1) BINDI: Difende bene la porta dalle conclusioni con tiri da fuori, ma rimane troppo fra i pali quando arrivano i traversoni in area per gli specialisti delle palle alte gialloblu. In quei casi dovrebbe uscire per aiutare i difensori e dare sicurezza e fiducia a tutto il reparto. VOTO 5.5
2) CATACCHINI: Spinge e difende allo stesso tempo, corre e si propone sulla corsia di destra, ma spesso è impreciso sui cross che sbattono sui difensori o sono troppo lunghi. VOTO 5,5
3) DI CHIARA: E’ all’esordio e pur non conoscendo i compagni è bravo a proporsi e ad affondare sulla corsia di sinistra e si distingue per come attacca lo spazio e per come prende iniziativa. Nella ripresa effettua uno dei pochissimi tagli per sfruttare un assist di Russotto. Nell’occasione dei gol (forse sul primo subisce un fallo da Blanchard) è lui ad essere sovrastato sulle palle aeree e in quel caso forse serviva qualcuno che l’aiutasse. VOTO 6
4) VACCA: Anche lui è all’esordio dal primo minuto e gioca egregiamente. La manovra dei giallorossi pur su un campo infame è fluida. Il centrale di centrocampo pressa e imposta l’azione con la classe di un veterano, gioca semplice e da respiro e qualità alla manovra aprendo spesso il gioco sulla fascia destra. Dall’asse Vacca-Russotto partono tutte le azioni del Catanzaro. VOTO 6,5
5) RIGIONE: Non era facile giocare contro gli attaccanti ciocari che sgomitano e lottano cercandosi con sponde aeree. Il centrale riesce a limitarli fuori dall’area di rigore, ma come tutti i suoi compagni di reparto soffre sui traversoni alti che arrivano nell’area piccola. VOTO 5,5
6) FERRARO: Sul capitano vale lo stesso identico giudizio fatto su Rigione. Duellare con attaccanti del calibro di Ciofani e Curriale è difficile per chiunque. S’immola su una conclusione nel primo tempo. Sul secondo goal, è piazzato male e lascia Di Chiara solo che è aggredito alle spalle da Ciofani che si era staccato. VOTO 5.5
7) MARCHI:Macina chilometri sulla sua fascia di competenza ma non incide nella manovra. Le sue giocate si perdono o in fallo laterale o sbattono sul muro difensivo avversario. D’apprezzare per l’impegno che non manca mai. In ritardo nel chiudere sul cross di Criviello, che può scodellare tranquillamente in area il pallone, dove il Catanzaro subisce il secondo goal. VOTO 5,5
8) BENEDETTI: Gran corsa nel mezzo del campo. Pressa su tutti i portatori di palla avversaria e accompagna l’azione, ma come tutti i suoi compagni di reparto è in difficoltà quando c’è da verticalizzare perché gli attaccanti non dettano il passaggio. Buone alcune sue incursioni ad attaccare gli spazi. Molla solo sul 3 a 0. VOTO 6,5
9) FIORETTI: E’ chiuso nella morsa dei rudi difensori avversari e non fa nulla per liberarsi. Pochissimi movimenti, è poco propenso nell’andare incontro al pallone e muoversi senza palla, specie quando i nostri centrocampisti, Russotto, Vacca e Benedetti in particolare, vorrebbero verticalizzare. Poco preciso negli appoggi e mai pronto sui triangoli, si divora il goal del pareggio, che poteva cambiare il corso della sfida, ciabattando davanti a Zappino. VOTO 5
10) RUSSOTTO: Senza alcun dubbio il migliore in campo. Gioca dietro gli attaccanti, sbatte lotta su tutto il fronte offensivo seminando gli avversari e creando superiorità nelle ripartenze preparate con l’appoggio di Vacca. Peccato che nei venti metri finali non trova mai qualcuno per scaricare l’assist vincente. Sparisce dal gioco quando si allarga a sinistra per fare spazio alla coppia Germinale – Fioretti. Rientra nel vivo, riprendendosi il suo spazio, quando esce l’attaccante romano. Fra le linee e con libertà di movimento è il Russotto che tutti abbiamo apprezzato da quando è a Catanzaro. VOTO 7
11) MADONIA: Non ci siamo, non può essere il calciatore che abbiamo ammirato nel Trapani di Boscaglia, dove era uno dei punti di forza. Tecnicamente non si discute, sa giocare a calcio e cerca di partecipare alla manovra, ma ancora non ha gamba e gli manca il ritmo partita che deve ritrovare. Leggermente meglio rispetto all’apparizione contro il Prato. VOTO 5.5
13) GERMINALE: SENZA VOTO
17) CASINI: SENZA VOTO
16) TORTOLANO: SENZA VOTO
MISTER BREVI: Il Catanzaro non sta vivendo un buon momento e la striscia negativa si è allungata. Adesso bisognerà tirare fuori il carattere e l’allenatore in questi casi ha un ruolo fondamentale per ricostruire il morale dei ragazzi. Il tecnico ieri ha preparato bene la partita giocandosela senza alcun timore reverenziale. Pur su un terreno infame si è puntato sulla manovra e grazie all’innesto di Vacca si è visto gioco che però si spegneva nei venti metri finali. La fase difensiva, specie quella sulle palle inattive doveva e poteva essere curata meglio. Forse Germinale dall’inizio, per difendere sui palloni alti sulle palle inattive (il Frosinone sfrutta molto questa caratteristica e lo si sapeva) poteva dare di più. In avanti bisognerà trovare soluzioni alternative e la nuova (o meglio vecchia, se pensiamo alla stagione passata) posizione in campo di Russotto, deve essere adesso supportata per sfruttare le qualità di un calciatore che in questa categoria ha un altro passo rispetto agli altri. Brevi dovrà inventarsi qualcosa, perché adesso non ha più la squadra del girone d’andata. Il livello tecnico nella zona nevralgica del campo si è adesso innalzato. Tardivo l’ingresso in campo di Tortolano che in settimana avevamo visto in palla e troppo tardiva l’uscita di uno spento Madonia che deve ancora lavorare. Serve adesso ripartire per puntare ai play off e la squadra va caricata a dovere perché deve acquisire la consapevolezza di potersela giocare con chiunque e di non essere remissiva. Bisognerà mettere in campo per novanta minuti la stessa tensione vista nei primi quindici minuti della ripresa, quando il Catanzaro ha accerchiato la squadra di Stellone nella propria area. VOTO 5,5
Salvatore Ferragina