Bar Mangialavori

FORZA CATANZARO!

Il campionato è alle porte. Dai tribunali (finalmente) ai manti erbosi
di Giuseppe Mangialavori

Non sarà “lunedì”, è vero, ma visto che in questo mondo tutto è relativo, si gioca di sabato e che anche il sottoscritto (sono già in contatto con Coppi, Taormina & C.) potrebbe fare ricorso al TarConsigliodiStatoCorteCostituzionaleMagodiOZ ecc. ecc. per cambiare i giorni della settimana, presentiamo il campionato 2005/2006 del nuovo Catanzaro, scegliendo il giovedì.

Scherzi a parte, si ricomincia con lo spirito giusto, con la voglia di gettare nella spazzatura un’annata da dimenticare con tutti i suoi disgraziati eventi, insieme ad una più che mai torrida estate culminata con il ripescaggio in serie B.

Dopo un’amara apnea durata dodici mesi, rieccoci in serie B. Chi lo avrebbe mai detto? Qualcuno lo aveva pronosticato. Molti i “San Tommaso” increduli di tanto Ben di Dio. Eppure è accaduto. Qualcuno parla di fondo schiena, molti altri si affrettano a riporre nell’armadio squallidi manifesti dalla macabra provenienza. Punto e a capo dunque.

Come essersi svegliati con salivazione pari allo zero da un incubo e abbandonato il sudatissimo guanciale, aprire la finestra ed essere salutati dai raggi del più bel sole che ci possa essere. Timidamente felici, silenziosamente euforici nella constatazione che nella vita, la Dea Bendata a volte si priva del famigerato foulard che ostruisce il suo graditissimo sguardo e beneficia i creditori di laute ricompense.

Quegli stessi tifosi che hanno seguito le aquile nelle disgraziate uscite giallorosse targate 2004/2005, vedono i loro sforzi ricompensati dal miracolo e godono silenziosi come se nulla fosse accaduto, rimuovono il marciume ingurgitato a forza insieme ai vari falsi messia giunti al Ceravolo e ripartono arricchiti dai dolori patiti e dalla sana stanchezza di un’estate dedicata allo studio del diritto.

Si, avete inteso bene: allo studio del diritto. In tanti a deliziarsi tra sentenze, contro-sentenze, decreti legge, avvocati, magistrati, aule di tribunale, “porte chiuse” o troppo “socchiuse” con ammiccamenti o voci come uniche fonti di ciò che stava accadendo.
Qualcuno in passato diceva:” fatta la legge, trovato l’inganno”. Di certo coloro che hanno partorito la 286 del 2003 (è inutile che in questa sede si vada oltre nell’informare sul testo della stessa, tanto oramai tutti i supporters giallorossi potrebbero diventare docenti universitari sull’argomento e non solo su questo…) non avrebbero mai immaginato un caos simile, ma di certo neanche Preziosi e De Laurentiis, i Presidenti di calcio più cocciuti nella storia dei Tribunali Italiani, avrebbero mai pensato di dover pagare tanti avvocati e per così lungo tempo. Si compra una partita? “Sono stati lesi i diritti fondamentali della persona!” (???) Tuona qua e là un avvocato. E’ stata rinvenuta una valigetta con al suo interno 250.000,00 euro? Un regalo di laurea! E su, dai! Si è persa una finalissima playoff? Impossibile da accettare e subito dopo il 90° della stessa, ancor prima che i propri calciatori si svestissero dalle sudate divise, tutti pronti a sbandierare un non meglio conosciuto “diritto di ripescaggio” perché una piazza come quella di Napoli lo meriterebbe(???). Pensavo, caro neo “mister miliardo” De Laurentiis che oltre di calcio si occupasse di produzioni cinematografiche, ma nella realtà è riuscito a superare la fiction!

