Finita la campagna elettorale nelle segreterie dei partiti si tirano le somme, ed anche tra la cittadinanza è aperto il confronto per l’analisi del voto. Lasciando da parte valutazioni in positivo o in negativo sulle performance individuali, possiamo archiviare questa ultima campagna elettorale nel senso di un confronto che non ha messo in evidenza particolari criticità, una campagna elettorale civile e democratica, dove il sentire del popolo è stato ampiamente rispettato, tutto sommato nella piena luce e nella correttezza, a parte qualche forse evitabile zona d’ombra. Essenzialmente gli aspetti negativi sono il comportamento istituzionale dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro e la tristezza di alcuni manifesti selvaggi tra l’altro affissi abusivamente negli spazi comunali. Sul primo punto, ci è dispiaciuto ascoltare le parole del governatore Scopelliti che ha esternato il suo risentimento sull’incolpevole sindaco Olivo per la mancata assegnazione di piazza Prefettura per il comizio di chiusura della campagna elettorale. Qualche componente dell’esecutivo, riconducibile ai compagni di “Catanzaro nel Cuore”, avrà pensato che era una “mandrakata” sbarrare tutte le piazze al centrodestra per riproporre nel centro cittadino una specie di “chiusura piccante” con spettacoli e musicanti sparsi un po’ dappertutto. Si parla di piazze prenotate da mesi e sarebbe interessante sapere da chi e per fare cosa. Alla fine a Scopelliti è toccata piazza Duomo. Il fatto più disdicevole è che il sindaco (incolpevole) di Catanzaro, abbia dovuto negare la piazza al collega di Reggio: sarebbe bastato fare un regolare sorteggio, perché è vero che il centrodestra aveva indicato l’opzione piazza Duomo, ma è altrettanto vero che sotto varie sigle il centrosinistra avesse prenotato ogni angolo della città. Comunque, grazie ai difensori del campanile, vedi i compagni di CNC, un primato il capoluogo l’ha perso, quello dell’ospitalità. Detto questo passiamo ai manifesti selvaggi: una piaga vera per la nostra città, nessun rispetto per gli spazi riservati, centinaia di affissioni abusive assolutamente bipartisan, con il triste primato del movimento “Catanzaro nel Cuore”. Pensiline, pali della luce, spazi pubblicitari imbrattati con i manifesti dei compagni di CNC, quelli che dicono di amare la città l’hanno mortificata e martoriata come nessun altro e cosa ancor più clamorosa è il fatto che i compagni di CNC non hanno pagato la tassa di affissione affiggendo abusivamente i loro manifesti negli appositi spazi comunali. Adesso siamo curiosi di sapere chi pagherà le multe per i manifesti selvaggi ed abusivi, che arriveranno senza alcun dubbio, al movimento “Catanzaro nel Cuore”, che vanta il triste record delle infrazioni in questa campagna elettorale. Rispetto delle regole, decoro urbano, amore per la città, e tanti altri, sono stati i cavalli di battaglia dei compagni di CNC per conquistare un posticino al sole; oggi la collettività si è resa conto da chi è stata amministrata Catanzaro per questi quattro anni. Jamma’ ja’, a cangiamu sta’ città? Tra poco più di un anno la città avrà l’opportunità di mandare a casa questi giovani-vecchi “compagni” di Catanzaro nel Cuore.
Catanzaro 02.04.2010
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE – IVAN CARDAMONE
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE E COMUNALE – SERGIO COSTANZO