Gas Radon: controlli dell’Arpacal

GAS RADON: IL DIPARTIMENTO PROVINCIALE ARPACAL DI CATANZARO
AVVIA LE MISURAZIONI

Il dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) è operativo, attraverso il proprio laboratorio di fisica ed in collaborazione con quello di Reggio Calabria, alle misurazioni sulla presenza del gas radon nei luoghi di lavoro così come nelle utenze domestiche.
Già nei giorni scorsi, i tecnici Arpacal, hanno avviato le misurazioni, partendo proprio dallo stabile che ospita i laboratori del dipartimento di Catanzaro, compreso i luoghi interrati e seminterrati, così come previsto dalla normativa.
La misura della presenza del gas radon rappresenta un passo fondamentale per la stima e il contenimento del rischio derivante dalla presenza di questo agente inquinante, sia per i lavoratori e sia per la popolazione che vive ed opera in un determinato luogo confinato.
“Il radon – commenta il dott. Franco Nicolace, direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro – è un gas radioattivo naturale inerte, prodotto principalmente dal suolo e dai materiali da costruzione; i prodotti del decadimento di questo gas, detti tecnicamente “figli del Radon”, possono invece legarsi alle pareti, ai pavimenti, alle persone o alle particelle nell’aria ed essere inalate e collocarsi in una qualsiasi regione dell’apparato respiratorio: naso-faringe, tratto bronchiale, tratto polmonare. La deposizione nel tessuto polmonare fa aumentare la dose assorbita al polmone e conseguentemente il rischio dell’insorgenza di tumori polmonari”.
“I dati epidemiologici disponibili di studi sui minatori esposti al radon – aggiunge il dott. Salvatore Procopio, del Laboratorio Fisico del Dipartimento provinciale di Catanzaro – forniscono una stima diretta della mortalità per cancro al polmone. Uno degli aspetti più allarmanti messo in evidenza da questi studi è rappresentato dal fatto che nelle abitazioni domestiche, in taluni casi, i livelli di esposizione possono raggiungere valori confrontabili con quelli caratteristici dei minatori”.
“E’ per questo motivo – conclude il direttore del dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro – che le misure di radon sono fondamentali e, per essere attendibili, devono necessariamente avere una durata di un anno: la concentrazione di questo agente fisico inquinante, infatti, varia da giorno a notte e da estate a inverno. Non esistendo laboratori accreditati, poiché la commissione che avrebbe dovuto approvare i criteri per l’accreditamento non si è mai costituita dal 2001, i privati dovrebbero ricorrere al supporto di enti qualificati, come l’Arpa, che garantiscano il rispetto delle linee guida tecniche in vigore, nonché una costante taratura degli strumenti e l’impiego di personale qualificato per la determinazione delle analisi in laboratorio”.
Il dipartimento provinciale Arpacal di Catanzaro è disponibile, su richiesta dei privati cittadini, ad attivarsi per specifiche campagne di misurazione del radon nelle abitazioni o nei luoghi di lavoro.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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