Cinque frane si sono verificate nella zona centrale di Petilia Policastro dove sono state evacuate ottanta persone a causa di crolli e danni alle abitazioni. A causa degli smottamenti sono stati chiusi due stabilimenti produttivi.
Sempre a Petilia Policastro, il 31 gennaio scorso, si era verificata una frana in località Foresta dove era crollata una abitazione. I tecnici del Comune hanno effettuato numerosi sopralluoghi e stanno valutando la situazione di altre strutture a rischio.
Le persone che sono state evacuate hanno trovato ospitalità presso alcuni familiari oppure in strutture messe a disposizione dal Comune di Petilia Policastro. «La situazione è molto grave – ha detto il sindaco di Petilia, Amedeo Nicolazzi – e non riesco a fronteggiarla con le sole risorse del Comune. Mi erano stati assicurati aiuto e fondi per fronteggiare il dissesto, ma ad oggi, nonostante i nostri progetti, sono stato lasciato completamente solo».
Sono oltre una trentina le abitazioni che a Petilia, nelle ultime ore, hanno subito danni a causa di frane e di smottamenti improvvisi. I tecnici e il personale del Comune hanno intensificato i controlli, anche se si susseguono le richieste di intervento per nuove frane e smottamenti.
«In queste ultime ore si sono aperte delle vere e proprie voragini che minacciano abitazioni e creano crolli continui».
Lo ha detto il sindaco di Petilia Policastro, Amedeo Nicolazzi, in merito alle frane che si stanno verificando nel centro del crotonese e a causa delle quali sono state evacuate ottanta persone dalle loro abitazioni. «La situazione che mi trovo a fronteggiare – ha aggiunto il sindaco – è davvero molto difficile. Stamane c’è stata una frana e i pilastri di un frantoio si sono piegati. Ci sono danni per milioni di euro. Oltre alla gravità della situazione delle famiglie, mi trovo a dover fronteggiare anche quella di strutture industriali i cui capannoni stanno subendo ingenti danni. Solo oggi ho dovuto emettere una ordinanza per la chiusura di due stabilimenti produttivi. In questo modo non riusciremo a salvare niente. Da noi è a rischio tutto il territorio comunale».
Nicolazzi ha rivolto un appello anche alla Regione Calabria e alla Protezione civile perché «bisogna intervenire tempestivamente. Il mio timore – ha concluso – è per l’incolumità delle persone e per il futuro delle attività produttive della zona».