Fra le tante norme che regolano il calcio ce n’è una che pur se non scritta in nessun manuale è fondamentale per valutare sia le scelte tecniche di una società sia quelle gestionali.
Si può scrivere, discutere ed esternare qualsiasi cosa ma il campo è l’unico giudice che può sentenziare, perché in questo sport l’unica cosa che conta sono i risultati.
La classifica è poi lo specchio fedele di quanto appena suddetto, ma guardiamola. Ultimi in classifica con soli due punti dopo sei giornate di campionato, 4 goal all’attivo, di cui due su calcio di rigore e uno su azione d’angolo, ben undici subiti, un gioco che non ha mai visto il Catanzaro dominare e i tiri nello specchio della porta avversaria di questo primo scorcio di torneo che si contano sulle dita di una mano.
Un’ostinazione tecnico-tattica su un modulo che sta producendo più danni di quelli preventivati alla vigilia. Nessuno può fregiarsi del titolo di competente calcistico ricordando “l’avevamo detto” perché il pronostico era facilissimo e solo la speranza classica del tifoso teneva e tiene ancora accesa la fiammella.
Sei giornate sono trascorse, si parla ancora di appelli e di ultima spiaggia nella prossima partita.
Però, con obiettività, pur riconoscendo la superiorità della corazzata Catania, se una squadra prende un goal da un assist da fallo laterale battuto sulla linea di metà campo e la diagonale difensiva la deve fare l’esterno del centrocampo che sta dall’altra parte, cosa altro c’è da discutere e da aggiungere?
Questi sono errori che neanche un allenatore di puledri prestato al calcio avrebbe fatto. E non serve infierire perché gli orrori tecnico-tattici sono evidenti e palesi come lo è il vento di Catanzaro.
La squadra è stata costruita male e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. In queste situazioni servirebbe il classico scossone, ma anche questo al momento è una chimera se impera il disinteresse su quanto sta accadendo, cui si aggiunge il chiaro disinnamoramento dei tifosi che sembra quasi pilotato.
Catanzaro ha sempre vissuto di calcio, questo non bisogna dimenticarlo mai. Tanti hanno compreso, rispettato, elogiato e ringraziato chi ha ridato dignità ai nostri colori, ma se quei tanti che non sono mai pochi (vedi ieri i 200 di Catania) stanno rinunciando a seguire i giallorossi significa che il “fare presto” ora è un obbligo.
E’ pur vero che la squadra è stata costruita senza spese folli ma non è questo il punto. Nessuno, dopo l’esperienza della scorsa stagione e dopo il repulisti di gennaio, con la crisi a livello generale, chiedeva il Real Madrid o chiedeva al presidente di dissanguarsi dilapidando il suo patrimonio.
D’altronde era stato già chiaro l’anno precedente (repulisti di gennaio) e a inizio stagione: “salvezza tranquilla, poi quel che verrà vedremo.“
Purtroppo è altresì vero, ecco la prima vera responsabilità, che questa squadra, oltre a essere stata assemblata male e strada facendo, è stata costruita all’incontrario, con la società che sceglie prima l’allenatore, poi il DS che in coppia hanno portato calciatori non adattabili al modulo dell’allenatore (Priola è un esempio, ma possiamo aggiungere Mancuso, Agoridin, Ricci), confermando in ruoli cardine panchinari dell’anno scorso o ragazzi provenienti dalle serie inferiori.
La cosiddetta spina dorsale è stata affidata a un portiere di riserva, a un ragazzino di nome Orchi, a Selvatico che arriva dalla Correggese e a Razzitti, che per quanto bravo, oltre ad essere solo proviene sempre dall’interregionale. E ancora, puntare in un campionato su calciatori come Giampà e Taddei, che per quanto bravi ed esperti in due superano i 70 anni.
Per non parlare poi dei non confermati arrivati lo scorso anno a gennaio. Ghosheh , Zappacosta, Bernardo e Giandonato in questo contesto ad esempio sarebbero stati dei fuoriclasse. E badate bene, anche gli ultimi citati prima di approdare a Catanzaro erano panchinari nelle loro squadre di appartenenza.
