La ‘ndrangheta vuole uccidere il figlio di un magistrato simulando un incidente stradale.
Lo ha scritto un detenuto condannato per narcotraffico, in una lettera inviata nei mesi scorsi ai carabinieri di Locri. Sulla vicenda, di cui scrive oggi il Garantista, c’è il massimo riserbo.
L’unica cosa che trapela è che sono in corso indagini per accertare la veridicità della segnalazione fatta, evidentemente, in base a quello che il detenuto avrebbe sentito in carcere.
L’uomo non è un collaboratore di giustizia. Nella lettera, secondo quanto scrive il Garantista, non si fa il nome del magistrato che sarebbe finito nel mirino della ‘ndrangheta. (ANSA).