Il Catanzaro è in Friuli Venezia Giulia. Domani lo aspetta il difficile impegno (qualsiasi trasferta ormai meriterebbe l’appellativo di “proibitiva”, e non per meriti altrui…) del “Nereo Rocco”. Di fronte troverà la Triestina di Pietro Vierchowod. Nella rifinitura antimeridiana di oggi, i giallorossi si sono ritrovati ancora una volta allo stadio “Baldassare Sinopoli” di Sovberato, dove Buso ha fatto svolgere la tradizionale rifinitura che, come di consueto, ha rappresentato utile occasione per ripassare anche i calci piazzati (mai come in questo momento ce n’è bisogno…).
Nella formazione si dovrebbe riscontrare qualche novità rispetto a quella scesa in campo con il Pescara. Ci riferiamo in particolar modo al rientro di Carlo Nervo che dovrebbe prendere il posto di Florian Myrtaj non convocato per problemi di salute. Ma il giocatore albanese probabilmente sarebbe stato comunque destinato alla panchina: non pare convincere più di tanto Sergio Buso. Stando così le cose, si potrebbe avere la seguente formazione: Belardi tra i pali; difesa a tre con Di Sole, Ceccarelli e Di Cesare (su quest’ultimo però insiste qualche dubbio: ha riscontrato un affaticamento dopo la partita con gli abruzzesi. In alternativa ci sono Zini o De Simone); a formare la linea mediana, da destra a sinistra, Pierotti, De Simone (o Calzi, dipende dal ruolo che occuperà De Simone), Gissi e Sussi; in attacco Corona sarà supportato da Rizzato e Nervo. Se invece del 3-4-2-1, Buso volesse affidarsi a un 3-4-1-2, ci sarebbe l’arretramento di Nervo al posto di Pierotti, il collocamento di Rizzato sulla trequarti dietro Corona e Sotrrentino. Come si legge, Buso non ha scoperto le sue carte (c’è anche Mattioli che potrebbe essere impiegato…) e non per pretattica. Semplicemente perché non sa ancora qual è la formazione che gli può dare maggiori garanzie. E c’è il tabù trasferta da sfatare.

La prima squadra del Catanzaro è ormai una succursale della formazione primavera. Con il susseguirsi d’addii (l’ultimo in ordine di tempo, quello odierno, è di Alessandro Dal Canto), per comporre un gruppo capace di affrontare la trasferta di Terni, ultima fatica di questa stagione, è stato necessario pescare ancora nel vivaio. Tra i tanti assenti in Umbria non ci saranno Ascoli (fascite), Dei (stiramento), Diliso (problemi a un piede), Miceli (dolori muscolari)… Forse dimentichiamo qualcuno, ma ormai è assai complicato star dietro il viavai dei tesserati. Oggi Bolchi ha contrapposto due schieramenti: D’Urso, Scalercio, D. Corapi, F. Corapi, Cocuzza, Talarico, Corona e Pastore contro Palumbo, Pierotti, Criniti, Ottonello, Salomone, Vanacore, Andrisani e Arcadio. Come avrete capito si è trattata di una partitella senza la pretesa di dire l’ultima parola sulla distinta che compilerà dopodomani, per l’ultima volta, il tecnico Bruno Bolchi.