Questo, malgrado tutto, in un certo senso rivaluta oggi due soggetti come Ortoli e Sanderra, non certo Marotta e Allegri, che con tutte le loro pecche almeno avevano ricostruito insieme al presidente (quindi questo è un merito) una squadra capace di dare qualche emozione e che poteva avere solo margini di miglioramento.
In nome di un progetto di abbattimento dei costi che abbiamo sempre compreso e rispettiamo, si può notare come non citiamo un Rigione, un Russotto o un Vacca, partiti verso altri lidi ma che avrebbero sicuramente pesato sulle casse societarie.
Gli errori macroscopici visti nelle amichevoli estive erano evidenti e oggi hanno trovato purtroppo l’amara conferma. Un intervento deciso è necessario come il pane, attendere sarebbe deleterio, specie se pensiamo alla prossima sfida con il Martina e a tutte le polemiche e tensioni che accompagneranno prima della partita, squadra, mister e ambiente. Le scommesse tentate quest’estate crediamo che per adesso possano bastare.
Se poi a quanto suddetto vogliamo aggiungere che per la prima volta il Catanzaro si trova fanalino di coda nell’ultima categoria delle serie professionistiche cosa serve aggiungere affinché il titolo di questa striscia venga colto?
Anzi, una cosa ci sarebbe da aggiungere ma speriamo che venga recepita e porti alla riflessione l’unica persona che può porre rimedio “facendo presto”.
Il Catanzaro di “Tribuna Gianna” era ultimo con soli due punti dopo le prime due giornate, ma quel Catanzaro non è mai esistito, era una partecipata del Comune con pseudo dirigenti improvvisatisi conoscitori di calcio e che facevano giocare i loro figliuoli.
Diverso da questo Catanzaro, che ha una proprietà, che ha tifosi che soffrono per questa maglia, che sin dal primo giorno che si giocò con il Neapolis in casa per la prima volta dell’era Cosentino sposarono un progetto con la speranza che la rinascita del calcio in città passasse proprio da un presidente che fra mille difficoltà aveva ridato una dignità ai tanti sostenitori feriti da personaggi e dirigenti fantocci, visti in precedenza.
Oggi si susseguono voci sul futuro del Catanzaro Calcio e di contro ci sono le dichiarazioni rilasciate da Donnarumma che parla di progetto e di futuro, dichiarazione che stridono con quelle che rilascia il presidente che parla di abbandono subito se arriva qualcuno o a giugno.
In pratica di un Catanzaro a scadenza come un prodotto di un supermercato che se non si consumerà sarà dato al macero. Con quale spirito affrontare il futuro se non s’interviene immediatamente a 360 gradi?
Oggi c’è poco da discutere o da fare , non servono le parole e tanto meno i proclami.
Fino a quando Cosentino ufficialmente sarà l’unico proprietario del Catanzaro dovrà lui risolvere la patata bollente in cui si è infilato accollandosi oneri e onori come sempre, il Catanzaro non può andare in serie D.
Noi abbiamo sempre rimarcato e continueremo a farlo le negligenze delle Istituzioni, del tessuto imprenditoriale della città e del totale abbandono in cui versa la società di calcio, unico elemento di aggregazione da queste parti.
Rispetto a ciò che sta accadendo questo non può essere più un alibi, perché le scelte tecniche e gli acquisti non li fanno di certo ne il consiglio comunale e nemmeno quello provinciale e regionale.
Come dicevamo precedentemente l’unico giudice supremo è il terreno di gioco, il rischio che la massa, intesa come tifosi, si dimentichi di tutto quello che è accaduto in questi anni con le promesse mancate e disattese è concreto se il Catanzaro calcio continuerà a navigare a vista senza un’idea, senza un programma. Fra un po loro diventeranno eroi e chi ha cercato di salvare il calcio a Catanzaro, brocco.
Vuole tutto questo il presidente che ha fatto dell’orgoglio un suo credo di vita? Non vogliamo minimamente crederci avendolo apprezzato per la sua passione che però spesso si scontra con la depressione.
Se da Catanzaro partirà il Giro d’Italia e tutti sono pronti a esprimere la loro viva soddisfazione perché la città ne trarrà beneficio, a noi non ci resta che piangere parafrasando il film di Benigni e Troisi, se si continuerà così e se poi vogliamo sorridere pensiamo alla paperona di Scuffia ma non ci sembra il caso, perché su quello che sta accadendo riavvolgendo il nastro a quattro anni addietro, nessuno ci avrebbe creduto.
