Intervistiamo

Fidelis Andria-Catanzaro 2-1: le pagelle

Scritto da Redazione
La quarta sconfitta consecutiva al termine di una prestazione scialba non può che coincidere con voti negativi. Riggio il peggiore, Maita abulico, Infantino irritante. A Pancaro il compito di compiere scelte importanti per risollevare una squadra apparsa in caduta libera
 

1) NORDI –  Il nuovo gioco di Pancaro lo coinvolge anche nelle giocate con i piedi e quando è chiamato in causa dai compagni se la cava discretamente. Non deve compiere miracoli ma nonostante ciò incassa due gol. Sul primo può fare poco, il secondo è l’ennesima topica della difesa sugli sviluppi da palla inattiva con traversone  che arriva nel cuore dell’area di rigore. Lui rimane fra i pali quando forse potrebbe uscire, respinge la prima conclusione ma non può nulla sulla respinta. VOTO 5,75

2) NICOLETTI – Non è più il Nicoletti impacciato degli esordi. Nonostante la sua non sia una prestazione che resterà negli annali, cerca di fare qualcosa sulla corsia di competenza. La sua intesa con Falcone non è proficua, ma recrimina soprattutto su un assist mancato da Infantino che gli avrebbe spalancato la corsa vero Maurantonio. VOTO 5,75

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5) MAITA – Nelle intenzioni del tecnico, da lui deve passare il gioco delle Aquile. Finisce per disputare una gara abulica, nettamente al di sotto delle sue capacità. Non alza il ritmo né fa girare il pallone con profitto. Appare poco concentrato nei momenti topici, si perde Quinto (in probabile fuorigioco) nell’azione del vantaggio andriese e dopo Polidori contro il Trapani è la seconda volta in due domeniche. VOTO 5

7) ZANINI – Schierato ancora una volta nel ruolo di terzino destro nella difesa a quattro, nel corso del primo tempo si dedica di più al contrasto. Leggermente meglio nella ripresa quando cerca di appoggiare la manovra e alcuni cross invitanti sono facilmente neutralizzati dagli arcigni centrali dell’Andria perché l’attacco del Catanzaro è nullo. VOTO 5,5

9) INFANTINO – Ingaggia un duello maschio con Abruzzese il quale lo sovrasta su ogni pallone privandolo di rifornimenti. Solo nella ripresa riesce a girare verso la porta un cross basso di Letizia, per il resto sbatte contro il muro della difesa di casa. Irritante quando si lancia in contropiede e sceglie di proseguire per vie centrali piuttosto che favorire Nicoletti che sarebbe stato libero di calciare in porta. Stessa identica cosa aveva fatto domenica scorsa con Letizia e Falcone. Dall’acquisto più importante della campagna estiva ci si aspetta lucidità ed esperienza in un frangente così delicato. I grandi attaccanti segnano e fanno segnare.   VOTO 5

10) CUNZI –  Schierato a sorpresa sulla destra nel trio d’attacco, cerca di dare vivacità alla manovra. Ci riesce a sprazzi perché la squadra non lo aiuta. Ha il piede caldo su palla inattiva e non a caso dal suo corner arriva il pari dei giallorossi. VOTO 5,5

11) MARIN  – Non entra mai in partita, non è mai sul pezzo ed è poco lucido quando ha il pallone fra i piedi. Gli manca anche la sua dote migliore, la grinta, e non lascia tracce nel gioco offensivo del Catanzaro. In occasione della prima rete perde palla in anticipo in fase di possesso e in una zona del campo letale. VOTO 5

13) GAMBARETTI – Uno dei pochi positivi e non solo per il goal. È l’unico ad interpretare la partita con la grinta che serve in particolari occasioni. Provvidenziale un suo recupero su Lattanzio nel primo tempo. VOTO 6,25

17) RIGGIO – Schierato da centrale di difesa in coppia con Gambaretti, disputa un primo tempo da incubo e viene giustamente sostituito ad inizio ripresa. Croce e Lattanzio, non proprio due fulmini di guerra, gli fanno vedere i sorci verdi ogni volta che si affacciano dalle sue parti. La marcatura tenuta in occasione del primo gol subito dal Catanzaro non si vede neanche nei campi di parrocchia. VOTO 4

19) ONESCU – Si dedica prevalentemente al contrasto ma soffre chiaramente quando è costretto ad impostare l’azione. Tanta volontà e impegno ma poco costrutto nel complesso. VOTO 5,5

28) FALCONE –  Largo a sinistra nel primo tempo è come se non stesse giocando. Quasi sempre fuori dalla manovra. Meglio nella ripresa, in particolare quando dalle sue parti arriva Sabato in soccorso. Pennella al centro qualche pallone interessante ma predica nel deserto. VOTO 5,5

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18) LETIZIA – Entra nella ripresa in luogo di Cunzi. Non gli manca l‘impegno, ma dalle sue parti Papagni raddoppia e triplica la marcatura. Mette un bel pallone nel mezzo che Infantino non sfrutta a dovere, poi sul finale si avventa su un traversone cercando un colpo di testa che non è la sua specialità. VOTO 5,5

17) DI NUNZIO – Entra nella ripresa e non sfigura, sicuramente meglio di Riggio ma rimane la solita macchia sulla rete a palla inattiva. VOTO 5,5

20) SPIGHI – Cerca di dare  dinamismo e vivacità ma può fare davvero poco, specie quando le maglie dei pugliesi si chiudono a difesa del risultato. VOTO 5,5

3) SABATO –  l’uomo più in forma eppure Pancaro lo fa partire dalla panchina. Sono tanti i palloni che gioca portandoli avanti e cercando il traversone nel cuore dell’area di rigore. Con la sua entrata trova giovamento anche Falcone. VOTO 6

MISTER PANCARO – Riconferma il 4-3-3 dell’esordio col Trapani e fa partire Cunzi dal primo minuto per fornire alla squadra quel pizzico di esperienza in più.

