FEDERALISMO: Incontro Loiero Calderoli, le proposte discusse

Federalismo e Meridione. Elementi di cui hanno ampiamente discusso oggi il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli e il presidente della regione Calabria Agazio Loiero nel corso di un incontro, giudicato “positivo”, svoltosi questa mattina a Catanzaro. Accompagnato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Aldo Brancher, l’esponente leghista è stato ricevuto a Palazzo Alemanni dal governatore e dal suo vice, Domenico Cersosimo. Durato una quarantina di minuti, il vertice ha fatto segnare un altro passo avanti alla bozza che Calderoli ha già sottoposto all’attenzione degli enti locali, perché possa cominciare il suo iter legislativo. In nome di quel “federalismo per unire” di cui tanto ha parlato negli ultimi mesi, Loiero ha consegnato al ministro Calderoli una proposta in sei punti perché possa essere integrata al disegno di legge in preparazione. Tutte proposte, a eccezione di una, relativa alla condivisione dei dati economici e finanziari, che “sono già il contenuto del disegno di legge nell’elaborazione che ha avuto nel mese di agosto”, come ha sottolineato lo stesso Calderoli in conferenza stampa, al termine dell’incontro, definendo Loiero “il simbolo dei presidenti delle regioni del sud”, perché espressione di “sensibilità che vengono dal Mezzogiorno”. Nel merito, il governatore calabrese ha chiesto che vi sia “una piena condivisione di tutti i dati economici e finanziari”, che presuppone da parte del governo “una verifica quantitativa degli effetti del meccanismo della perequazione alla capacità fiscale applicata su queste funzioni non fondamentali”. Punto questo su cui il ministro ha espresso riserve.


La seconda proposta della regione riguarda l’idea che il fondo perequativo debba essere, “come prevede la Costituzione, gestito dallo stato”. Non solo, “deve avere carattere di piena trasparenza e certezza, eliminando qualsiasi connotazione di carattere orizzontale, cioè di trattativa tra regioni”. La terza proposta riguarda modifiche al meccanismo proposta dal governo per funzioni essenziali in materia di sanità, istruzione e assistenza, che “favorirebbe alcune regioni con capacità fiscali superiori alla media, le quali otterrebbero entrate compartecipate che, con l’aggiunta delle entrate proprie, sarebbero superiori al volume delle spese necessarie per finanziare il costo “standard” delle prestazioni”. La proposta è “riprendere l’indicazione della Conferenza delle regioni che propone di individuare l’aliquota di compartecipazione al fondo in quella della regione più ricca, invece dell’aliquota media di tre regioni”. La quarta proposta di Loiero riguarda la “normativa relativa alle funzioni diverse da quelle essenziali”. Citando alcune ricerche e lavori svolti da Corte del Conti, Svimez e Regione Calabria, Loiero ricorda che “indicano univocamente come l’applicazione del meccanismo della perequazione della capacità fiscale provocherebbe una diversa ridistribuzione interregionale della spesa nei settori agricoltura, turismo, attività produttive, cultura, commercio, ambiente, tutela del territorio, che rappresentano circa il 25-30 per cento del bilancio di ogni regione: i trasferimenti si ridurrebbero al Sud con vantaggio delle regioni del centro nord”. La quinta osservazione al vaglio di Calderoli riguarda la fiscalità di vantaggio per “favorire le attività produttive localizzate nelle regioni più povere”. Ma, avverte il governatore, occorre porre in essere “tutte quelle iniziative tese a far rivedere alla Commissione europea la sua posizione sulle politiche di coesione a favore delle regioni sottosviluppate”.

L’ultima proposta è invece relativa al quinto comma dell’articolo 119 della costituzione che “non tiene realmente conto dei problemi della coesione sociale ed economica dei territori svantaggiati. Vi è un’indistinta considerazione del territorio nazionale e non si mette a fuoco la questione del Mezzogiorno che, nel riflettere la realtà del nostro paese, resta il sostrato ideale e giuridico della norma costituzionale”. Da qui la necessaria “riscrittura integrale del testo, con la previsione di strumenti e procedure che consentano un piano di investimenti pluriennali tesi a ridurre il dualismo Nord-Sud”. Queste le sei proposte della regione. Dal canto suo, Calderoli ha ricordato la logica che soggiace al provvedimento. “Noi intendiamo proseguire – sulla strada di un federalismo fiscale costituzionale, che garantisca diritti e doveri in tutto il Paese”, ha chiosato. E “soddisfazione” è stata espressa dallo stesso Loiero. “Noi abbiamo lavorato sulla bozza inviata dal ministro, quindi abbiamo fatto sei proposte – ha osservato -. Il fatto che il ministro abbia accettato il senso di cinque e per la sesta si è riservato di fare dei conti più approfonditi, per me è molto importante”.

Fonte Il Velino

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento