La Direzione relazioni esterne dell’Anas ha reso noto di avere inviato una lettera al direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, “smentendo – è detto in un comunicato – totalmente quanto affermato sul quotidiano in un articolo pubblicato oggi, secondo cui il tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria interessato dalla tragica frana di questa notte sarebbe quello sottoposto qualche anno fa a indagine da parte della magistratura per il presunto utilizzo di materiali scadenti da parte delle ditte costruttrici”. “Infatti – prosegue il comunicato – il tratto interessato dalla frana, all’altezza del km 283 dell’A3, è un tratto non ammodernato e ancora non oggetto di lavori, che si trova a circa 60 km più a sud rispetto al tratto i cui lavori furono a suo tempo sottoposti a indagine da parte della magistratura”. Secondo l’Anas, “non esiste quindi nessuna connessione tra i lavori di ammodernamento dell’autostrada e la frana che questa notte ha travolto con violenza il muro di sostegno, invadendo con fango e detriti la carreggiata”.
Il capo compartimento Anas-A3, Salvatore Tondi, ha reso noto che l’Anas sta facendo dei sopralluoghi per capire qual è stata l’origine della frana. “Sicuramente – ha detto – le piogge di questi ultimi giorni hanno influito molto nel provocare quanto è accaduto. Stiamo lavorando senza sosta per riaprire al più presto l’autostrada al traffico. Al momento però non è possibile fare nessun tipo di previsione”.