E allora via insieme al presidente del Bologna con le “partite” nei tribunali contro le altre società: lui ha rubato la marmellata, quell’altro la cioccolata e poi ancora accuse a destra e a manca. Ma mi domando e dico: cosa avrebbero dovuto fare gli impareggiabili tifosi del Catanzaro il giorno successivo allo spareggio vinto a Lecce contro il Nola, quando per una sola (ancora oggi non meglio dimostrata) telefonata tra un tifoso e un calciatore avversario, furono retrocessi in serie C2 per restarvi per 14 lunghissimi e amari anni? Chi li risarcirà mia? Il Tar del Lazio? Il Consiglio di Stato? La Corte Costituzionale? Avrebbero dovuto fare la prima rivoluzione italiana che mai c’è stata e forse (ahimè…) mai ci sarà? “Fermate i campionati, vogliamo scend… – ehm – … salire anche noi!” Così tuonavano e ancora oggi continuano e continueranno a fare i sopra citati Presidenti. Il diritto, le leggi? Al macero, loro hanno i migliori(???) avvocati che riscrivono le leggi già positivizzate. Una sorta di palingenesi “fai da te” dei codici per fare quello che si vuole.
Un giudice ci dà torto? Andiamo dall’altro! Quello pure? Allora ringraziamolo e rechiamoci da San Pietro in Paradiso… forse Lui potrebbe… ma se anche i “Santi in Paradiso”… abbandonano, allora non resta che vincere in Coppa Italia!

Indirettamente i tifosi del Catanzaro si sono dovuti informare anche di queste faccende e i cellulari per l’ennesima estate hanno ripreso a fare un iper lavoro. In costume al mare, piuttosto che in montagna a telefonare per informarsi dell’accaduto , delle varie sentenze e delle parole testuali pronunciate dai giudici corredate da tutte le interpretazioni possibili e immaginabili. Ma è proprio questo il calcio made in Italy?
Finalmente sembra che questo benedetto saBato italiano debba dare inizio allo spettacolo più gradito dal Popolo italiano. Già domani (venerdì) la partita Verona-Avellino dovrebbe aprire il torneo 2005/2006. Parlare al condizionale oggi giorno e visti gli ultimi accadimenti è d’obbligo. Sindaci in rivolta, nuove normative sulla sicurezza da mettere in atto altrimenti si blocca il giocattolo.

Ma qualcuno si è mai chiesto se questo “giocattolo” usato strumentalmente a da chiunque (politici, aspiranti tali ecc. ecc.) piaccia veramente a tutti appesantito da tanti orpelli?
Una cosa sola è certa, i fantastici tifosi del Catanzaro, sabato prossimo ricominceranno a cantare da quella fantastica curva e un sentito pensiero vola verso Giorgio Brescia che resta e rimarrà per sempre nei nostri cuori e, come hanno evidenziato anche i tifosi della Massimo Capraro con la stupenda dedica sullo striscione, tiferà dal cielo per le aquile giallorosse insieme a tutti noi.

Il calendario vede il Catanzaro affrontare la prima in casa contro il Vicenza. Anche ai tempi del post-ripescaggio in C1, la prima si disputò in casa (allora l’avversario fu la Vis Pesaro e finì 2-1 per i giallorossi).
Il caso ha voluto che si incontrasse proprio la squadra contro la quale il Catanzaro disputò l’anno scorso una delle più brutte partite della sua storia. Si partirà da quel ricordo per risalire in A lto?
Il primo incontro con i cugini del Crotone in casa ad ottobre , ricorda i tempi della C1 post-ripescaggio. Assisteremo (in proporzione) a corsi e ricorsi storici???…
Piedi a terra, ma a volte è bello concedere ai sogni nascosti un po’ di libertà!

