Avversario di turno

Gela: imbattuta e infelice

Problemi per il tecnico Cosco nonostante la classifica: allenamenti in piazza,  sterilità offensiva e una rosa corta 
GELA – L’allenamento in piazza ha fatto il giro d’Italia. Telegiornali, troupe e inviati sono approdati la settimana scorsa a Gela, stavolta non per le crociate anti-racket del sindaco Crocetta, ma per la crociata della squadra di calcio proprio contro l’amministrazione comunale. Un’amministrazione rea, secondo il presidente Tuccio, di ignorare le richieste ormai pluriennali della società di affidare in gestione al Gela Calcio lo stadio “Presti”. Nella speranza che, stavolta, questa simpatica provocazione sortisca gli effetti sperati e restituisca un campo d’allenamento e un stadio degno ad una squadra che ormai da oltre un decennio naviga costantemente tra i professionisti. E che Franciel non debba più irridere con un tunnel un vigile urbano, di guardia a Piazza Umberto I.

SFIDA TRA IMBATTUTE – Il Gela che approderà domenica al “Ceravolo” è ancora imbattuto in questo campionato, proprio come il Catanzaro (uniche imbattute in tutti i campionati professionistici insieme all’Alessandria). Un campionato, quello dei siciliani, totalmente simmetrico: 3 pareggi, poi 6 vittorie, poi altri 3 pareggi nelle ultime 3 gare. 12 punti centrati in casa, 12 in trasferta. Il Gela è poco prolifico in attacco, ma ha la miglior difesa italiana con sole 4 reti subite nelle prime 12 partite.

SEGRETI SICILIANI – Il patron Tuccio ha costruito una squadra per il salto di categoria. Molta esperienza, qualità e una difesa bunker. L’allenatore è Vincenzo Cosco, subentrato in questa stagione a Sanderra. Il tecnico ha plasmato la squadra con un 4-4-2 granitico (che spesso diventa 4-3-3), nonostante una partenza deludente con 3 pareggi, di cui 2 in casa. Davanti al “vecchio” e sempre affidabile Cecere, giocano sulle fasce Nigro (ex Acireale, l’anno scorso promosso in C1 con il Marcianise) e Giovanni Esposito, arrivato insieme al fratello Pasquale dalla Paganese. I due centrali sono D’Aiello e l’argentino Fernandez, che qualche anno fa giocò col Torino in serie B prima di iniziare un lungo declino che lo ha portato fino alla Cisco Roma. Il reparto è blindato da un centrocampo di alto livello che può contare sull’inventiva incostante di Marinucci Palermo, sulla quantità e qualità dell’ex lametino Battisti, oltreché sulla crescita costante di Iannini, all’esordio tra i professionisti. Sulle fasce spingono due giocatori offensivi: Gaeta sulla destra e Alessandrì a sinistra.

PROBLEMI OFFENSIVI – I guai arrivano dal reparto avanzato che potrebbe far compiere il vero salto di qualità ai siciliani. Alessandrì, dopo i 12 gol a Lamezia di due stagioni fa, viene da una stagione deludente alla Cisco e non ha iniziato benissimo questo campionato. Il tecnico Cosco lo sta provando in più posizioni, spostandolo anche nel tridente offensivo, senza ottenere i frutti sperati. In più, dopo un buon avvio, si è bloccato da 4 gare anche il pericolosissimo trio d’attacco. Titolari sono il brasiliano Franciel, (11 gol nella scorsa stagione) e il prodotto del vivaio atalantino Espinal, a lungo inamovibile per Cosco che, nel filotto di 6 vittorie, non ha mai schierato Pasca e Franciel insieme. Proprio Pasca (3 reti finora) sgomita per trovare spazio e si candida a un posto da titolare per domenica dopo il gol realizzato mercoledì in Coppa Italia a Gallipoli.

ROSA LIMITATA – Una prestazione sfortunata da parte del Gela, battuto in rimonta negli ultimi 10 minuti dopo aver tenuto il campo contro una delle squadre più in forma della prima divisione. Cosco ha mischiato un po’ le carte, facendo riposare alcuni titolari, senza tuttavia stravolgere l’impianto della squadra. Una prova che la panchina gelese non è così profonda da consentirgli un ampio turn-over. Alla lunga potrebbe rivelarsi un handicap nella corsa verso la promozione diretta, che vede momentaneamente il Gela attardato di 4 punti rispetto alla capolista Cosenza e di 2 punti rispetto al Catanzaro.

VERSO IL “CERAVOLO” – Nella settimana che porta alla sfida di Catanzaro il Gela avrebbe dovuto tentare il recupero di Marinucci Palermo e di Fofana almeno per la panchina. I due non hanno assaggiato neanche il campo e il loro recupero per la gara di campionato è a questo punto poco probabile (almeno non dal primo minuto). Cosco dovrà fare a meno anche degli squalificati Alessandrì e Giovanni Esposito che lasceranno sguarnita la fascia sinistra gelese. Al loro posto dovrebbe toccare in difesa ad Ambrosecchia, ex Cosenza, e a centrocampo al 23enne Unniemi, più difensivo di Alessandrì. A meno che Cosco non decida di lanciare il tridente. Confermato il resto dello schieramento titolare con Battisti ancora al centro al fianco di Iannini e il solito ballottaggio tra le punte in attacco.

I GRANDI NUMERI – Catanzaro e Gela arrivano alla sfida di domenica senza sconfitte dopo 12 giornate. I siciliani, inoltre, salgono al “Ceravolo” senza averci mai vinto nelle 9 sfide giocate finora, tutte negli ultimi 12 anni. Solo due pareggi raccolti dal Gela: 0-0 nel 1999 e 1-1 l’anno scorso (partita giocata proprio nello stesso weekend di novembre) quando Ferrigno a un quarto d’ora dalla fine pareggiò il rigore di Franciel. Le due squadre si sono già affrontate anche in questa stagione ad agosto. Al “Presti” in Coppa Italia finì 2-2: siciliani avanti nel primo tempo con Franciel e Pasca, ma raggiunti nella ripresa da Corapi e Berardi. Una sfida spettacolare che, vista l’ermeticità delle due difese, sarà difficile rivedere domenica.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Cecere; Nigro, D’Aiello, Fernandez, Ambrosecchia; Gaeta, Battisti, Iannini, Unnemi; Pasca (Espinal), Franciel. All.: Cosco.

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Redazione

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