Rassegna stampa

Ferrigno spinge il Catanzaro

Il leader della squadra giallorossa mostra grande ottimismo per la finale promozione con l’Acireale
La società punta a un intero settore da 2300 posti

Il leader della squadra giallorossa mostra grande ottimismo per la
finale promozione con l’Acireale
Ferrigno spinge il Catanzaro
«Abbiamo rispetto dell’avversario, ma siamo consapevoli della nostra forza.
La chiave? Mantenere i nervi saldi»

CATANZARO – Leader, galvanizzatore, trascinatore, autore di gol decisivi.
Di tutto, di più quando ci si riferisce a Fabrizio Ferrigno, «anema
e core», come direbbero i suoi concittadini napoletani, del Catanzaro.
Non per nulla lo chiamano il «sindaco». L’eclettico centrocampista
è anche un dispensatore di fiducia non soltanto ai compagni di squadra,
ma anche ai tifosi. Le sue parole potranno servire a tranquillizzare i supporter
giallorossi in vista della finale play-off con l’Acireale. Parole che sembrano
dettate da presunzione, ma si può essere convinti che Ferrigno non bluffa.
Valuta la situazione, ovviamente dal suo punto di vista. Alla domanda sull’aria
che tira nella squadra in questi giorni di vigilia del primo round della finale,
risponde con un pizzico di ironia: «Una bell’aria, tant’è che la
respiriamo a pieni polmoni. Scherzi a parte – ha aggiunto – si sente
il clima di una finale, con la squadra che ha la consapevolezza che domenica
ad Acireale andrà a giocarsi una fetta di promozione, ma senza nervosismo
e tensione. Vogliamo, insomma, stare tranquilli e sereni, com’è successo
la settimana scorsa». Volerlo è un cosa, metterlo in pratica è
un’altra di fronte all’importanza di un evento che non c’è bisogno di
sottolineare. Pronta la replica del «guerriero» giallorosso: «Dobbiamo
riuscirci. Se qualcuno nella squadra non ce la farà, ci penseranno i
più esperti a tranquillizzarlo». – Come si può riuscire
a evitare la tensione di fronte ad un evento rilevante per i tifosi e per la
città? «Come ho detto dobbiamo mantenere i nervi saldi, sapendo
che la giusta tensione può essere un nostro punto di forza insieme alle
nostre potenzialità. Il tutto senza sottovalutare l’avversario».
– Avete incontrato l’Acireale due volte in campionato, ma i valori tecnici
e agonistici non hanno fatto pendere il piatto della bilancia né dall’una
né dall’altra parte. Due, infatti, i doppi zeri. Ma adesso l’Acireale
sembra cambiato e in meglio. «Anche il Catanzaro è diverso, come
ha dimostrato nel finale di campionato e anche nel primo turno dei play-off.
In effetti, è migliorata la squadra siciliana prima con l’inserimento
nella griglia play-off, poi nelle due partite delle semifinali dando scacco
matto al superfavorito Brindisi. Francamente mi ha sorpreso. Peraltro nelle
due partite contro il Brindisi ha segnato tanti gol, mentre in campionato non
si era prodotto brillantemente sul piano offensivo». Un attimo di pausa
prima di aggiungere: «È proprio vero che il campionato è
una cosa, i play-off e i play-out un’altra. L’esempio in negativo è il
Brindisi che sembrava dovesse centrare l’obiettivo – e con una certa facilità
– nella coda del campionato». Ma tornando all’Acireale, abbiamo
chiesto se l’ottimismo per il doppio confronto non sia forzato. Scherzando,
Ferrigno ha risposto: «Vorrei replicare come disse Pier Capponi: voi suonerete
le vostre trombe, noi le nostre campane. Abbiamo rispetto dell’avversario, però
siamo consapevoli della nostra forza. E allora vedremo cosa ne verrà
fuori, anche se io sono ottimista. Nello spogliatoio ci stiamo ripetendo che
dopo essere arrivati sino a questo punto, e magari a sorpresa, vogliamo andare
avanti». Ferrigno, quindi, si è detto dispiaciuto dell’assenza
dell’infortunato Corazzini ad Acireale: «Era uno dei più in forma
della squadra. E allora abbiamo un motivo in più per dare il massimo,
mentre sono certo che chi lo sostituirà farà per intero il proprio
dovere». Ferrigno e i compagni ieri hanno rispettato allo stadio i due
abituali appuntamenti del mercoledì. Tutti hanno dimostrato di stare
bene fisicamente. Oggi altrettanto consueto collaudo sulla palla. Da parte sua
la società ha indetto per oggi una conferenza stampa per il varo della
campagna abbonamenti per il prossimo campionato. Una mossa che appare come una
forzatura nel momento in cui i tifosi pensano alla finale play-off e, quindi,
alle sorti future della squadra. Evidentemente i dirigenti avranno avuto i loro
buoni motivi per anticipare i tempi. Motivi che oggi spiegheranno.

Vito Macrina – Gazzetta del Sud


LA TRASFERTA DEI TIFOSI / La società punta a un intero settore
da 2300 posti

CATANZARO – Tifosi in attesa in città ed in alcuni centri della
provincia. Aspettano notizie circa la disponibilità di biglietti d’ingresso
al «Tupparello» di Acireale che occuperebbero per intero se fosse
possibile. Dimostrano di non nutrire preoccupazioni gli «Ultras ’73»
per la volontà di raggiungere comunque Acireale sostenendo in coro: «Domenica
ci presenteremo al Tupparello». Sono coloro che domenica scorsa hanno
organizzato venti pullman e che si stanno mobilitando per aggiungerne altri
dieci: «Abbiamo ricevuto già da domenica scorsa l’adesione per
la trasferta, ha dichiarato il “capo” dei giovani tifosi, Andrea
Amendola. Stiamo ricevendo richieste per l’allestimento di altri dieci autobus».
Altre organizzazioni collettive di viaggio sono state segnalate alla società
giallorossa da alcuni centri della provincia. E sulla disponibilità di
biglietti ieri era un intrecciarsi di voci. Quella che ha preso più corpo
è relativa alla richiesta della stessa società alla Lega ed all’Acireale
di mettere a disposizione un intero settore (capienza 2.300 spettatori) dello
stadio acese. Il Catanzaro, intanto, ha ottenuto dalla Lega, organizzatrice
dell’incontro, l’equiparazione del prezzo dei biglietti (800) già messi
a disposizione. Ciò dopo che si era deciso di far pagare ai tifosi acesi
4 euro, come in campionato, ed 8 euro ai sostenitori del Catanzaro. Il biglietto
per entrambe le tifoserie costerà invece 8 euro. E ieri si sono messi
in contatto i sindaci di Catanzaro e Acireale su richiesta del primo cittadino
siciliano che ha espresso al collega, Sergio Abramo, la volontà di essere
presente al «Ceravolo» nella seconda partita della finale. Abramo
ha approfittato del colloquio telefonico per investire del problema-capienza
del «Tupparello» il collega. Ad arbitrare è stato designato
Velotto di Grosseto. (v.m.)

Autore

God

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