Intanto il Catanzaro ha, nelle vesti di Direttore Generale, un certo Gabriele Martino… e sulla panchina giallorossa si siederà un certo Buso… . Non ci spaventiamo di rischiare… senza aspettare i primi risultati, nel dire che si tratta di gente seria e motivata che ha fatto della propria scelta un investimento professionale e una forte gratificazione per le proprie motivazioni (fortissime).
Si tratta di gente seria che ha voglia di vincere e non di fare una semplice comparsa o parlare a vanvera. Di promesse (mai mantenute) da presunti guru del calcio moderno, il Catanzaro si è già cibato, avvelenandosi, lo scorso campionato.
La gente che è arrivata in Via Lombardi quest’anno è gente seria sotto ogni punto di vista. Tra i nuovi giallorossi (il mercato delle aquile è ancora “in fieri”), i vari Ticli, Rizzato, Sussi, Imbriani, Ceccarelli, Zini, Calzi, Sorrentino, Russo, Di Sole e ancora il nuovo portiere Belardi e il “rientrante” Folino. Tra i riconfermati, il “Re”, quel Giorgio Corona che quest’anno dimostrerà a qualcuno non solo di essere da B, ma di poter aspirare anche A qualcosa di più… Ci sarà la possibilità per i giovani Ottonello e D’Urso di confermare le belle cose che si dicono sul loro conto e anche per la Società, che vede nelle sue fila il rientro del Dott. Massimo Poggi Madarena (al fianco di Parente, Princi, Mirante e Procopio) ci sarà l’occasione per prendersi una bella rivincita rispetto al disastro gestionale della scorsa annata. Le eventuali evoluzioni o cambiamenti all’interno degli assetti societari (ne siamo certi) avverranno solo ed esclusivamente per il bene delle aquile e i protagonisti dovranno muoversi con buon senso. Il ripescaggio è stato anche merito di una lungimiranza “primaverile” in senso amministrativo/contabile, che ha permesso di rispedire al mittente (alleggerendo di molto le casse societarie) e con pochi danni, pseudo-professionisti. E’ giusto anche dare a Cesare quel che è di Cesare.

Allo stesso tempo è d’obbligo esorcizzare l’ambiente dalle obbrobriose teorie passate e ricordare (ringraziando) chi sul campo (e non solo a livello amministrativo/contabile) ha permesso al Catanzaro di giocare in questa B:
Piero Braglia (il suo secondo Isetto) e i “suoi” ragazzi: Lafuenti, Zappella, Ascoli, De Simone, Zattarin, Pastore, Dei, Ferrigno, Morello, Corona, Briano, Luiso, Toledo, Alfieri, Zattarin, Piemontese, Cunzi.

Sarebbe bello ricominciare da dove si è partiti, rinfrancarsi con la “memoria positiva” e gettare nella spazzatura ciò che l’anno scorso, per fortuna senza riuscirvi, aveva rigettato il Catanzaro in serie C1. Le dietrologie non dovranno minare il percorso delle aquile e, nel contempo, le esperienze trascorse dovranno servire da insegnamento.

Nella serie B 2005/2006, la presenza di formazioni quali le neopromosse: Rimini (rivedremo Milone da avversario al Ceravolo il 21/01/2006), Avellino, Mantova e Cremonese. Poi abbiamo le Ri-promosse Vicenza, Pescara e lo stesso Catanzaro. Generalmente la storia insegna che la “sorpresa” del campionato dovrebbe arrivare da una queste formazioni… Atalanta, Modena, Torino (momentaccio quest’ultimo per i granata), Verona, Bari e Bologna sono piazze che dovrebbero ambire a qualcosa di importante. Ma con i titoli (così come con i nomi altisonanti in una squadra), non si va da nessuna parte, ci vogliono i fatti.

A proposito di “memoria”, l’ultima gara dei giallorossi si disputerà in quel di Bologna.
Che massaggiatori e medico sociale, stiano attentissimi. Nel manto erboso rossoblu vige il divieto di sosta… Masino & C. (un abbraccio e un saluto affettuoso al mitico massaggiatore) ne sanno qualcosA…!
A noi il piacere di sentire i nostri cuori battere forte in petto, per un grande amore, che ovunque si trovi, regalerà sempre emozioni alle nostre giornAte.
Dopo un anno di totale apnea, Bentornato Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

Dalla Curva

Forza Catanzaro!

Unanime il coro dei tifosi nelle ore che precedono lo storico ritorno delle Aquile del Sud nello Stadio di Torino

Sono cariche di tensione e trepidazione queste poche ore che ci separano dallo storico ritorno nella città di Torino di una sfida calcistica che veda coinvolte le mitiche Aquile del Sud.
La tensione è generata dalla voglia di ben figurare in uno stadio abituato a ben altre sfide. E se dal punto di vista del tifo il problema non si pone (è prevista la presenza di qualche migliaio di tifosi GialloRossi), il particolare momento della squadra di contro non sta facendo dormire sonni tranquilli alla tifoseria.
L’umore generale comunque propende per concedere ancora fiducia a questi giocatori, al Mister, alla Società, ma anche chi dissente sicuramente domani alle 15 in punto smetterà di discutere e contestare e si unirà al coro FORZA CATANZARO!

Tony Marchese

Autore

Giuseppe Mangialavori

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