I fanghi dei depuratori, non correttamente smaltiti, sarebbero finiti nei fiumi Amato e Savuto e, di conseguenza, in mare.
Riscontrate «palesi criticità di gestione degli impianti», la Guardia costiera di Vibo Marina ha notificato ieri 6 decreti di sequestro preventivi in via di urgenza di altrettanti impianti di depurazione, firmati dal pm di Lamezia Terme Santo Melidona. L’esecuzione è stata differita di 30 giorni a partire da ieri, in modo da consentire alle autorità responsabili di provvedere alle opere di immediata urgenza «al fine di rimuovere gli inconvenienti» rilevati nei comuni del Catanzarese prospicienti i bacini dei fiumi Amato e Savuto.
Sotto sequestro, in particolare, i depuratori di Nocera Terinese e San Pietro a Maida e i quattro impianti di Serrastretta. Denunciati i sindaci di Nocera Terinese e Serrastretta, il responsabile dell’Area tecnica del Comune di Serrastretta e due titolari delle imprese che si sono succedute nella gestione dell’impian – to di San Pietro a Maida.
Da febbraio a giugno la Capitaneria di porto ha sottoposto a controllo più di 85 depuratori comunali e privati.
gazsud