La squadra tenta di giocare a calcio ma non si adegua al clima imposto dall’Andria che gioca all’arma bianca consapevole della posta in palio. Pur essendo i pugliesi inferiori tecnicamente, riescono a mettere alle corde un Catanzaro remissivo e poco propenso al sacrificio.

La manovra risulta sin dall’inizio lenta e macchinosa. Emblematico il solito mancato assist di Infantino al compagno piazzato meglio. Sinonimo del fatto che chi scende in campo non ha forse compreso che bisogna lottare ed essere pratici.

Il tecnico cerca di dare più sicurezza alla difesa e più sostanza all’attacco immettendo subito due innesti a inizio ripresa. I risultati non sono quelli sperati. Gli undici scesi in campo continuano a specchiarsi e mancano di furbizia e cattiveria. Il solito gol su calcio piazzato chiude di fatto la partita.

Il mister fa bene a non accampare alibi perché sarebbe troppo facile. Ha accettato la sfida e dovrà essere lui a tirare fuori qualcosa per dare un’identità a una squadra che appare in disarmo, che scende in campo con belle promesse alla vigilia e poi si sfalda alle prime difficoltà.

Al mister l’arduo compito di far comprendere ai suoi la delicatezza del momento e la necessità di uscire con urgenza dal tunnel nel quale ci si è cacciati. Magari chi non è stato titolare fino ad oggi può dare di più di chi in questo momento si sente arrivato o appagato.

Valotti, Cason, De Giorgi, Badjie, Van Ransbeeck, Corado e lo steso Sabato, ad esempio, magari non saranno grandi nomi come quelli che hanno giocato sino ad oggi, magari non  saranno ideali per il credo di gioco che ha in mente il mister, ma adesso bisognerà puntare soprattutto su uomini disposti a lottare, su chi ha voglia di mettersi in mostra e non su chi continua a pavoneggiarsi vivendo di rendita e di contratti assicurati. VOTO 5,5

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14 Commenti

  • Valotti, Cason, De Giorgi, Badjie, Van Ransbeeck, Corado e lo steso Sabato, ad esempio, magari non saranno grandi nomi come quelli che hanno giocato sino ad oggi, magari non saranno ideali per il credo di gioco che ha in mente il mister, ma adesso bisognerà puntare soprattutto su uomini disposti a lottare, su chi ha voglia di mettersi in mostra e non su chi continua a pavoneggiarsi vivendo di rendita e di contratti assicurati…………..CONCORDO PIENAMENTE !!!<br />

  • La difesa e’ stato il punto debole dall’inizio campionato. Invece di far arrivare dei buoni centrali come c’e’ l’hanno tutte le altre squadre , qualcuno si e’ preoccupato piu’ dell’attacco.<br />
    Il Sig. Riggio purtroppo non e’ di categoria ma gli auguro lo stesso buona fortuna.<br />
    Adesso bisogna lavorare sulla testa dei giocatori e su chi ha voglia di lottare.

    • Ricordiamoci che Sabato era stato tenuto fuori dal gruppo e dall’organico per tutto il periodo del girone di andata in quanto non idoneo per le sue caratteristiche al gioco della squadra ed alle idee del grande ns. DG.<br />
      Per me allo stato attuale è uno indispensabile per le sue giocate e i suoi cross confronto ai suoi compagni.- L’avessimo avuto a disposizione ed impiegato meglio nel girone di andata, f o r s e ,qualche goal in più l’avrebbero fatto questi poveri e miseri attaccanti che abbiamo scelto. Attaccanti imbecilli che abbiamo, se cosi’ possiamo definirli e considerarli. E saper bene a mi riferisco con speciale modo ai Falconi ed Infantino che non sono due belle bufale scelte e volute dai ns. esperti tecnici DT e DG.

  • Con la porta dei play aut molto vicina penso che sia il momento del CORAGGIO. Occorre far giocare, cosa che predichiamo da molto tempo, gente che ha voglia di mettersi in mostra e lottare. Infantino è il primo che deve stare in panchina, la difesa che ha perso (Sirri) l’uomo dei recuperi e della grinta (anche troppa certe volte) ora deve giocare più coperta possibile. Io oserei azzardare un 5-3-2, con Di Nunzio-Gambaretti- Riggio (lo stimo anche se ha avuto una giornata da incubo) o Cason al centro-Sabato e uno tra Sape o De Giorgi come terzini. A centrocampo scelte quasi obbligate, ma in attacco proviamo Valotti e/o Corado, in partita abbiamo vari cambi a disposizione, escluso Infantino che invece di aiutare ci SDERRUPA.

    • Allo stato attuale Sabato e Cunzi debbono giocare come pure Di Nunzio.- Non abbiamo molte scelte.<br />
      Peccato aver mandato via, ad ogni costo, e non si sa il motivo bene quel PRESTIA che ci avrebbe fatto ora molto comodo per non dire la campagna invernale deficitaria e da incubo fatta. Questi sono i grandi tecnici che credono di capire il calcio.<br />
      Speriamo, comunque di salvarci ed iniziare una nuova era.

  • Parlaiamo ancora qualche elemento e bravo per il cz!! Ma scherziamo…! Sabato riggio di nuzio maiata nicoletti nordi sepe degiorgi onescu letizia falcone gambaretti sono giocatori mediocri MEDIOCRI. Una squadra che subisce 40 gol è scarsa.

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