Solito serpentone colorato di giallorosso sulla corsia nord dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria.
Le vetture piene di tifosi si stanno dirigendo verso Nocera Inferiore.
I caroselli festosi sorprendono gli ignari viaggiatori della domenica.
Anche dal Centro Nord Italia si notano spostamenti “giallorossi”, diversi pullman provenienti da Milano, Genova, Bologna, Firenze e Roma muovono verso la ridente cittadina campana. intanto nell’anticipo è stata emessa nel corso dellâover time, sia allâandata sia nella gara di ieri, la condanna di esclusione del Brindisi dai play- off. Di converso esulta lâAcireale che, ad onor del vero, soprattutto per quanto espresso ieri, ha dimostrato di meritare la qualificazione alla finale. Specie per quanto fatto vedere nel corso della prima frazione di gioco.
Il Brindisi, dal canto suo, ha davvero poco da rimproverarsi: può imprecare, prendersela con la sfortuna. Anche se la squadra di Giorgini deve fare ammenda per quella sorta di confusione mentale che ha concesso ai siciliani modo e spazio per andare a segno indue occasioni. La prima volta con Ventura ( al 26â del primo tempo), che di testa ha sfruttato alla perfezione un cross di Russo ( il migliore della sua squadra), poi ( al 46â, ancora un recupero letale per il Brindisi) con Anastasi, servito alla perfezione da Delle Vedove.
Eppure il Brindisi aveva iniziato davvero bene: grande ritmo di gioco e primo vantaggio firmato da bomber Francioso che, di testa, ha concluso in maniera perfetta unâazione iniziata da Menolascina e continuata da Orlandini ( splendido il suo traversone). Subite le due reti dallâAcireale, i pugliesi danno prova dâorgoglio nel secondo tempo, nel corso del quale impensieriscono più volte il portiere avversario Pavarini.
Dopo soli cinque minuti Francioso è atterrato in area dal difensore siciliano Lo Monaco: lâarbitro Marelli non può non fischiare il calcio di rigore.
Sul dischetto va lo stesso centravanti che rimette in parità le sorti della gara. Il pari non può bastare ai pugliesi che spingono ancora di più il pedale sullâacceleratore. E quattro minuti dopo il 2- 2 è Corona ad andare a segno , girando di destro in rete il pallone lanciatogli, dalla linea dellâout, da Calabro.
A quel punto sembrava fatta per il Brindisi. E invece, al terzo minuto ( dei cinque concessi), ecco la frittata che costa la finale: dallâangolo batte Delle Vedove, la difesa respinge male, il pallone finisce sui piedi di Ventura che, da fuori area, infila lâangolo destro della porta di Adami. La festa è tutta siciliana. E l’impressione è che la compagine granata ha già prenotato un posto in C1…
Giannantonio Cuomo