Catanzaro News La Striscia

Festa al “Ceravolo”, abbattuto lo Spezia

Scritto da Ivan Pugliese

All’esordio nel suo stadio il Catanzaro travolge i liguri dopo un rigore parato da Fulignati. Domenica a Padova contro il Lecco

Doveva essere una serata di festa per il nuovo “Ceravolo”, si è trasformata in una notte di delirio a tinte giallorosse. Il Catanzaro dimostra di saper giocare a calcio, di saper soffrire durante le folate di una squadra appena retrocessa dalla serie A, di saper sfruttare e leggere i momenti della partita. Il risultato è un 3-0 insperato alla vigilia che esalta il popolo giallorosso e lancia i ragazzi di Vivarini nei quartieri alti della classifica, sia pur dopo sole tre partite e con tante gare rinviate.

La festa di Catanzaro

È la terza giornata di serie B, ma è la prima al “Ceravolo” dopo l’esilio nel deserto di Via del Mare a Lecce per la sfida contro la Ternana. Alle 18:30 si aprono i cancelli dello stadio rinnovato dai lavori estivi, ma già da tre ore il piazzale della biglietteria è stracolmo di tifosi. Bambini, donne, anziani, giovani vogliono godersi una giornata a suo modo storica. E colorano la piazza di giallorosso con le loro sciarpe, con gli stendardi e le bandiere. Un’ora e mezza prima della sfida, gli Ultras arrivano allo stadio in corteo intonando i loro cori. Il piano di viabilità messo a punto dall’Amministrazione (la “zona giallorossa”, il piano parcheggi, le navette) sembra funzionare e non si segnalano criticità né in fase di afflusso né in quella di deflusso.

Pienone al “Ceravolo”

Finalmente il Catanzaro è tornato nel calcio che conta, e l’ambiente fuori dallo stadio fa rivivere a tanti i tempi della A, quando per assistere alla partita bisognava arrivare con largo anticipo al “Ceravolo”. Alla fine lo stadio è quasi esaurito per i settori di casa: 12.196 spettatori, di cui una cinquantina provenienti da La Spezia e sistemati in curva Mammì. Proprio il settore ospiti, l’unico con ampi spazi vuoti, dovrà essere una delle priorità future per renderlo funzionale e utilizzabile anche dai tifosi di casa. Un settore di circa duemila posti non può essere riservato a tifoserie che, nella stragrande maggioranza dei casi, non superano le 100 unità. Il “Ceravolo” è uno spettacolo affascinante quando inizia a riempirsi, con il contrasto delle luci, la luna piena e i suoi sgargianti colori giallorossi. La carica dagli spalti è straripante, quando il Catanzaro entra in campo per il riscaldamento. La sensazione che l’ambiente carichi ancor di più i ragazzi di Vivarini è palese.

La forza dell’avversario

È uno Spezia favorito per la vittoria del torneo quello che si presenta al “Ceravolo”. Rosa di tutto rispetto, con tanti calciatori che hanno fatto la serie A sia in Italia sia nei campionati esteri. La squadra di Alvini, tra l’altro, arriva più riposata rispetto al Catanzaro. Infatti, gli spezzini hanno disputato la loro ultima partita dieci giorni fa, pareggiando 3-3 a Bolzano contro il Sudtirol. Il Catanzaro arriva dalle fatiche di domenica contro la Ternana a Lecce. Vivarini sa bene che in questa fase, quando la preparazione è agli inizi, la condizione atletica conta molto e schiera una formazione accorta, con qualche nuovo innesto per affrontare la corazzata bianconera.

Volti “nuovi” giallorossi

In difesa c’è l’esordio dello sloveno Krajnc. Pontisso è l’altra novità sulla mediana al posto di Verna e accanto a Ghion. Sounas prende il posto di Oliveri. Biasci e il recuperato Iemmello compongono il duo d’attacco. Una sorta di 3-5-2 con l’ex Situm (l’altro ex della partita è Iemmello con una presenza in B con la maglia dei liguri) che, nella fase di non possesso gioca sulla linea dei difensori e in quella di possesso avanza sulla linea mediana cercando spazio all’interno del campo. Anche nello Spezia c’è qualche novità nel 4-3-3 proposto. Bastoni è il titolare della corsia di sinistra perché Reca è infortunato. Cassata e Kouda (avversario del Catanzaro con il Picerno nella passata stagione) dall’inizio sono le altre novità.

