C’erano state le avvisaglie, la sconfitta con la Val Di Sangro e la brutta prova con conseguente perdita dell’imbattimilità casalinga il sabato Santo contro il Melfi. Anche la settimana era stata tormentata a causa dei soliti problemi societari di cui a Catanzaro non si puo’ fare a meno, con l’eco di una lite tra calciatori e società sfociato in un articolo su uno dei maggiori quotidiani sportivi nazionali a firma del decano dei giornalisti catanzaresi.
Ma nessuno, ripeto nessuno, si sarebbe aspettato che la supersfida di Gela si sarebbe praticamente conclusa dopo appena 13 minuti di gioco con il Gela in vantaggio per 2 a 0. Non ha fatto granché il Gela che si è limitato a raccogliere cio’ che il Catanzaro gli ha offerto su un piatto d’argento. Il Catanzaro, la squadra tecnica e determinata, che ha incantato nel girone d’andata e che anche recentemente nella sfida notturna con l’Andria ha deliziato i suoi tifosi, non è mai scesa in campo a Gela.
Tutto facile quindi per i siciliani che già al 6′ si portavano in vantaggio con Franciel su dormita della difesa che si ripeteva 7 minuti dopo, al 13′, quando consentiva a Unniemi di raddoppiare. Corre subito ai ripari Provenza che sostituisce Zaminga e Iannelli per Armenise e Mangiacasale schierando il classico 4-4-2, ma sul piano del gioco per il Catanzaro non cambia nulla, la squadra non c’è.
Il secondo tempo inizia subito con un’altra tegola: commettendo fallo su un avversario, Ciano al 4′ si fa espellere per doppia ammonizione. Catanzaro in dieci ed in svantaggio di due reti!
C’è ancora tempo per il terzo gol del Gela segnato da Gaeta al 65′ e per l’inutile perla di Caputo (85′) che strappa gli applausi dei tifosi siciliani e fa aumentare i rimpianti dei catanzaresi.
Con questa sconfitta il Catanzaro, abbandona il secondo posto in classifica che diventa un traguardo difficilmente raggiungibile in considerazione che a sole quattro giornate dalla fine del campionato il Gela ha tre punti di vantaggio, una gara da recuperare ed il vantaggio di un pareggio ed una vittoria negli scontri diretti.
In prospettiva playoff c’è da registrare la sconfitta dell’Andria in casa con il Noicattaro, per cui il vantaggio per il Catanzaro sulla quinta in classifica rimane invariato, 6 punti, con come già detto quattro partite da giocare. Il problema naturalmente sarà capire con quale squadra il Catanzaro affronterà l’impegno che determinerà chi affiancherà il Cosenza per la promozione in Prima Divisione, la squadra brillante e vincente della prima parte del campionato o quella disastrosa delle ultime partite?
Ma nessuno, ripeto nessuno, si sarebbe aspettato che la supersfida di Gela si sarebbe praticamente conclusa dopo appena 13 minuti di gioco con il Gela in vantaggio per 2 a 0. Non ha fatto granché il Gela che si è limitato a raccogliere cio’ che il Catanzaro gli ha offerto su un piatto d’argento. Il Catanzaro, la squadra tecnica e determinata, che ha incantato nel girone d’andata e che anche recentemente nella sfida notturna con l’Andria ha deliziato i suoi tifosi, non è mai scesa in campo a Gela.
Tutto facile quindi per i siciliani che già al 6′ si portavano in vantaggio con Franciel su dormita della difesa che si ripeteva 7 minuti dopo, al 13′, quando consentiva a Unniemi di raddoppiare. Corre subito ai ripari Provenza che sostituisce Zaminga e Iannelli per Armenise e Mangiacasale schierando il classico 4-4-2, ma sul piano del gioco per il Catanzaro non cambia nulla, la squadra non c’è.
Il secondo tempo inizia subito con un’altra tegola: commettendo fallo su un avversario, Ciano al 4′ si fa espellere per doppia ammonizione. Catanzaro in dieci ed in svantaggio di due reti!
C’è ancora tempo per il terzo gol del Gela segnato da Gaeta al 65′ e per l’inutile perla di Caputo (85′) che strappa gli applausi dei tifosi siciliani e fa aumentare i rimpianti dei catanzaresi.
Con questa sconfitta il Catanzaro, abbandona il secondo posto in classifica che diventa un traguardo difficilmente raggiungibile in considerazione che a sole quattro giornate dalla fine del campionato il Gela ha tre punti di vantaggio, una gara da recuperare ed il vantaggio di un pareggio ed una vittoria negli scontri diretti.
In prospettiva playoff c’è da registrare la sconfitta dell’Andria in casa con il Noicattaro, per cui il vantaggio per il Catanzaro sulla quinta in classifica rimane invariato, 6 punti, con come già detto quattro partite da giocare. Il problema naturalmente sarà capire con quale squadra il Catanzaro affronterà l’impegno che determinerà chi affiancherà il Cosenza per la promozione in Prima Divisione, la squadra brillante e vincente della prima parte del campionato o quella disastrosa delle ultime partite?
TM