Il Catanzaro vince a Foggia e interrompe un digiuno in traferta che durava da ormai due mesi. Tre punti arrivati al termine di una gara divertente, con discreti spunti di natura tattica e densa di tante occasioni.
Le due squadre si sono affrontate con il medesimo sistema di gioco. Il Catanzaro con la sua formazione standard caratterizzata dalla linea difensiva a tre Martinelli-Fazio-Scognamillo; centrocampo di quattro con Casoli-Contessa larghi ed il doppio play Corapi-Risolo in mezzo; infine Carlini a fare linea dietro le due punte Di Massimo e Curiale.
Sin da subito si è notata quella che poi sarebbe diventata la chiave tattica della partita e cioè la ricerca delle transizioni veloci.
La fase della riconquista del pallone è avvenuta mediante errori provocati e la successiva ripartenza con conseguente attacco dello spazio e verticalizzazioni.
La lunghezza massima consentita del campo dello Zaccheria e la linea di tre difensiva, hanno determinato inevitabilmente la creazione di spazi neutri da attaccare dopo aver proceduto alla riconquista del pallone.
La manovra è rimasta spesso nei piedi del Foggia che ha cercato sempre a lateralizzarla ma il Catanzaro si è opposto in modo organizzato ed i pugliesi non hanno trovato spazio per finalizzare.
Nel corso della prima frazione di gioco si sono registrate due buone occasioni da entrambe le parti, quella di Risolo per il Catanzaro, quella del Foggia ottimamente sventata da Di Gennaro.
A sinistra Carlini ha cercato di aiutare Contessa che in fase di ripiegamento è apparso in ritardo o poco reattivo sul contrasto, mentre a destra Casoli ha cercato di equilibrare un centrocampo dove a turno Corapi e Risolo hanno gestito il pallone per gli attaccanti.
Si è notato un particolare: l’errato riposizionamento della difesa del Foggia nell’assorbire le transizioni negative che hanno causato almeno tre occasioni a favore del Catanzaro.
Nel secondo tempo, il Catanzaro si è presentato ancora di più voglioso di fare sua l’intera posta in palio.
Fin dalla rimessa del portiere pugliese, gli attaccanti di Calabro hanno provato a recuperare il pallone fornendo la precisa intenzione di non accontentarsi.
Il Foggia ha arretrato il proprio baricentro di azione e la formazione di Calabro è diventata ben presto padrona del campo.
Da quel momento in poi le occasioni per il Catanzaro sono letteralmente fioccate, favorite dagli inserimenti dei centrocampisti e dal dialogo delle punte.
Bravo Calabro a leggere il momento ed operare due sostituzioni che alla fine si sono rivelate determinanti. Dentro Porcino per Contessa ed Evacuo per Curiale, i due si sono fatti trovare subito pronti ad alimentare la propulsione offensiva dell’intera squadra.
Da quel momento il Catanzaro ha iniziato a spingere con maggior convinzione ed efficacia colpendo anche una traversa su una bella punizione di Corapi. Il gol è arrivato al termine di una bellissimo fraseggio al limite fra Carlini ed Evacuo e rifinita da Di Massimo bravo a farsi trovare smarcato al centro dell’area.
A differenza di altre circostanze, il Catanzaro non ha mollato la presa continuando a spingere e procurandosi il rigore trasformato da Carlini che ha chiuso la partita.
LA CHIAVE TATTICA
Le transizioni nel primo tempo, la conquista del campo e la manovra organizzata nel secondo tempo. Tutti elementi a favore del Catanzaro. Nella prima frazione di tempo la difesa del Foggia è andata in difficoltà per i ripetuti contrattacchi della formazione giallorossa. Nella seconda parte di gara, la squadra di Calabro è stata bravissima a prendere il campo e letteralmente schiacciare l’avversario costringendolo a commettere tantissimi errori.
COSA HA FUNZIONATO
Al di là delle due situazioni di natura tattica, la cosa che ha impressionato maggiormente è stata la voglia di vincere e di non accontentarsi del pareggio. Nel secondo tempo il Catanzaro ha dominato sul piano del gioco, ha chiuso l’avversario ed ha concesso nulla al Foggia. Sintomo di mentalità acquisita e di personalità.
COSA NON HA FUNZIONATO
Nulla. È stata la migliore prestazione del Catanzaro in trasferta.
Foto di copertina: Mario Marino – foggiacalciomania.com
Certamente lo snodo della partita sono stati i cambi. Hai detto bene, sia Porcino che Evacuo (ottima prestazione) si sono fatti trovare pronti e finalmente la manovra in attacco è decollata. Da evidenziare le capacità di Carlini, soprattutto la freddezza sul gol di Di Massimo. Se ricordate in una azione similare la scorsa partita, Evacuo ha tirato su Mengoni trascurando la presenza in centro area di Carlini completamente smarcato. Queste sono le cose che fanno la differenza tra i calciatori, scegliere la cosa giusta da fare.
Lettura pienamente condivisibile
La migliore prestazione della stagione, anche grazie al diverso approccio tattico e mentale, non più timoroso e rinunciatario (come ad es. a Catania ) ma aggressivo e determinato.
ottima lettura e secondo me l’inserimento di Porcino facendo scorribande a sx ed Evacuo a pressare sugli attaccanti ha spaccato la partita
PER L’ENNESIMA VOLTA CI E’ STATO NEGATO UN RIGORE SOLARE ,IN A COL VAR LO AVREBBERO SICURAMENTE DATO , MA ANCHE AD OCCHIO NUDO . ORA SPEZZEREMO LE RENI ALLA SCASSERTANA CHE ALL’ANDATA CON LA COMPLICITA’ DELL’ARBITRO CARELLA DI BARI , CI HA IMPOSTO LO 0-0 . PERDITE DI TEMPO CONTINUE NON SANZIONATE E BEN 3 RIGORI NEGATI : UN FALLO DI MANO IN AREA SPOSTATO POCO FUORI AREA . CHE SI RICORDINO I NOSTRI DI QUESTE NEFANDEZZE PERPETRATE AI NOSTRI DANNI . SENZA CONTARE POI LA VICENDA CUPPONE ……
Lo diciamo che al Foggia mancavano almeno 4 uomini importanti… Altrimenti facciamo delle errate valutazioni.
Tuttavia, vedremo se sarà così alla prossima trasferta (Palermo).
Sempre forza giallorossi
La differenza?? Si è giocato a calcio squadra sempre compatta mai palloni tolti frettolosamente dsi piedi e finalmente 0 lanci a spaccare la squadra in due tronconi!!! Riflessioni dopo palermo evdopo pagani la squadra sembra un altra…. perché solo dopo le figuracce???
…appunto visto che a livello tecnico è più difficile valutare di sicuro si nota la differenza di grinta e impegno dopo un ritiro o un cazziatone
Questa era la vera situazione di partenza del Foggia di sabato:
“Il Foggia di Marchionni è alle prese con assenze pesanti (Dell’Agnello, D’Andrea, Aramini e Anelli), mentre Curcio, Rocca e Del Prete, reduci da problemi muscolari, partono dalla panchina”.