San Fulignati

Sulle ali dell’entusiasmo trasmesso dalla folla, nei primi quindici minuti il Catanzaro gioca alla pari con i quotati avversari. La differenza di qualità non si vede. Poi lo Spezia, in favore di vento, alza il baricentro e cerca di mettere in difficoltà i calciatori giallorossi pressando alti a partire dai tre attaccanti. Il recupero delle seconde palle, con lo Spezia più avanzato, è tutto a favore dei calciatori bianconeri. Il Catanzaro però non si scompone e cerca sempre di giocare, senza arretrare il baricentro. Su un rinvio lungo di Dragowski, portato dal vento, la linea dei difensori catanzaresi non si alza correttamente. Proprio Kouda trova il corridoio per inserirsi e calciare verso Fulignati. Il contrasto di Brighenti avviene dopo che l’attaccante ha già calciato in porta, ma per l’arbitro è rigore. Il VAR conferma, valutando solo se il calciatore fosse in posizione regolare al momento del passaggio ricevuto. Sul dischetto va Moro. L’ex infallibile rigorista del Catania, già avversario del Catanzaro nel torneo 2021/22, si fa ipnotizzare da Fulignati che si tuffa sulla sua sinistra e intercetta parando in due tempi la conclusione. Il “Ceravolo” esplode, il Catanzaro si riversa in avanti cercando sulle ali dell’entusiasmo di fare male allo Spezia e si procura un angolo, poi è Muhl a chiudere in diagonale un’iniziativa giallorossa. Lo Spezia torna a giocare ma pericoli veri non ne crea. A fine primo tempo nel recupero si conterà una sola conclusione di Antonucci in diagonale ma Fulignati respinge senza problemi.

Il vento del Catanzaro

Si riparte senza cambi e lo Spezia, incurante delle condizioni del vento contro, inizia come aveva fatto per gran parte della prima frazione. Un’imbeccata di Bandinelli per Moro che non aggancia sarà l’ultimo squillo della squadra di Alvini. Tre minuti dopo, al 52′, Scognamillo sulla trequarti vince un contrasto e cede il pallone a Vandeputte. Il belga allarga sulla corsia di sinistra per Biasci che ha campo per andare verso l’area avversaria, accentrarsi e trafiggere con un destro rasoterra Dragowski. Il “Ceravolo” adesso è una bolgia. Il Catanzaro si carica e diventa padrona del campo. Ritrova le sue classiche giocate, con lo Spezia in balia di quell’avversario che forse aveva troppo sottovalutato. Sospinto dal vento, un piazzato di Vandeputte nel cuore dell’area di rigore, fra un nugolo di avversari, trova la gamba di Nikolaou che buca il proprio portiere. È doppio vantaggio per i giallorossi all’ora di gioco. Vandeputte con un tiro a giro potrebbe segnare la terza rete, poi è Bastoni a salvare la sua squadra su un’ennesima pericolosa ripartenza.

Pompetti apre la festa

Al 72′ Pompetti da trenta metri segna un gol bellissimo con un fendente mancino a incrociare che batte sul palo di sinistra e si deposita in rete. In 21 minuti il Catanzaro ha asfaltato lo Spezia. In totale controllo i giallorossi gestiscono la partita fino alla fine e potrebbero siglare il poker. Ma basta e avanza così. La festa può continuare al triplice fischio finale, allo stadio e nel piazzale. I cambi di Vivarini anche questa volta sono stati importanti. Oliveri (espulso nel recupero per un fallo di reazione) per Sounas, Pompetti per Pontisso, Donnarumma e D’Andrea per Iemmello e Biasci, Verna per Ghion hanno dato tutti il loro contributo. Una vittoria chiara, tre punti importantissimi sulla strada della salvezza perché conquistati contro una delle candidate alla promozione. Le vittorie aiutano e danno autostima e consapevolezza dei propri mezzi. Le categorie esistono e i valori dei più forti sono indiscutibili. Ma con l’organizzazione di gioco, la consapevolezza e la convinzione nei propri mezzi, un allenatore (Vivarini) che sta dimostrando tutto il suo valore e l’entusiasmo della piazza tutto può accadere.

A Padova contro il Lecco

Adesso non c’è tempo di gioire perché si torna all'”Euganeo”, dove tutto è cominciato. Non sarà un playoff e non ci sarà il Padova. Domenica alle 18.30, il Catanzaro affronterà il Lecco che ieri ha vinto la sua battaglia giudiziaria estiva ed è stato definitivamente ammesso in serie B. I lombardi non hanno ancora giocato partite ufficiali e sono ovviamente un cantiere aperto. Ma hanno un entusiasmo simile a quello del Catanzaro per un ritorno in B storico. La vittoria dei giallorossi contro lo Spezia dimostra che la serie B è un campionato in cui può succedere di tutto. La squadra di Vivarini ne è consapevole e vorrà dimostrare continuità. I progressi di un percorso iniziato il 5 dicembre 2021, in un Catanzaro-Foggia 2-0 sono sotto gli occhi di tutti. Oggi Catanzaro si è svegliata felice: dopo 35 anni la classifica parla dei giallorossi di nuovo sul tetto della Calabria.

Autore

Ivan Pugliese

2 Commenti

Scrivi un commento