Gessato blu, camicia bianca e cravatta per Malù Mpasinkatu; t-shirt e scarpe da tennis per Marcelo Zè Maria. Look diverso, ma medesimo modo di intraprendere una nuova avventura, quella sulla panchina e nella stanza dei bottoni del Catanzaro. Nella conferenza stampa di stamani il neo ds e il neo trainer giallorossi si sono presentati alla città e ai giornalisti con un piglio di concretezza e serietà sicuramente confortanti, nonostante la situazione societaria non sia affatto allettante.
E proprio del tema societario e soprattutto delle garanzie economiche si è parlato durante l’incontro odierno, nonostante i protagonisti auspicassero una discussione incentrata più sugli aspetti tecnici che su quelli meramente finanziari.
Gli interrogativi da porre, d’altronde, non potevano essere sottaciuti e l’occasione era sin troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così, tra un “benvenuti a Catanzaro” e un “piacere di conoscervi” arriva un “Ma chi ve l’ha fatto fare?”. Con calma e pacatezza, sia Malù (lo chiameremo così per semplicità) che Zè Maria hanno spiegato: “Non siamo venuti qui alla cieca. Siamo perfettamente coscienti della situazione che il Catanzaro sta affrontando, ma siamo disposti a metterci in discussione in questa piazza perché siamo convinti ci siano le basi per lavorare bene”.
Un fulmine a ciel sereno. Che ci sia sotto qualche trattativa ignota ai più? In effetti qualcosa si muove, non si sa se in direzione sponsorizzazione o cambio societario (ndr: ci sarebbero due multinazionali pronte a investire in tutto 500.000 euro come sponsorship), ma Ferrara conferma tra le righe: “Io sono un uomo abituato a ragionare soprattutto in termini di bilancio, ecco perché la mia funzione, che più che di presidente è di amministratore di controllo, non può prescindere da questa linea guida. Il progetto che abbiamo inteso affidare al duo Malù- Zè Maria, quindi, si inquadra in questo contesto e in quello che potrebbe avvenire in futuro”.
Ancor più chiari Malù e Ze Maria: “Siamo stati contattati dall’avvocato Cellini e dal signor Francesco Salerno: loro sono la nostra garanzia perché sappiamo stanno lavorando a qualcosa di cui presto la società renderà conto con una conferenza stampa dedicata all’argomento”.
Insomma, stando a quanto dichiarato in conferenza stampa oggi in tema economico-societario, si può riassumere quanto segue:
1) il progetto della linea verde continuerà, “senza mandare allo sbaraglio i nostri giovani, ma inserendoli in un contesto organizzato”, come ha spiegato Ferrara;
2) Malù e Zè Maria sono “anche un’operazione d’immagine, per restituire al Catanzaro un appeal più consono al suo blasone, dopo anni di continue umiliazioni” (ancora parole di Ferrara);
3) l’ingaggio del duo (a dire il vero un trio, visto che c’è anche il vice di Zè Maria, Di Pierro) s’inquadra in un progetto “garantito” da qualcuno di cui al momento non si conosce né l’identità né tantomeno le intenzioni: che sia uno (o più) sponsor o addirittura qualcuno interessato a rilevare il pacchetto azionario di controllo del Catanzaro, non è ancora dato a sapersi con certezza. Certo è che dalle parole dei diretti interessati qualcosa si sta muovendo e se andrà a buon fine, il tutto sarà divulgato al più presto in una conferenza stampa.
Parlando di calcio, infine, Malù ha chiaramente specificato come non si farà “prendere per il collo da nessuno: di giocatori ce ne sono talmente tanti in circolazione che non c’è alcuna fretta di chiudere operazioni troppo onerose per le casse societarie. Ogni operazione, poi, sarà studiata di concerto con il mister che avrà sempre l’ultima parola sui giocatori da contrattualizzare. Da parte mia posso solo dire che, usando un gergo ippico, cercherò di portare a Catanzaro dei cavalli e non dei ciucci. Voglio dei ragazzi che siano motivati, ecco perché sin da subito affronterò i problemi relativi ad alcuni giocatori che mi è stato riferito siano scontenti (Mosciaro e Di Maio, ndc): se saranno motivati, non vedo perché non debbano rimanere”.
Red