Fate presto, anzi presidente, faccia presto a decidersi.
Salvatore Ferragina
A voler essere pessimisti.<br />
Continuando di questo passo termineremo il campionato approssimativamente con 12 massimo 13 punti in classifica e con il cosenza che ci stacca di 30 punti. 62 le reti subite, 23 quelle segnate, 23 anche le sconfitte, 11 i pareggi e naturalmente zero le vittorie. <br />
Quando la matematica si trasforma in UN INCUBO!!!!!
Bravo Salvatore, la squadra non la fa il consiglio comunale provinciale o regionale. Ma le zolle… le gradinate… se non volete farlo per cosentino almeno fatelo per Nicola Ceravolo dato che lo stadio porta il suo nome. Caro salvatore il catanzaro se per catanzaro è l’unico mezzo di aggregazione per i tifosi sparsi in tutto il mondo è qualcosa di più. Nel catanzaro ci si identifica. Quando scende in campo il catanzaro senti battere forte il cuore e ti senti orgoglioso di essere calabrese. Se vivi all’estero o comunque se vivi lontano da casa il catanzaro rappresenta le tue radici.<br />
Questo concetto il catanzarese che vive a Catanzaro non lo ha ancora capito. Non lo hanno capito le amministrazioni e non lo ha capito la comunità. Non lo ha capito la classe imprenditoriale. Nessuno a Catanzaro ha capito l’importanza che riveste il catanzaro per i tifosi sparsi nel mondo. <br />
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E a questo punto direi che non l ha capito nemmeno Cosentino!!!
una volta, forse era così! Il modo è cambiato e se non è così per certi versi è meglio
Salvatò, non ci sperare.
Superare una crisi tecnica è possibile. Ma superare una crisi tecnica insieme a un crisi societaria per me è impossibile. Anche cambiando allenatore credo che cambiera’ poco o niente viste le gravi anzi gravissime lacune tecniche. La squdra è stata costruita male viene messa in campo in maniera pessima e c’è assoluta mancanza di qualità. Soluzioni: la societa vada ai tifosi .Come? AZIONARIATO POPOLARE.<br />
Concordo, il tutto dovrà essere gestito da Gabriele. Essereononessere tesoriere.
Io ci metterei anche STRANIERO come assessore ai lavori del nuovo STADIO!!!-:))
E un secolo che lo vado dicendo.
Scusa stranie’ ma se la comunuta’ di xatanzaro non ha capito il valore del catanzaro ma lo hanno capito solo quelli che vivono a mille kilometri di distanza mi dici chi cazzo ci volevi mettere nel nuovo stadio da 50 mila persone???? Ah ah ah le pecore di martelletto??? Ah ah sh ah non da veramente wuello che dice
Caro Salvatore…ma tu credi veramente che "fate presto prima che sia troppo tardi" sia la soluzione a tutto questo<br />
Analizziamo la situazione, crisi tecnica, annunciata crisi societaria…non se ne verra’ fuori!!<br />
Questo scempio ha inizio gia lo scorso anno dopo l’ epurazione di Gennaio se non qualche tempo prima dopo le affermazioni di novembre di mister Gicos.<br />
Una programmazione seria poteva avere inizio gia’ da quel momento ma e’ ovvio che il Presidente a volte si circonda di persone incompetenti e sbotta quando va male, quindi crede di fare di testa sua pensando di orchestrare un azienda import-export made in China e sbaglia due volte<br />
Non puoi ogni sei mesi rivoluzionare un organico e un organigramma di una societa di calcio pensando di ripartire alla grande, la programmazione la si fa con gente competente che CONOSCE il mondo pallonaro con personaggi navigati nel mondo del calcio e una programmazione non la si fa al "RISPARMIO" anche se i soldi son suoi (quindi pregherei DonnaRhum di non raccontare frottole sul programma triennale con mister D’Urso)<br />
Prendiamo in considerazione la scorsa annata , nonostante vi fosse una crisi tecnica x via di un allenatore che non viveva di solo calcio e che non aveva ricevuto i dovuti chiarimenti su che cosa volesse dire il "derby", abbiamo al giro di boa del campionato racimolato ben 30 punti, ma credi veramente che con questo organico e con questa guida tecnica si posso fare altrettanto!!!<br />
La vedo dura, molto dura e questa volta ho l’ impressione che nemmeno una nuova epurazione di Gennaio possa avere i suoi frutti!!
