Non abbiamo mai preteso, solo noi della FAST FerroVie, di avere ragione quando, ormai da tempo, sugli organi di stampa
manifestavamo la preoccupazione sui trasporti in Calabria.
Oggi avremmo voluto dei ringraziamenti perché abbiamo riportato al centro del rapporto tra istituzioni e cittadini la politica
ovvero il prendere decisioni ponderate, ragionevoli ed efficaci per la collettività in tema di trasporti.
Infatti, accogliamo positivamente la missiva inviata dal Consigliere Regionale Alessandro Nicolò al Ministro dei Trasporti, al
Sottosegretario di Stato alle Infrastrutture e Trasporti e al Deputato Calabrese componente della IX Commissione (Trasporti,
poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati.
Il Consigliere Regionale, riprendendo quanto da noi denunciato sugli organi di stampa il 12/07/2009, segnala l’ennesimo
declassamento del territorio ferroviario calabrese maturato attraverso la cancellazione del posto dirigenziale della Produzione
Tirrenica Sud di Trenitalia (Lunga percorrenza), trasferendolo, dopo anni e anni, da Reggio Calabria a Napoli.
Questo, per noi della FAST FerroVie, rappresenta il completamento di una logica dei vertici di Trenitalia relativamente al
sistematico e progressivo smantellamento del sistema dei trasporti su mare e su ferro in Calabria.
Di fatto, basta osservare il parco vetture e mezzi di locomozione presenti sul nostro territorio per scoprire che è il più vecchio
dell’intera Nazione, paragonato a quelli del cosiddetto Terzo Mondo.
Inoltre, mentre le più alte cariche dello Stato si interrogano sulla sicurezza nei luoghi e negli ambienti di lavoro, le vetuste
condizioni infrastrutturali in cui versano diversi impianti dell’ex Compartimento di Reggio Calabria, ci regalano un incidente
quasi mortale.
Per di più, sebbene perplessi circa i tempi e le modalità, noi della FAST FerroVie siamo convinti della necessità di un Piano
Regionale della Mobilità (o dei Trasporti) più volte auspicato dalla FAST FerroVie sugli organi di stampa.
Pertanto, accogliamo positivamente i protocolli d’intesa siglati dal Presidente della Regione Calabria con gli attori locali
(Province e Comuni) nondimeno, ci rimane oscuro il criterio guida secondo quale sono state ripartite le risorse (ci auguriamo
non attraverso un metodo perequativo) e quali saranno le ricadute in termini di riassetto urbanistico, soddisfacimento per aree
della mobilità territoriale ed integrazione tra vettori.
Quest’ultima preoccupazione nasce dal fatto che sul territorio Calabrese (come già denunciato) si sta costruendo un percorso
tale per cui da un lato si consentirebbe a società di trasporto a controllo Regionale (Ferrovie della Calabria S.r.l.) di accedere,
con propri mezzi, sui binari delle F.S. (esistono le condizioni minime di sicurezza?) e dall’atro (lo spostamento Dirigenziale è
un segnale) si cerca di svuotare una Divisione di Trenitalia, ovvero il Trasporto Regionale.
Infine, in questi giorni è stato possibile leggere, su alcuni giornali locali, lezioni di economia relativamente alla costruzione di
una zona di libero scambio nell’Area del Mediterraneo dimenticando le condizioni di arretratezza infrastrutturale del Sud.
A questo, si aggiungerebbero le gabbie salariali le quali, come è noto, produrranno una diminuzione della domanda di beni e
servizi (domanda integrata) secondo la quale i più noti economisti basavano la costruzione del PIL.
Per ultimo, le gabbie salariali favoriranno la cosiddetta “fuga dei cervelli” da un Sud, mantenuto volutamente arretrato, ad un
Nord ricco ed opulento.
Non vorremmo dire in futuro: “noi lo avevamo detto”.
Noi della FAST FerroVie siamo convinti che lo sviluppo di una Regione passi, inevitabilmente, da un efficace, efficiente e
sicuro sistema di trasporto, volano indiscutibile di una vera integrazione territoriale ed evidente fonte di soddisfacimento del
bisogno di mobilità per la collettività.
Reggio Calabria, 10/08/09
Il Segretario Generale FAST-CONFSAL Calabria
Enzo ROGOLINO