Dieci persone risultano indagati nell’ambito di una inchiesta della Procura di Catanzaro sulla gestione della Fondazione Campanella.
In particolare, si contesta l’alterazione dei bilanci per favorire i contributi regionali alla stessa Fondazione che gestisce il polo oncologico. Il reato contestato sarebbe quello di “false comunicazioni sociali”.
A essere iscritti nel registro degli indagati sono i due presidenti pro tempore della Fondazione, Anselmo Torchia e Paolo Falzea e con loro i componenti del consiglio d’amministrazione: Manlio De Pasquale, Oscar Tamburrini, Giovanni Mosca, Ferdinando Salvatore Cosco, Elio Scaramuzzino, oltre a Francesco Muraca e Franco Scarpino, entrambi revisori dei conti, e a Giovanna Natale.
Secondo quanto contestato dagli inquirenti, tra il 2008 e il 2011, il gruppo dirigente avrebbe falsamente contabilizzato al passivo alcune voci di prestazioni con l’azienda “Mater Domini” e con l’università “Magna Graecia”. Gli indagati sono stati invitati a presentarsi in Procura per sottoporsi agli interrogatori. Sarebbero diverse le poste inserite in bilancio per fare risultare debiti che in realtà non sarebbero mai stati contratti.
La Fondazione è al centro di una lunga vertenza che rischia di vedere chiudere le attività, con la conseguente perdida di centinaia di posti di lavoro. Proprio nei giorni scorsi è stata avviata una nuova interlocuzione tra Regione e Governo nel tentativo di salvare le prestazioni sanitarie e i posti di lavoro del polo oncologico di Catanzaro