I farmacisti della provincia di Catanzaro proclameranno lo stato di agitazione consistente nella chiusura volontaria di tutte le farmacie private per il 15 febbraio 2010 per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze dovute dall’azienda sanitaria provinciale. “È fallito – afferma in una nota il Presidente di Federfarma di Catanzaro, Vincenzo Defilippo – il tentativo obbligatorio di conciliazione tenutosi presso la Prefettura di Catanzaro ai sensi dell’art. 2, comma 2, l. 12 giugno 1990, n. 146, promosso da Federfarma Catanzaro nei confronti della Regione Calabria per il ritardato pagamento alle farmacie private dei farmaci erogati in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale. La situazione è particolarmente grave, seria ed allarmante, atteso che, l’inadempimento dell’Azienda Sanitaria della provincia di Catanzaro riguarda un periodo di ben cinque mesi, (agosto, settembre, ottobre e novembre 2009 e a scadere dicembre 2009). Duole constatare che ogni tentativo di bonario componimento della questione è risultato vano, fino al più recente, dinanzi al Prefetto di Catanzaro, in cui a fronte di legittime pretese esposte dalla rappresentanza sindacale dei farmacisti, ancora una volta i responsabili del settore economico-finanziario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro hanno espresso diniego, per impossibilità di reperire la necessaria liquidità. Continua la battaglia sul tasso di interesse legale che è passato, dal 1 gennaio 2010, dal 3 all’1% e che, dati i lunghi ritardi nei pagamenti, è di fatto scarsamente remunerativo per i farmacisti, e senz’altro insufficiente a coprire gli oneri per il ricorso al credito bancario. Simile disinteresse preoccupa e mortifica i farmacisti della Provincia di Catanzaro”. “Pertanto, i farmacisti – prosegue – della provincia di Catanzaro, per come deliberato dal Consiglio Direttivo di Federfarma Catanzaro nella seduta del 12 gennaio 2010, in conseguenza del persistente inadempimento dell’ASP di Catanzaro, proclameranno lo stato di agitazione consistente nella chiusura volontaria di tutte le farmacie private della provincia di Catanzaro, per il giorno 15 febbraio 2010, ad eccezione delle farmacie tenute ad espletare servizio continuativo in base ai turni determinati dall’Azienda Sanitaria territoriale competente. Nell’ipotesi in cui il ritardo nei pagamenti dovesse ulteriormente perdurare verrà proclamata la seconda astensione collettiva della durata non superiore alle 48 ore e pur sempre fermo restando l’apertura al pubblico delle farmacie di turno. Inoltre, se l’agitazione non dovesse portare l’esito sperato, è intenzione dei farmacisti della provincia di Catanzaro attivarsi nel senso dell’assistenza indiretta, misura estrema finora vagheggiata che diverrà imprescindibile se il rimborso del costo dei farmaci erogati dovesse essere ulteriormente rimandato”.
(soveratoweb)
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