolineare la professionalità con cui l’agenzia Chronos ha coordinato il programma di visite guidate alla mostra.
In conclusione, permettimi di ringraziare le persone che quotidianamente dividono con me il duro lavoro, ma anche le grandi soddisfazioni: la famiglia Crivaro, con in testa l’amico di sempre Beby, il mio staff, senza il quale non avrei potuto raggiungere gli odierni traguardi. Un generale senza esercito, anche se bravo, non potrà mai vincere alcuna battaglia.
In ultimo, ma non per importanza, un grazie va ai miei splendidi tre figli ed a colei che ha risvegliato in me quel brio e quella freschezza che solo il volto di un bimbo riesce a donare: Grazie piccola Anna!
Che altro aggiungere se non che mai come in queste circostanze sento ancora di più di avere un angelo in cielo che protegge ogni mio passo e decisione: mia moglie Anna.
Grazie a tutti – e soprattutto a te, sindaco della città Capoluogo – per aver reso possibile questa fantastica avventura”.