Nessuno cambia tutta la squadra a gennaio quella è stata l’eccezione che conferma la regola e comunque avevamo russotto e altri
Presidente il giocattolo non funziona, e sappi che noi ultimi non siamo mai stati! MAI!! Si dia una mossa e dichiari apertamente con tutto il popolo giallorosso cosa vuole fare e se può farlo! ce lo deve! lo sa benissimo che noi non abbiamo colpe in tutto questo schifo si schifo. Non aspetti la partita con il Martina per dare una scossa alla squadra, lei è l’ unico che può far cambiare rotta a questa squadra lo faccia subito e un giorno potrà dire di essere stato il Presidente del Catanzaro. Oggi siamo confusi e frastornati e non lo meritiamo Presidente!!
Salvatore complimenti per il tuo riassunto! non meritiamo tutto questo che sia chiaro al Presidente Cosentino.
"Per non parlare poi dei non confermati arrivati lo scorso anno a gennaio. Ghosheh , Zappacosta, Bernardo e Giandonato in questo contesto ad esempio sarebbero stati dei fuoriclasse"- cit. Bravo Salvatore, bravissimo, sarebbe bastato mantenere almeno quelli dell’anno scorso, a partire dai succitati.
bastava confermare quasi tutti i titolari di giugno e comprare qualche giovane.
io dico solo una cosa……pagliacci….senza spina dorsale…
D’URSO DIMETTITI…….TI SEI DIMOSTRATO INCOMPETENTE….
il presidente segue molte vicende. a Firenze, e’ stato proposto il rinvio a giudizio dei cinque arbitri del collegio calciopoli per favoreggiamento. Speriamo trovi il tempo di pensare alla squdra , di programmare il futuro (gennaio 2016) per risalire all’ ultimo posto verso i play out, o in alternativa trovare personaggi più’ motivati per un cambio al vertice, che possano ridare fiducia ed entusiasmo ad una tifoseria appassionata e competente.
È la notizia del giorno: Francesco Montoro, catanzarese trapiantato a Biella pare interessato a rilevare il Catanzaro calcio. Questo è quanto riportato da un giornale piemontese. Catanzarosport24 ha sentito Montoro, a breve l’intervista esclusiva sul nostro portale.
Povero illuso.
sono superstizioso , ricordo aiello che venne a fare un fallimento dal piemonte
Ancora non siamo morti e già ricomincia la danza degli avvoltoi.
Purtroppo kamara nella sua intervista aveva previsto tutto
sicuramente ha un senso dal punto di vista umano, in quanto d’Urso è una persona seria, però rischiare di perdere o pareggiare anche con il martina e quindi perdere ancora tempo non mi sembra una gran mossa, anche perché il mister ad oggi è alquanto delegittimato e lavorare in queste condizioni è quasi impossibile.<br />
naturalmente spero di sbagliarmi e di complimentarmi con d’Urso per la vittoria.<br />
Per la società spero ancora in Cosentino perché penso che sia un galantuomo che non abbandona la nave quando sta andando a picco, non dico che rimarrà, ma sicuramente raddrizzerà la barca e non ci farà andare in serie D.
Tu vedi troppi cartoni animati.
Questo è vero, ma tu già lo scorso anno dicevi che ci avrebbe lasciato, io sto solo dicendo che anche per lui è un disonore andare in D
si cosentino, sta pensando seriamente al suicidio!
È già iniziata la tarantella… gabrie’ sei pronto?
Ho letto l’intervista a Montoro. Non ha mai creduto nelle cessioni aziandali a zero…… ragazzi se Montoro compra il Catanzaro PRETENDO che Stranieronellanotte sia buttato fuori da questo sito
Pensa, già spara a zero senza aver prima visionato le carte. È come Gabriele che propone D’Urso come allenatore definendolo meglio di brevi senza averlo prima visionato. Gabriele e francesco: imparate a parlare con cognizione di causa.