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Franco Cimino esprime solidarietà ai sindaci di Isola Capo Rizzuto e Montauro

“Portare la solidarietà fuori dalle sterili parole e condurla alla concretezza dei fatti, questo è il compito della politica quando intende avvicinarsi a coloro che subiscono intimidazioni e violenze, come è accaduto ,quasi in contemporanea, a Carolina Girasole e Leo Procopio, rispettivamente sindaci di Isola Capo Rizzuto e Montauro. La coraggiosa donna isolana rischia di fare collezione di aggressioni e attentati, per i tanti che ha finora subito, l’intelligente e coriaceo medico di Montauro sembra essere entrato per la prima volta nella speciale classifica che genera paura e dolore nelle famiglie dei colpiti, le vere, ben mirate vittime dei delinquenti. E’ il ricatto psicologico sulle famiglie, infatti, l’arma più efficace in mano ai prepotenti, non certo il rischio personale degli amministratori onesti, che ben conoscono, quando vestono la fascia tricolore, i pericoli che incombono sulla propria incolumità personale. I sindaci, quelli che compiono il proprio dovere, sono tutti a rischio. Ve ne sono alcuni, però, notoriamente più esposti. Non occorre sfogliare la margherita per saperlo. Sono quelli che gestiscono territori particolarmente ricchi e, perciò, appetibili per la criminalità di vario genere, non strettamente soltanto di stampo mafioso. Quella affaristica a volte è più pericolosa. Non è un caso che i territori di Isola Capo Rizzuto e Montauro custodiscano, sulla stessa linea ionica, il litorale, il mare, il paesaggio, tra i più belli d’Italia. Alle amministrazioni comunali, spetta dunque l’esclusivo compito di difendere bellezze di questo genere. Alla politica e alle forze dell’ordine, quello di proteggere, preventivamente e in corso d’opera, quegli amministratori che rischiano personalmente per impedire ai delinquenti e al malaffare di violarle”.

Autore

Salvatore Ferragina

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